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NicolaToffolini

479^ mostra d'arte del Centro Iniziative Culturali Pordenone
A cura di Angelo Bertani

INCONTRO DIBATTITO SABATO 26 MARZO 2022, ORE 16.30
INAUGURAZIONE, ORE 17.30

da sabato 26 marzo a domenica 29 maggio 2022
Galleria Sagittaria Pordenone
DA SABATO 26 MARZO, UNA MOSTRA A PORDENONE – GALLERIA SAGITTARIA RACCONTA I PAESAGGI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA AI TEMPI DELL’ANTROPOCENE: PER LA PRIMA VOLTA IN ESPOSIZIONE I DISEGNI DELL’ARTISTA UDINESE NICOLA TOFFOLINI, ATTIVO FRA IL FRIULI E FIRENZE, AUTORE DELLE TAVOLE DELLA GUIDA D’ARTISTA DEDICATA AL FRIULI VENEZIA GIULIA, PUBBLICATA DALLE EDIZIONI CENTRO DI.


SERVIZIO A CURA DEL TGRFVG

In mostra il pubblico trovera’ 50 disegni realizzati con Penna Pigma Micron: “Attraverso una sorta di ipernaturalismo descrittivo cerco di rappresentare il progressivo indebolimento del concetto stesso di natura attraverso dei luoghi simbolici della regione Friuli Venezia Giulia”, spiega Nicola Toffolini. Il curatore della mostra, Angelo Bertani, aggiunge: “Toffolini ha isolato alcune inquadrature che portano i segni diretti dell’azione umana o quelli indiretti della progressiva compromissione dell’ambiente da parte della nostra cosiddetta civiltà. Siti di antichi ghiacciai o di ghiacciai in drastica riduzione, sbarramenti e invasi, estensioni di monocolture geneticamente “selezionate”, viadotti e condotte, altrimenti considerati segni di progresso, grazie al loro isolamento in una dimensione quasi metafisica nei disegni ci appaiono ora sotto un’altra luce, più problematica di quella retorica delle magnifiche sorti e progressive”.

 

La mostra resterà visitabile fino al 29 maggio 2022, con ingresso gratuito, green pass e prenotazione obbligatoria - per singoli o piccoli gruppi, inviando mail a: cicp@centroculturapordenone.it Le visite del weekend nelle giornate di sabato e domenica vanno necessariamente prenotate entro il venerdì precedente. Chiuso il 16, 17, 18 e 25 aprile, 1 maggio 2022. E’ garantito il rispetto delle disposizioni in ottemperanza delle norme di sicurezza con procedure di sanificazione e distanziamento secondo decreto vigente.


ASCOLTA le videointerviste
a Angelo Bertani, curatore della mostra,
Mauro Pascolini e Nicola Toffolini

 

Il Friuli Venezia Giulia ai tempi dell’Antropocene: una mostra, per la prima volta, segue questo filo rosso per rappresentare la regione del nord-est d’Italia, “piccolo compendio dell’universo” racchiuso fra l’Adriatico e le Alpi, attraverso il punto visuale del giovane artista udinese, Nicola Toffolini, attivo fra il Friuli e Firenze, autore della suggestiva Guida d’artista uscita a febbraio 2022 per le edizioni Centro Di.
“Acque e cuccioli di drago. Disegni per una guida d’artista del Friuli Venezia Giulia” titola infatti il percorso espositivo che si inaugura sabato 26 marzo negli spazi della Galleria Sagittaria a Pordenone (via Concordia 7), a cura del critico d’arte Angelo Bertani per il coordinamento della presidente CICP Maria Francesca Vassallo, promossa dal Centro Iniziative Culturali Pordenone con la collaborazione della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura, della Fondazione Friuli, di Crédit Agricole FriulAdria ed Elecrolux, in sinergia inoltre con l’Associazione culturale Colonos e la Fondazione Concordia Sette.
La mostra vuole essere di stimolo alla riflessione sul tema del paesaggio in trasformazione e presenta 50 disegni realizzati dall’artista a penna (Penna Pigma Micron) con una tecnica raffinata e minuziosa. In galleria il pubblico troverà i volumi della Guida d’artista con tavole di Nicola Toffolini e i testi poetici di Eva Geatti.

