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Da vicino. Incontri con artisti nordest contemporaneo. Novembre 2013

Incontri con artisti del Nord Est contemporaneo
a cura di Angelo Bertani

dal 9 al 23 novembre 2013
Sala Appi Centro Culturale Casa A. Zanussi Pordenone

a cura di Giorgio Simonetti,

videogiornalista

VIDEOINTERVISTE a:

Paolo Comuzzi

Maria Elisabetta Novello

Michele Bazzana

 

Gli artisti comunicano innanzitutto con la concretezza visiva delle loro opere

ed è per questo che il loro obiettivo primario non può che essere l’esposizione di ciò che loro stessi hanno elaborato: d’altra parte una mostra d’arte è da considerare, più che un mero atto di autoaffermazione esibizionistica, un autentico momento di comunicazione sociale in cui ciò che fino a quel momento era rimasto opera individuale ha la possibilità, sempre che ne abbia le qualità necessarie, di essere riconosciuto come universale e di essere dunque recepito da ciascuno come un arricchimento ad un tempo soggettivo e collettivo nell’ambito della percezione, delle emozioni, della sensibilità estetica e più in generale della conoscenza.

Ogni opera d’arte visiva è fondamentalmente pensiero (soprattutto intuitivo e pulsionale) a cui l’artista stesso è riuscito a dare una forma, appunto una struttura visuale, che a sua volta per la propria interpretazione si offre sia alle regole della percezione sensibile, sia al confronto problematico con il contesto culturale per il quale è stata creata. Così se è vero che l’artista comunica in primo luogo con l’opera, è altrettanto vero che la stessa opera, una volta consegnata al mondo, si apre per sua natura a tante e diverse interpretazioni. Da qui discende la

questione della fondatezza dell’analisi critica

questione delicata, cruciale ed eterna (che per il momento lasciamo volentieri ad altri), ma deriva anche e prima di tutto il problema d’interpretazione che ciascuno di noi affronta quando, in una mostra, si trova di fronte a quella che gli viene presentata come un’opera d’arte.

Certo, nel caso delle esposizioni meglio organizzate, in nostro soccorso sono state predisposte didascalie, schede, testi di presentazione, cataloghi ricchi di fotografie, ma talvolta tutto ciò non ci appare sufficiente, specie se ci confrontiamo con opere d’arte contemporanea, vera bestia nera di ogni visitatore pur ben disposto: all’inizio si cerca di osservare con attenzione il lavoro che abbiamo dinnanzi agli occhi, poi ci si guarda in giro in cerca di un aiuto fraterno e infine, quando non si è scorto alcun appiglio per non precipitare pericolosamente in una sorta di vuoto ermeneutico, si conclude, autorassicurandoci, che certamente si tratta di una presa in giro. Eppure non è detto che sia così (almeno nelle mostre più serie) e se magari avessimo avuto accanto a noi proprio l’artista, colui che ha realizzato quell’opera all’apparenza così ostica, avremmo potuto chiedergli qualcosa, avere da lui qualche dritta, qualche informazione, uno straccio di chiave interpretativa, insomma avremmo potuto vedere uno spiraglio in tutta quella nebbia.
Ecco, proprio questo è il compito che si è dato Da vicino, il ciclo di incontri con l’artista giunto alla sua seconda edizione: offrire a tutti gli interessati la possibilità di ascoltare un artista che lavora nell’ambito vitale ma complesso della contemporaneità e di rintracciare così quello spiraglio interpretativo che andavano ansiosamente cercando, non sulle pagine di una rivista specialistica bensì nell’ambito di un incontro amichevole, cordiale ma non banale con alcuni protagonisti dell’arte d’oggi. Agli appuntamenti di novembre parteciperanno tre giovani artisti della nostra regione che stanno affrontando tematiche cruciali della cultura visuale del nostro tempo. Paolo Comuzzi servendosi della fotografi a, di video o di installazioni esplora la dimensione della memoria individuale e collettiva per analizzare il passaggio epocale che stiamo vivendo: nelle sue opere trovano partecipata e sensibile accoglienza le testimonianze delle persone comuni e però, spesso, è la voce stessa dei poeti che ci fa comprendere meglio, in un attimo illuminante, il nostro passato e il nostro presente. Maria Elisabetta Novello nel suo lavoro utilizza un materiale primario per certi versi di ascendenza poverista: la cenere di legna. Questo elemento, che potrebbe essere considerato il grado zero non solo di ogni forma ma metaforicamente della stessa comunicazione, viene utilizzato dall’artista in modo positivo e rigenerante per comporre con grande originalità volti, figure, paesaggi e perfi no simboliche pale d’altare. Michele Bazzana ha invece un’attitudine da bricoleur e va in cerca di quanto il mondo tecnologico quotidiano ha abbandonato per assemblare a sua volta delle macchine “costruite ad arte” che con fi nezza, arguzia e ironia ci fanno rifl ettere sull’energia e l’entropia, sull’utile e l’inutile, sull’umano e il troppo umano. Tre artisti, dunque tre personalità molto diverse, ma anche un convincimento: negli incontri di Da vicino, l’arte contemporanea saprà farsi ascoltare.

