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L'arte di scrivere d'arte 2016

Decima edizione dialogo a più voci

sabato 17 settembre 2016
10:00
Auditorium Lino Zanussi
Centro Culturale Casa A. Zanussi Pordenone

CONVEGNO APERTO

Ascolta la videointervista a Claudio Ambrosini

 

Ascolta la videointervista a Giovanni Bianchi

 

Il dialogo a più voci sui caratteri di stile e i problemi di comunicazione della critica d’arte, ideato e condotto dal critico d’arte Fulvio Dell’Agnese, raggiunge la decima edizione. Argomenti di questo nuovo appuntamento saranno gli intrecci fra arti visive, letteratura e scrittura musicale, di cui si ragionerà con il compositore Claudio Ambrosini (fra i primi sperimentatori di videoarte negli anni 70 e autore nel 2015 di Morte di Caravaggio, copia dal vero per fagotto e orchestra), e la tradizione editoriale di storiche gallerie d’arte come Il “Cavallino” di Venezia, che sarà al centro del dialogo con lo storico dell’arte Giovanni Bianchi.

 


Claudio Ambrosini

Compositore veneziano di fama internazionale (vincitore del Prix de Rome dell’Accademia di Francia e del Leone d’Oro per la Musica della Biennale di Venezia), ha al suo attivo lavori vocali, strumentali, elettronici, opere liriche, radiofoniche, oratori e balletti, e la partecipazione alle principali rassegne internazionali. Le sue musiche sono state dirette, tra gli altri, da Riccardo Muti, D. Masson, S. A. Reck, Ed Spanjaard, J. Störgards, P.A. Valade nei programmi dell'IRCAM di Parigi, della Scala di Milano, delle Fondazioni Gulbenkian di Lisbona e Gaudeamus di Amsterdam, del Mozarteum di Salisburgo, della Akademie der Künste di Berlino, ecc.. Dal 1979 dirige l' Ex novo Ensemble, e dal 1983 il CIRS, Centro Internazionale per la Ricerca Strumentale, che ha entrambi fondato a Venezia. Tra le sue composizioni recenti: PLURIMO (per Emilio Vedova) (2007), concerto per due pianoforti e grande orchestra, commissione della Biennale di Venezia; Ur-Malo (2007), polittico per quattro voci femminili, pianoforte e cose, su testo di Luigi Meneghello da Pomo Pero; Il killer di parole (2008-2010), ludodramma in due atti, commissione del Teatro La Fenice; La Grande Guerra (vista con gli occhi di un bambino) (2014), favola vera per coro maschile, soprano, voce narrante e tre strumenti.


Giovanni Bianchi

Professore associato di Storia dell’arte contemporanea presso l’Università di Padova. Nel suo percorso di ricerca si è occupato del sistema dell’arte contemporanea (artisti, esposizioni, spazi espositivi, committenza, critica, pubblico, con particolare riguardo all’area triveneta e ai decenni centrali del sec. XX) e dell’attività delle principali istituzioni deputate alla sua promozione, quali la Biennale Internazionale d’Arte di Venezia e la Fondazione dell’Opera Bevilacqua La Masa. Inoltre ha dedicato le sue ricerche al Futurismo e ad altre avanguardie storiche, nonché ad artisti particolarmente rappresentativi della pittura e della scultura italiane del Novecento, da Fausto Melotti a Mario De Luigi.
Collabora con la Fondazione Querini Stampalia, con la Peggy Guggenheim Collection e la Fondazione Giorgio Cini.


 

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