L'arte di scrivere d'arte 2019
Tredicesima edizione dialogo a più voci
sabato 21 settembre 2019 |
10:00 |
Auditorium Lino Zanussi
Centro Culturale Casa A. Zanussi Pordenone |
CONVEGNO APERTO
Il dialogo a più voci sui caratteri di stile e i problemi di comunicazione della critica d’arte, ideato e condotto dal critico d’arte Fulvio Dell’Agnese, raggiunge la tredicesima edizione. Quest’anno il discorso vieni affidato agli interventi di Elio Ciol, maestro di immagini e stupefacente lettore di opere d'arte, e Francesca Ghedini, professore emerito di Archeologia presso l'Università di Padova, autrice di circa 300 pubblicazioni.
Apertura ore 10.00
Maria Francesca Vassallo
Presidente Centro Iniziative Culturali Pordenone
Introduce e modera
Fulvio Dell’Agnese, storico dell'arte
Interventi
Elio Ciol, fotografo
LA FOTOGRAFIA LEGGE L'OPERA D'ARTE
Ascolta la videointervista a Elio Ciol
Francesca Ghedini, professore emerito di Archeologia, Università di Padova
OVIDIO: INTERPRETE DI IMMAGINI, CREATORE DI IMMAGINI
Ascolta la videointervista a francesca ghedini
Elio Ciol
È nato nel 1929 a Casarsa della Delizia, dove tuttora vive e lavora.
Ha iniziato a lavorare da giovane nel laboratorio fotografico del padre, dove ha acquisito una vasta esperienza tecnica. Dagli anni cinquanta a oggi ha elaborato un linguaggio personale nell’ambito della fotografia di paesaggio, realizzando una lunga serie di libri fotografici e cataloghi di mostre. In parallelo, l’attività professionale del suo studio è stata dedicata in prevalenza a campagne di documentazione di opere d’arte, in Italia e in Europa, che lo hanno portato a collaborare a un imponente numero di pubblicazioni nel settore della storia dell’arte.
Sue fotografie sono presenti in collezioni internazionali quali il Metropolitan Museum of Art (New York), il George Eastman Museum (Rochester), il Victoria and Albert Museum (Londra), il Musée de la Photographie (Charleroi), il Museo Pushkin (Mosca).
Francesca Ghedini
Professore emerito di Archeologia presso l’Università di Padova, è autrice di circa 300 pubblicazioni. La sua attività di studio ha toccato numerosi temi: ad esempio la casa romana, di cui ha analizzato architettura e decorazione nella prospettiva di ricostruire gli aspetti del vivere sociale tramite la revisione delle testimonianze archeologiche, coniugate con la tradizione letteraria; e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale, soprattutto archeologico, attraverso la comunicazione delle sue peculiarità a un pubblico più vasto di quello degli specialisti.
Suo campo di ricerca privilegiato è tuttavia lo studio delle immagini – intese, oltre i puri dati di stile, come specchio della società che le ha prodotte -, che l’ha condotta ad approfondire le modalità di formazione e trasmissione del repertorio figurativo, anche attraverso un’attenta lettura delle fonti letterarie classiche.
Cultura senza confini
Il 2019 ci riserva, da ora e nei prossimi mesi, ancora molte occasioni per approfondire, assieme, la conoscenza di studiosi, artisti, musicisti e tanti altri che mettono a disposizione di tutti passioni, ricerche, studi. Negli anni si è creata, consolidata e ampliata, una fitta rete di collaborazioni e scambi di conoscenze. Un grande lavoro che continua e si rinnova, grazie al coinvolgimento di moltissimi e sempre nuovi “amici”. I risultati si vedono. Una testimonianza ne è il sito www.centroculturapordenone.it, dove ogni iniziativa viene presentata e documentata, arricchita da programmi e interviste. Ma non c’è niente di meglio che partecipare direttamente, guardarsi in faccia, e lasciarsi coinvolgere dalle suggestioni di un benefico incontro tra persone. Per questo ci fa molto piacere il dialogo a più voci che Fulvio Dell’Agnese propone nella tredicesima edizione de L’arte di scrivere d’arte, convegno che ben si inserisce nel ventesimo compleanno di Pordenonelegge. Innanzitutto la presenza e la testimonianza di Elio Ciol, maestro di immagini e stupefacente lettore di opere d’arte, a cui il Centro Iniziative Culturali è legato da affettuosa amicizia e riconoscenza per la sensibilità del suo sguardo. E inoltre la partecipazione di Francesca Ghedini e i suoi originali studi alle radici culturali, tra archeologia e fonti letterarie classiche. Curatrice a inizio anno, alle Scuderie del Quirinale di Roma, della grande mostra “Ovidio. Amori, miti e altre storie”, in cui troneggiava la grande statua in marmo di Augusto, capolavoro del Museo Archeologico di Aquileia, la città simbolo di incontro e interscambi di merci, genti, lingue, religioni. E ancora una volta si coglie l’inutilità di porre confini e innalzare muri contro la circolazione di idee e persone, che oggi si vorrebbero imporre. Prevaricazioni, decisamente contrarie alla costruzione di buone convivenze. Per noi, centro regionale di divulgazione della cultura riconosciuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dopo quello in via di conclusione, si prospetta un nuovo triennio di lavoro. E nuovi impegni. Quelli che emergono da qualificate proposte in dimensione multiculturale. Quelli che vedono protagosti tanti bravi ragazzi. E tanti insegnanti che costruiscono progetti per interagire tra scuole e con istituzioni del territorio. Un grazie a tutti per le energie messe in campo.
Maria Francesca Vassallo
Presidente Centro Iniziative Culturali Pordenone