 

› Sabato 9 novembre 2013, ore 17.30
PAOLO COMUZZI
nato nel 1966 a Udine, città dove risiede e lavora. Ha iniziato la sua attività nell’ambito dell’arte visiva nei primi anni ’90, utilizzando come mezzi privilegiati di ricerca fotografia, video e installazioni multimediali; ha partecipato a numerose esposizioni in spazi pubblici e privati sia in Italia che all’estero. Nel suo lavoro con le immagini è sempre stata presente una struttura narrativa che, traendo origine fa frammenti di realtà, da accadimenti anche minimi, quasi impercettibili, reinventa trame che si aprono a molteplici livelli di lettura e richiedono allo spettatore un ruolo molto attivo nel cercare di chiudere il cerchio della narrazione. Negli ultimi anni questo tipo di approccio all’immagine ha condotto Comuzzi a un intenso lavoro pure in ambito documentaristico: egli ha firmato la regia di alcuni film con tematiche prevalentemente di interesse sociale, antropologico e artistico, collaborando in varie produzioni anche come direttore della fotografia e montatore. Tra i suoi lavori più recenti sa segnalato Vivi achì, fondato sull’investigazione di materiale fotografico tratto dagli album di famiglia degli abitanti di Villacaccia di Lestizza, i quali hanno risposto in modo massiccio all’appello dell’artista e sono stati coinvolti direttamente nel progetto.

› Sabato 16 novembre 2013, ore 17.30
MARIA ELISABETTA NOVELLO
nata a Vicenza nel 1974. Ha conseguito la laurea in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia e attualmente risiede a Udine. L’artista ha trovato nella componente materica che sta alla base del suo lavoro, la cenere, il modo di concepire la sua poetica: opera con segni precari, minimi, di memoria antropologica; accumula il materiale e lo restituisce in silenziose stratificazioni, dandogli una nuova identità, una nuova immagine; procede per minime variazioni, lavorando sull’assenza. Nelle sue creazioni non vi è oggetto, ma un soggetto, la cenere che cancella la rigidità dell’opera e talvolta nega la sua esistenza. Tra le personali più recenti: nel 2012 Liridi, Galleria Fumagalli, Bergamo; nel 2011 Un/Limited, Galleria Traghetto Venezia; nel 2010 Una stanza tutta per sé, Galleria Erica Fiorentini Arte Contemporanea, Roma. Tra le collettive più importanti: nel 2013 Andata e Ricordo. Souvenir de voyage, Mart, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto; Data on Imperfection. Alessandro Bergonzoni, Gianni Moretti, Maria Elisabetta Novello, Factory-Art, Berlino; nel 2011 Round the Clock, evento collaterale della 54° Biennale di Venezia, Spazio Thetis, Venezia; nel 2009 Sant’Elena. La seduzione nel segno, evento collaterale della 53° Biennale di Venezia, Sant’Elena, Venezia


› Sabato 23 novembre 2013, ore 17.30
MICHELE BAZZANA
nato a San Vito al Tagliamento nel 1979, vive e lavora a Codroipo (UD). Ha conseguito la laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia e nel 2007 ha frequentato il Corso Superiore di Arti Visive Antonio Ratti a Como. Nel 2009 ha partecipato al programma di residenze dalla Dena Foundation for Contemporary Art, a Parigi, e nel 2011 alla residenza presso CARS, ad Omegna, sul lago d’Orta. Nel 2007 si è classificato al secondo posto nell’ambito del Premio Internazionale della Performance, Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento. Tra le sue mostre personali più recenti: Indoor, Monotono Contemporary Art, Vicenza, a cura di Daniela Zangrando e Motohome, SpazioA Gallery, Pistoia. Tra le mostre collettive: Tetris, Mars, Milano; Dolomiti Contemporanee - Bilico, Spazio Espositivo di Erto e Casso (PN), a cura di Gianluca D’Incà Levis; Extra Spirito, Palazzo Baldassini, Roma, a cura di Valentina Ciarallo; Tennis. Michele Bazzana / Pesce Khete, CARS – Cusio Artist Run Space, Omegna (VB), a cura di Alice Ginaldi; Future Pass, Fondazione Claudio Buziol, Venezia e Wereldmuseum, Rotterdam, a cura di Renzo di Renzo, Victoria Lu, Felix Schöber.
Tra i festival: We folk!, Centrale di Fies, Dro (TN), a cura di Dino Sommadossi e Barbara Boninsegna; When the Impossible Happens, Festival 03 Performazioni, M.A.GA - Museo d’Arte di Gallarate (VA).


 INGRESSO LIBERO

INFO: Centro Iniziative Culturali Pordenone - Tel. 0434 553205
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Rassegna Stampa

Il Gazzettino del 2 novembre 2013 953.4 KB
Il Gazzettino del 9 novembre 2013 1.2 MB
Il Popolo del 3 novembre 2013 667.7 KB
Il Messaggero Veneto del 9 novembre 2013 790.0 KB
Il Messaggero Veneto del 26 novembre 2013 412.4 KB
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