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Lessico famigliare
Luci e ombre del Novecento

Undicesimo ciclo della serie “Narratori d’Europa”
Incontri dell’Istituto Regionale di Studi Europei del Friuli Venezia Giulia

dal 29 gennaio al 19 febbraio 2019
Auditorium Centro Culturale Casa A. Zanussi
Pordenone - Via Concordia 7

image_preview.jpgVideointervista e presentazione della serie di incontri a Stefania Savocco

 

image_preview.jpg Videointervista a Manuela Francescon

 

 

PROGRAMMA
Presentazione critica e lettura testi
a cura di Stefania Savocco docente di Lettere nelle Scuole Superiori

A otto anni magari è “Harry Potter”, da ragazzino “Il signore degli anelli”, da adulto “Uomini che odiano le donne”. Ogni età ha la sua saga, la sua serialità. D’altronde non è questo forse il tempo delle stagioni infinite di serie tv divorate su Netflix o di fiction attese sulla Rai e commentate poi su Twitter?
Ci si affeziona ai personaggi, si entra nelle loro vicende, li si odia, li si ama, si osservano famiglie come le nostre e si scopre attraverso il loro quotidiano come la grande Storia contenga tante piccole storie, ordinarie, simili alla nostra, o “altre”, diverse, magari quelle che avremmo voluto o vorremmo vivere.
Per l’undicesima serie di Narratori d’Europa, gli incontri proposti ogni inizio anno dall’IRSE, abbiamo scelto di entrare in alcune famiglie del secolo scorso: Lessico famigliare. Luci e ombre del Novecento è il titolo generale della serie.
Incominciamo con fare il nostro ingresso nel palazzo Péricourt a Parigi, insieme a Pierre Lemaitre e al suo romanzo I colori dell’incendio. Torniamo, insieme a questo premio Goncourt, al 30 ottobre del 1929. Spiamo con lui Madeleine che ha perso tutto dopo il crollo di Wall Street e dopo che suo figlio si è lanciato da una finestra finendo per cadere sul feretro del nonno, il banchiere Marcel. Seguiamone la parabola discendente e poi la risalita attraverso la vendetta nei confronti di chi l’ha tradita, e con lei assistiamo in Francia all’ascesa degli estremismi e del cinismo della tecnocrazia, fantasmi che si ripresentano inquietanti anche nel nostro presente.
Andiamo poi con Ernst Lothar e La melodia di Vienna al n. 10 di Seilerstätte, nella magione austriaca degli Alt, che tanto somiglia al regno di Francesco Giuseppe (e forse, ahimè, all’Europa di oggi), splendida costruzione nella facciata, ma nel contempo contraddittorio coacervo di particolarismi, destinato drammaticamente all’implosione.
Come tralasciare i Cazalet di Elizabeth Jane Howard? Un salto in Inghilterra, nonostante la Brexit, concedetecelo! Ad Home Place, la casa storica del Generale. Faremo giardinaggio e prenderemo il tè con la sua Duchessa, o brinderemo nei locali prestigiosi di Londra con i loro figli e nipoti, mentre con loro paventiamo la seconda guerra mondiale, riflettiamo sull’aborto e sull’omosessualità, ci scandalizziamo per molestie e tradimenti o gioiamo per nuove nascite e nuovi matrimoni.
Si approderà infine con Carmen Korn e le sue Figlie di una nuova era nella Amburgo degli anni Venti, con quattro donne alla ricerca dell’amore e del lavoro, ignare di come alle esclusioni razziali possa far seguito in un attimo la più disumana violenza e di come la bellezza possa trasformarsi repentinamente nel caos.
La letteratura transnazionale, di cui si fa latore da anni l’IRSE, è una prodigiosa macchina per decodificare il reale: fornisce uno specchio dei limiti e dei punti di forza dei vari Paesi europei, così simili pur nella loro diversità, e può costituire perciò un’occasione per invertire la rotta rispetto all’idea odierna, destabilizzante e tanto diffusa, che sia meglio per ognuno coltivare il proprio orticello. Stefania Savocco
Martedì 29 gennaio 2019 › 15.30
I COLORI DELL'INCENDIO
di Pierre Lemaitre


Presentazione critica e lettura testi
Dopo aver raccontato il dramma dei reduci della Grande Guerra e le contraddizioni del loro ritorno in società, Pierre Lemaitre prosegue la sua narrazione storica con questo secondo libro della trilogia: siamo nel 1927, la Francia è in bilico tra i problemi economici e sociali di un dopoguerra mai realmente finito e le minacciose nubi nere della storia che si addensano all'orizzonte. L’incendio del titolo è quello dell’Europa che comincia a bruciare tra il raggio sismico della crisi americana e l’ascesa del nazifascismo. Il fuoco che guadagna terreno è la crisi finanziaria, politica, morale che traghetterà il continente e il mondo da una guerra all’altra.
Al centro della narrazione si erge la figura di Madeleine Péricourt che, dopo la scomparsa del padre, deve da sola fare i conti con la gestione dell’impero finanziario di famiglia e con i rovesci della sorte che la pongono di fronte a una durissima sfida.
Pierre Lemaitre, I colori dell’incendio, Mondadori Libri Editore, 2018. Traduzione di Elena Cappellini. Titolo originale Couleurs de l’incendie, 2018.