La mostra si inaugura, sabato 26 marzo, alle 16.30 nell’Auditorium Lino Zanussi del centro culturale Casa dello Studente Antonio Zanussi di Pordenone, con l’intervento del prof. Mauro Pascolini dal titolo “Di paesaggi e di luoghi. Una ciurma alla deriva tra territori consolatori, illegittimi e immaginabili”. Mauro Pascolini, docente di Geografia all’Università degli Studi di Udine, impegnato in tematiche di ricerca sul paesaggio, i territori montani e marginali, lo sviluppo locale e la valorizzazione del territorio, già responsabile scientifico alla redazione del Piano Paesaggistico Regionale del Friuli Venezia Giulia, è coordinatore e responsabile, come Delegato del Rettore, del progetto “Cantiere Friuli” e in particolare dell’“Officina Montagna”. Nel segno di un progetto espositivo profondamente calato nel nostro tempo si apre così il 2022 della Galleria Sagittaria di Pordenone. Osserva la presidente CICP Maria Francesca Vassallo: «Pochi segni, e Nicola Toffolini ci fa aprire gli occhi su come siamo. Su come siamo diventati. Da una realtà in bianco e nero al colore dei ricordi. Lo scorrere veloce dell’acqua tra due compatti eserciti di granturco e quello morbido tra le erbe dei prati, mutevoli in ogni momento dell’anno, in ogni stagione (...) Ora è tempo di riorganizzare, ottimizzare spazi e pensare ad un futuro con aria pulita e acque non inquinate. Tutto questo ci trasmettono i disegni di Toffolini, da avvicinare con uno sguardo che smuove pensieri, provoca inquietudini, e ci porta ad agire di conseguenza». Alle 17.30, sempre sabato 26 marzo, spazio alla vernice della mostra, alla presenza del curatore Angelo Bertani e dell’artista Nicola Toffolini, che spiega: «il mio progetto per la ‘guida’ del Friuli Venezia Giulia può essere descritto come un tentativo di cogliere l’inafferrabile complessità di questo naturale, che scivola via ogni volta che pensiamo di averlo afferrato. Attraverso una sorta di ipernaturalismo descrittivo cerco di rappresentare il progressivo indebolimento del concetto stesso di natura attraverso dei luoghi simbolici della regione Friuli Venezia Giulia, specchio di una privata ‘mappa mentale’ che riflette il modo di intendere il rapporto con il proprio ambiente. Il mio filo conduttore è l’acqua: forma plasmante e plasmata, difficilmente contenibile, elemento carsico e immaginifico che distrugge e nutre, concept progettuale potentissimo in quanto presenza silenziosa ma costante e pervasiva del Friuli Venezia Giulia». E aggiunge il curatore, Angelo Bertani: «nella sua rilettura del nostro territorio Toffolini ha isolato alcune inquadrature che portano i segni diretti dell’azione umana o quelli indiretti della progressiva compromissione dell’ambiente da parte della nostra cosiddetta civiltà. Siti di antichi ghiacciai o di ghiacciai in drastica riduzione, sbarramenti e invasi, estensioni di monocolture geneticamente “selezionate”, viadotti e condotte, altrimenti considerati segni di progresso, grazie al loro isolamento in una dimensione quasi metafisica nei disegni ci appaiono ora sotto un’altra luce, più problematica di quella retorica delle magnifiche sorti e progressive».

Nicola Toffolini (Udine, 1975), artista, performer e designer, vive e lavora a Firenze e Coseano. Ha completato la sua formazione artistica in pittura all'Accademia di Belle Arti di Venezia. Crea sculture, installazioni e disegni. Ha ricevuto la prestigiosa borsa di studio dell'American Pollock-Krasner Grant Foundation (USA), istituita in onore dell'eredità artistica di Lee Krasner e Jackson Pollock. Insieme all'artista Eva Geatti, è fondatore della compagnia teatrale sperimentale interdisciplinare Cosmesi (2003) e dello studio di progettazione Cickine (2017) nel campo del design. Ha anche esposto in mostre collettive e fiere presso: Frankfurter Kunstverein, Francoforte (DE); Expo Shanghai e Shanghai Urban Planning Exhibition Center, Shanghai (CN); Palazzo Strozzi, Firenze; Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, Milano; Artissima e Parco Arte Vivente, Fondazione 107, Torino; ArteFiera, Palazzo Re Enzo, Museo di Palazzo Poggi, Fondazione del Monte, Pinacoteca, Bologna; Drawing Room, Parigi (FR); Drawing Lab, Madrid (ES); Loft Project, San Pietroburgo (RU); MACTE, Termoli; Fondazione Bevilacqua La Masa, Isola di Sant’Erasmo, Venezia; Orto Botanico, Palermo e Parma; Schusev Museum of Architecture, Mosca (RU), Istituto Italiano di Cultura, Madrid (ES) e Lubiana (SI).

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RASSEGNA STAMPA

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MessVeneto 26mar22_pagCultura

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