ROBERTO GIOVETTI
FILIUS
FORTUNATISSIMUS
FOTOGRAFIE
Nell'ambito delle iniziative del XXXI Festival Internazionale di Musica Sacra 2022 "Trinitas. Trinità dell'Umano"
www.musicapordenone.it
da sabato 3 a sabato 24 settembre 2022 |
Centro Culturale Aldo Moro di Cordenons
Inaugurazione sabato 3 settembre 2022 ore 17.30 |
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di lunedì 5 settembre 2022
edizione delle 14.00
Il progetto espositivo nasce nell’ambito della XXXI edizione del Festival Internazionale di Musica Sacra organizzato da Presenza e Cultura, Associazione Culturale Media Naonis, Centro Iniziative Culturali Pordenone e Comune di Cordenons, con il sostegno della Regione FVG.
483^ mostra d’arte, a cura del Centro Iniziative Culturali Pordenone
Ingresso gratuito (lun-mer-ven-sab: ore 16.00-19.00)
INTERMEZZO MUSICALE CON LUDOVICA BORSATTI
MUSICHE
DI BACH
E PACHELBEL
Non sarebbe troppo difficile – forse – parlare di queste fotografie di Roberto Giovetti se si potessero considerare una ad una, come singole icone da guardare nella loro presenza formale, ricavandone sensi e considerazioni specifiche. […]
O, ancora, si potrebbe considerare la stessa persona fotografata mentre legge il giornale sullo sfondo della finestra e del giardino, anche questa una visione raccolta ma respirante, con gli oggetti di casa – tavolo, poltrona, telefono, perfino le porcellane disposte sul marmo sopra il termosifone – che non appaiono più essere semplicemente delle “cose”, ma i consueti compagni di una vita rassicurata anche dalla loro presenza. […]
Ecco, ognuna delle immagini potrebbe essere letta isolatamente, nei suoi valori specifici: non si vedrebbe però il fatto essenziale, cioè che esse sono momenti di una sequenza, in definitiva un racconto, la storia di una quotidianità raccontata con occhi attenti e partecipi da un figlio che guarda i suoi anziani genitori.
Filius fortunatissimus si intitola questa mostra, e con questo titolo essa entra precisamente, e dialetticamente, nel tema che quest’anno connota il trentesimo Festival Internazionale di Musica Sacra, appunto il tema del Filius, dopo esserci centrato, nei due anni precedenti, rispettivamente sul tema del Pa ter e della Mater. […]
È in questo contesto che diventano molto suggestive, direi proprio toccanti tutte quelle immagini, nella sequenza, che testimoniano la vita comune, appunto una quotidianità osservata con affetto ma anche con nascosta trepidazione, con la consapevolezza di chi sa che la fortuna di avere ancora i genitori con sé è una fortuna che, per comune destino, avrà fine. […]
Questa mostra ci pare dunque una bellissima elegia attorno ad un rapporto fondante della vita, quello tra genitori e figli, rapporto complesso, essenziale, determinante, difficile da districare e difficile da esprimere.
Roberto Giovetti ha saputo farlo in immagini ricche di sapienza fotografica e di sensibilità umana. Giancarlo Pauletto
ROBERTO GIOVETTI Nato a Cuggiono (MI) nel ‘54, ha cominciato a fotografare all’età di 10 anni con la biottica del papà. Laureato in Scienze Politiche con la tesi La Fotografia nella società, nei primi anni ‘80 ha cominciato a occuparsi di fotografia professionalmente. Fortissima è stata l’esperienza di ritrattista a bordo di una nave da crociera da cui derivò una mostra al Diaframma di Milano nel ‘90 sugli americani in vacanza. Nel ‘99 ha partecipato a Hic et nunc. Dal ‘95 si occupa anche di fotoritocco e grafica al computer. Il prepotente avvento del digitale e la diffusione di questi nuovi mezzi grazie ai quali sono tutti fotografi e grafici lo hanno disorientato fino a farlo rallentare notevolmente e regredire alla riscoperta del foro stenopeico. Ritrovata la pace interiore ha prodotto la serie Le mie camere, che bella foto sembra un quadro, esposta al Museo Carà di Muggia, in Biblioteca a Pordenone e altrove. Il suo approccio alla fotografia è ora molto più critico e disincantato. Nel 2011 ha aperto il Giovetti fotospazio a Pordenone, con esposizione di materiale fotografico tradizionale e due pareti per ospitare fotografi che non trovino altri luoghi idonei in città. Fra le ultime mostre da citare le personali alla Roggia di Pordenone e alla rassegna Vedere Oltre di Motta, Caleidoscopica (Palmanova) e Fotografario (Spilimbergo) 2019-20. Vive tra Sacile e Pordenone.
LUDOVICA BORSATTI Nata a Pordenone nel 2000, ha iniziato lo studio della fisarmonica all’età di 8 anni, sotto la guida del Maestro Gianni Fassetta. Ha conseguito il diploma di Triennio con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio Tartini di Trieste (marzo 2022) dove attualmente frequenta il primo anno di Biennio nella classe delMaestro Corrado Rojac. Ha partecipato a Masterclass di importanti Maestri: Owen Murray (Londra), Luka Juhart(Ljubljana), Andreas Nebl (Trossingen), Geir Draugsvoll (Copenaghen), Veli Kujala (Helsinki). Nel 2021 ha vintoi primi premi al Concorso Internazionale Città di Treviso, al Concorso Internazionale Diapason d’oro di Pordenone e al Concorso Nazionale Città di Piove di Sacco; la borsa di studio offerta dalla ditta Pigini, dalla Fondazione Filantropica Ananian di Trieste. Svolge attività concertistica in veste di solista e in formazioni cameristiche. Suona una fisarmonica Pigini Super Bayan Sirius Piano.