GIANENRICO VENDRAMIN
Fotografare il futuro
Nell'ambito delle iniziative del XXXII Festival Internazionale di Musica Sacra 2023 "Caritas et Amor"
www.musicapordenone.it
da sabato 16 settembre a domenica 29 ottobre 2023 |
Chiesa di San Lorenzo; San Vito al Tagliamento
La mostra verrà aperta sabato 16 settembre 2023, ore 17.30 Intermezzo musicale con Alice Martina |
Il progetto espositivo nasce nell’ambito della XXXII edizione del Festival Internazionale di Musica Sacra organizzato da Presenza e Cultura, Comune di San Vito al Tagliamento, Centro Iniziative Culturali Pordenone e con il sostegno della Regione FVG.
Fotografo per passione, osservatore e ritrattista inesausto del mondo rurale e del suo paesaggio umano e naturale, Gianenrico Vendramin (San Vito al Tagliamento 1929-2008) ha prodotto in trent’anni di lavoro un vasto fondo documentale dedicato al mondo contadino friulano, attualmente in forze agli archivi del CRAF Spilimbergo. Un omaggio all’impegno di Vendramin e alla sua opera arriva con la mostra “Gianenrico Vendramin. Fotografare il futuro”, che il CICP Centro Iniziative Culturali Pordenone, in sinergia con il Comune di San Vito al Tagliamento e con PEC, Presenza e Cultura, promuove da sabato 16 settembre nella Chiesa di San Lorenzo a San Vito al Tagliamento, dove resterà visitabile fino al 29 ottobre. Realizzato a cura di Giancarlo Pauletto per il coordinamento di Maria Francesca Vassallo e Antonio Garlatti, il percorso espositivo è anche la seconda tappa di avvicinamento alla 32^ edizione del Festival internazionale di Musica Sacra, quest’anno di scena sul tema “speranza”. Un filo rosso che certamente interpreta bene la mostra fotografica incentrata sul lavoro di Gianenrico Vendramin, con una cinquantina di scatti che evidenziano la sua attenzione al mondo dell’infanzia e della giovinezza, sinonimo dell’idea di futuro e insieme di speranza. «Il nostro tema 2023, “speranza” - sottolineano il presidente di Presenza e Cultura Orioldo Marson e la presidente del Centro Iniziative Culturali Pordenone Maria Francesca Vassallo – ha un significato universalmente umano, perchè la speranza è una delle forze principali che animano la nostra vita qui, sulla terra, produce futuro, è potente spinta al fare, al creare. E i bambini, i ragazzi, i giovani sono una grande immagine di speranza, così come i piccoli degli animali, dall’agnello al capretto, sono immagini di vita futura, e anche le piccole piante si ammantano di un bisogno di protezione, che è pur sempre la protezione di una possibilità di vita».
Gianenrico Vendramin ha lasciato importanti testimonianze sulla vita del nostro territorio negli anni ’60/’80 del secolo scorso, e gli scatti esposti a San Vito risalgono per lo più agli anni Settanta del Novecento, quando – osserva il curatore Giancarlo Pauletto - «nel nostro territorio i segni dell’antichissima civiltà contadina non erano ancora del tutto scomparsi e anzi, per la specifica propensione dell’operatore, proprio essi venivano messi particolarmente in evidenza, a contrastarne l’evidente e progressiva sparizione: per testimoniare un tempo che, nella sensibilità del fotografo, si rivestiva certamente della nostalgia di chi era stato bambino negli anni Trenta, e giovane negli anni Quaranta e Cinquanta. Da ciò il tono complessivo di queste foto, un tono elegiaco, coinvolto, simpatizzate e intenerito: senza che questo vada a scapito della sicurezza e della vitalità dell’immagine, che resta in genere pulita e veritiera anche nei casi in cui potrebbe essere una “posa”, cioè un atteggiamento suggerito dall’operatore: ma sarebbero suggerimenti che non fanno altro che rifare la realtà del quotidiano». Ecco dunque in mostra la foto che ritrae nove giovani arrampicati sull’albero, una pratica che per i ragazzi di campagna, era divertimento quotidiano. Ed ecco l’immagine portante della mostra: un bambino sorridente a cavallo di una piccola botte, con la campagna sullo sfondo e, sulla destra, i panni stesi ad asciugare: dalla centralità della sua posizione, padrone dello spazio circostante, il bimbo diventa emblema del tema della mostra. Così come l’altro giovane, “immerso” nella vigna, con i grandi grappoli che lo circondano e verso i quali tende la mano: «anche qui – spiega ancora Pauletto - la centralità della figura è determinante, a stabilire una gerarchia, una sorta di “antropizzazione” del naturale, e però un’antropizzazione assai delicata, il gesto che avvicina il grappolo non è avido, è rispettoso, è quasi un “grazie” detto dal volto appena sorridente».
La mostra “Gianenrico Vendramin. Fotografare il futuro” sarà inaugurata sabato 16 settembre, alle 17.30.
La vernice includerà un intermezzo musicale
a cura della giovane arpista friulana Alice Martina
Nata a San Daniele del Friuli nel 1998, ha iniziato lo studio dell’arpa all’età di otto anni sotto la guida di GiudittaCossio. Ha poi proseguito i suoi studi al Conservatorio Jacopo Tomadini di Udine nella classe della professoressa Patrizia Tassini.
È membro dell’orchestra del Conservatorio di Udine Ventaglio d’Arpe, che ha finora tenuto oltre sessanta concerti in Italia e all’estero.
Si è esibita in Italia e all’estero sia come solista che come membro del duo In Chordis et Organo. Nel 2018 ha conseguito il Diploma accademico di I livello in arpa a pieni voti. Nel 2019, per l’attività concertistica svolta all’interno dell’Ensemble Super Flumina Babylonis è stata premiata dalla Scuola diocesana di organo e musica sacra per meriti artistici. Dal 2019 è docente di arpa al centro ARSound Laboratorio Musicale. Nel 2021 ha partecipato al 6° Concorso Internazionale Giovani Musicisti Diapason d’oro a Pordenone aggiudicandosi il Terzo Premio. Nel 2022 ha conseguito il Diploma accademico di II livello in arpa laureandosi a pieni voti. Lo stesso anno si è aggiudicata il Primo Premio al 2nd Tiziano Rossetti International Music Competition a Lugano ed al 7° Concorso Internazionale Giovani Musicisti Diapason d’oro a Pordenone. Da settembre 2023 inizia il corso Magistrale di arpe storiche presso all’Haute école de musique di Ginevra con la professoressa Maria Christina Cleary.
PROGRAMMA
Roberto Squillaci (1991)
Variazioni d’umore
Passacaglia - Lacrime dell’infante
CHIESA DI SAN LORENZO, SAN VITO AL TAGLIAMENTO
16 SETTEMBRE - 29 OTTOBRE 2023
INGRESSO GRATUITO
Orari: sabato e domenica 10.30-12.30 / 15.30-19.00
all’Ufficio Beni e Attività Culturali (tel. 0434.843050)
oppure al Punto I.A.T. (tel. 0434.843030)
Info: Punto I.A.T. San Vito al Tagliamento - tel. 0434.843030
Ufficio Beni e Attività Culturali - tel. 0434.843050
cultura@sanvitoaltagliamento.fvg.it
www.comune.san-vito-al-tagliamento.pn.it
Coordinamento Maria Francesca Vassallo e Antonio Garlatti
493a mostra d’arte