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Guardo Vedo Osservo

Laboratorio di disegno e pittura a cura di Mario Pauletto

da lunedì 8 novembre a lunedì 20 dicembre 2010
Sala Video del Centro Culturale Casa A. Zanussi Pordenone

Guardo un prato. Vedo un albero privo di foglie. Osservo la struttura del fusto, che disegno, e dei rami.

Di questi traccio sulla carta o sulla tela i più significativi. Se il medesimo albero ha una grande chioma, socchiudendo gli occhi noto la parte illuminata dal sole e l’altra in ombra. Dipingo con larghe pennellate dapprima le due zone, la chiara e la scura e in un secondo tempo soltanto i particolari indispensabili che distinguono il genere dell’albero.

Voglio ritrarre con colori adeguati una casa ma davanti ad essa ci sono un traliccio della corrente elettrica e un palo di telefono che disturbano la visuale della bella facciata ad archi. Allora, o sposto il punto di vista o elimino i due intrusi, essendo più importante agli effetti pittorici la casa.

Ho il compito di eseguire un ritratto. Inizialmente inquadro il viso entro schemi geometrici piani: in un triangolo se la faccia è di una persona magra, in un trapezio se l’individuo è grasso, in un ovale se si tratta di un volto di donna. Noto inoltre, osservando bene, che gli occhi sono in sostanza dentro due ovali, che il naso, prima di essere tale, è un triangolo e che la bocca è una specie di tre orizzontale con sotto uno spicchio di luna. Per quanto riguarda il colore del viso, è risaputo che quello di una persona malata è quasi sempre giallastro mentre di quella sana è rosato o rubicondo. E se proprio voglio creare un volto brutto, magari di una persona antipatica, lo dipingo senz’altro con un marrone e un verde marcio.

Mi accorgo che se accosto a una certa distanza due oggetti, uno di questi riflette sull’altro parte della luce che riceve da una fonte luminosa. È un fenomeno che devo sempre tener presente in ogni componimento.
So per esperienza che devo usare pennelli grandi per vaste campiture, medi per coprire modesti spazi lasciando ai miniaturisti quelli di pochi millimetri di setola o pelo.
Mi esercito spesso per acquisire una certa manualità che mi affranca dal timore di sbagliare e, se incappo in qualche errore, non me ne preoccupo e ripeto il lavoro.
Se decido di sporcare una carta con pittura, mettiamo astratta o informale, prima di tutto studio, poiché siamo arrivati alla non figurazione, quali sono i valori di queste correnti che mi danno la possibilità eseguire un buon dipinto. Per il momento dico che questi valori stanno, oltre al colore, nel segno e nel gesto, ma soprattutto nella composizione senza la quale la pittura rimane un gioco casuale, un passatempo dispendioso.
Mario Pauletto

Tutto quanto sopra e molto altro si potrà apprendere frequentando il ventiduesimo corso di disegno e pittura curato da Mario Pauletto presso il CICP Centro Iniziative Culturali Pordenone.

Le lezioni, della durata di ore 2 (dalle ore 17.15 alle ore 19.15) sono diciotto distribuite nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dall’8 novembre al 20 dicembre 2010.

Il laboratorio inizia lunedì 8 novembre 2010 e prosegue nei giorni 10-12-15-17-19-22-24-26-29 novembre e 1-3-6-10-13-15-17-20 dicembre, dalle ore 17.15 alle ore 19.15.

Il corso è riservato ad un massimo di 12 persone (previa compilazione del questionario). La quota è di 180 Euro da versare presso la segreteria del Centro Iniziative Culturali Pordenone.

Info: Centro Iniziative Culturali Pordenone - Via Concordia 7 PN - tel. 0434/553205
cicp@centroculturapordenone.it

Centro Culturale Casa A. Zanussi Pordenone – Via Concordia, 7 – Pordenone
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