Pierre Lemaitre è nato a Parigi, ha insegnato per molti anni letteratura e ora è scrittore e sceneggiatore. Con i suoi romanzi, tutti premiati da critica e pubblico, si è imposto come uno dei grandi nomi della narrativa francese contemporanea. Le sue opere sono tradotte in più di venti lingue e i diritti sono stati acquistati dal cinema. Mondadori ha pubblicato la serie noir del commissario Verhoeven, Irène, Alex, Camille e Rosy & John. Con l’editore Fazi sono usciti i thriller L’abito da sposo nel 2012, e Lavoro a mano armata nel 2013. Per Mondadori sono usciti anche nel 2014 Ci rivediamo lassù, vincitore del Prix Goncourt nel 2013; nel 2016 Tre giorni e una vita e nel 2018 I colori dell’incendio.
  
Martedì 5 FEBBRaio 2019 › 15.30
LA MELODIA DI VIENNA di Ernst Lothar

Presentazione critica e lettura testi  

 

La melodia di Vienna narra la storia di tre generazioni della famiglia Alt, viennese, dal 1888 al 1945. Christoph Alt, patriarca della famiglia, è un fabbricante di pianoforti, i migliori che l’Austria (e forse il mondo) abbia mai visto, sui cui tasti hanno preso vita le melodie di Mozart e Haydn, Beethoven e altri ancora. Assieme alla fabbrica, Christoph fonda una grande casa di tre piani al numero 10 di Seilerstätte. Alla sua morte lascerà un testamento in cui si darà ordine ai discendenti di abitare nella suddetta casa, pena la perdita dell’eredità.
Nel corso della loro vita accadrà di tutto: intrighi alla corte di Francesco Giuseppe, tradimenti, figli illegittimi ma amatissimi, figli legittimi ma assolutamente detestati, passioni brucianti e relazioni di ghiaccio, guerre (la Prima guerra mondiale, le prime marce della Seconda), l’avvento del nazismo e molto altro.

Ernest Lothar, La melodia di Vienna, Edizioni e/o, 2014. Traduzione di Marina Bistolfi. Titolo originale Der Engel mit der Posaune,1963.

Ernst Lothar (Brno 1890–Vienna 1974) è stato uno scrittore, regista e critico teatrale, grande interprete dello spirito austriaco. Contemporaneo ed amico di Stefan Zweig, Robert Musil e Joseph Roth. Nel 1938, a causa delle persecuzioni del regime nazista per le sue origini ebraiche, emigrò a New York dove, nel 1944, pubblica il suo romanzo più famoso La melodia di Vienna, pubblicato in italiano per edizioni e/o nel 2014 (il cui titolo originale è Der Engel mit der Posaune – L’angelo con la tromba). Dopo la caduta del Reich tornò a Vienna e continuò a scrivere. Nel 1961 si occupa della questione sudtirolese e pubblica Unter anderer Sonne. Roman des Südtiroler Schicksals, pubblicato in italiano, nel 2016, con il titolo Sotto un sole diverso: romanzo del destino sudtirolese, per le Edizioni e/o.

 
Martedì 12 febbraio 2019 › 15.30
LA SAGA DEI CAZALET di Elisabeth Jane Howard

Presentazione critica e lettura testi

CON LA SPECIALE PARTECIPAZIONE DI MANUELA FRANCESCON
Traduttrice dall'inglese dei cinque volumi della Saga dei Cazalet e di altri romanzi di E.J. Howard.
CLICCA E ASCOLTA LA VIDEOINTERVISTA
 

Nei cinque volumi della cosiddetta "Saga dei Cazalet" c’è la storia di una famiglia dell’alta borghesia nella Gran Bretagna degli anni a cavallo con la seconda guerra mondiale. Nell’incontro ci si soffermerà sul primo volume, Gli anni della leggerezza, ambientato nell’estate del 1937 nella villa di campagna dove la famiglia vive nella ricchezza e nelle sicurezze della borghesia, cieca ai cambiamenti che stanno avvenendo nel mondo e ignara del pericolo dell’incombente conflitto, e sul quinto, Tutto cambia, ambientato negli anni Cinquanta che portano via gli ultimi frammenti di un mondo che sta scomparendo: quello della servitù di casa, della classe sociale, della tradizione, in cui i Cazalet sono cresciuti. I diritti della saga dei Cazalet sono stati acquisiti dai produttori di Downton Abbey per la realizzazione di una nuova serie tv. Tutti i volumi sono usciti, in italiano per Fazi Editore.

Elizabeth Jane Howard, La saga dei Cazalet: Gli anni della leggerezza, 2015; Il tempo dell’attesa, 2016; Confusione, 2016; Allontanarsi, 2017; Tutto cambia, 2017, Fazi Editore. Traduzione di Manuela Francescon. Titoli originali The Light Years, 1990; Marking Time, 1991; Confusion, 1993; Casting Off, 1995; All Change, 2013.

Elizabeth Jane Howard (Londra, 1923–Bungay, 2014). Figlia di un ricco mercante di legname e di una ballerina del balletto russo, ebbe un’infanzia infelice a causa della depressione della madre e delle molestie subite da parte del padre. Donna bellissima e inquieta, ha vissuto al centro della vita culturale londinese della seconda metà del Novecento e ha avuto una vita privata burrascosa, costellata di una schiera di amanti e mariti, fra i quali lo scrittore Kingsley Amis. Howard scrive di se stessa e della sua famiglia seppur celandolo con un’aura di finzione. Da sempre amata dal pubblico, solo di recente ha ricevuto il plauso della critica. Scrittrice prolifica, è autrice di quindici romanzi. "La saga dei Cazalet" è la sua opera di maggior successo.

Manuela Francescon laureata nel 2001 in Lingue e Letterature straniere all’Università di Roma la Sapienza, presso la cattedra di Lingua e letteratura Tedesca, si è specializzata in traduzione letteraria dal tedesco e dall’inglese.
Oltre che opere di narrativa per Fazi Editore, Elliot Edizioni, Rizzoli Editore, Newton Compton, ha curato traduzioni di saggistica: didattica delle lingue, cinematografia, urbanistica. Svolge attività in ambito editoriale, di revisione testi, editing, collaborando con enti e università.

Martedì 19 FEBBRAIo 2019 › 15.30
FIGLIE DI UNA NUOVA ERA di Carmen Korn

Presentazione critica e lettura testi
 

In Figlie di una nuova era, primo volume di una avvincente trilogia tutta al femminile, Carmen Korn riporta il lettore nella Amburgo degli anni tormentati della prima metà del Novecento ricostruendone le vicende attraverso le storie delle quattro protagoniste: donne dai destini intrecciati. L’autrice ci regala una storia di donne forti, costrette a fare delle scelte dettate dai tempi difficili, ma senza rinunciare alla loro indipendenza e ai tratti di una spiccata modernità. Allo stesso tempo emerge il ritratto di un’epoca e di una città, Amburgo, caratterizzata da turbolenze inaspettate, che vedrà lo sterminio degli ebrei, di minoranze e di chiunque si opponga apertamente al regime nazista. Grazie ad uno stile scorrevole e ad una narrazione a incastro, Carmen Korn ci offre un’opera piacevole, in cui maggiore attenzione viene data alle vicende personali delle sue eroine, ragazze all’apparenza comuni ma che, grazie alle loro peculiarità individuali, risultano tutt’altro che banali e ordinarie.

Carmen Korn, Figlie di una nuova era, Fazi Editore, 2018. Traduzione di Manuela Francescon e Stefano Jorio. Titolo originale Töchter einer neuen Zeit, 2016.

Carmen Korn figlia del compositore Heinz Korn, ha trascorso l’infanzia e la giovinezza a Colonia. Giornalista professionista, ha lavorato per le riviste Stern, Brigitte, Viva e Die Zeit. Dai primi anni 2000 ha iniziato la sua attività di scrittrice. Vive ad Amburgo con la sua famiglia. Prolifica autrice di opere per ragazzi e adulti, sta ottenendo uno straordinario successo, grazie soprattutto alla Jahrhundert-Trilogie, trilogia del secolo: storia delle vicende personali di quattro amiche intrecciate agli avvenimenti storici che hanno contrassegnato il ’900.

 
  
LA PARTECIPAZIONE AGLI INCONTRI È GRATUITA E APERTA A TUTTI

È comunque gradita l’iscrizione, facendo pervenire i propri dati alla Segreteria Irse 
irse@centroculturapordenone.it / 0434 365326 ENTRO IL 12 GENNAIO 2019.

Gli studenti che desiderano un certificato di frequenza devono richiederlo al momento dell’iscrizione.

Il programma è inserito come Progetto dell’Irse anche all’interno del calendario Università della Terza Età di Pordenone 2018/2019

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Rassegna Stampa

IlGazzettino 15gen2019_pagXXIII
MessVeneto 22gen2019_pag24
MessVeneto 29gen2019_pag29.pdf
MessVeneto 29gen2019_pag44
IlGazzettino 29gen2019_pagXXII

Centro Culturale Casa A. Zanussi Pordenone – Via Concordia, 7 – Pordenone
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