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Narratori d'Europa
Acutezza di sguardi laterali

Sei autori sei libri oltre ogni integralismo.

da mercoledì 2 febbraio a mercoledì 9 marzo 2011
Auditorium Centro Culturale Casa A. Zanussi
Pordenone - Via Concordia 7

«Negli anni a venire la letteratura e l’arte saranno il risultato di incroci di tradizioni culturali multiple;

se nei periodi di crisi si creano situazioni di tensione tra le culture, anche dallo scontro, alla fine, nascono relazioni». Parole dello scrittore bilingue afgano francese Atiq Rahimi, simbolo di una cultura composita e sfaccettata che porta con sé tracce diverse che si arricchiscono l’un l’altra fuori da ogni pregiudizio.

Uno di quegli autori di romanzi che possono aiutarci a capire meglio come e perché in tempi di crisi sia inutile e dannoso chiudersi in un localismo identitario e perché un’identità molteplice sia invece sinonimo di creatività.

A lui sarà dedicato uno degli incontri del nuovo Corso dell’Irse, primo del nuovo anno, intitolato “Narratori d’Europa. Acutezza di sguardi laterali”.

Sei libri di sei cosiddetti “scrittori migranti”, definizione dibattuta e sempre più inadeguata, essendo chiaro che, là ove si raggiungono esiti letterari, solo di scrittori si tratta.

Diversi i paesi di origine, dall’Albania, come Anilda Ibrahimi, al Senegal, all’India, alla Londra multietnica di Zadie Smith, alla Somalia, ma “storia e geografia” entrano nei loro romanzi solo trasversalmente, attraverso narrazioni intime, a volte delicate più spesso forti come le donne riescono a fare senza compiacimenti, andando alle radici di sofferenze e conflitti, che non sono mai solo privati, mai solo culturali e politici. Ne esce un’impellente richiesta di schiettezza nei rapporti interpersonali e, nel contempo, di radicale ricerca di valori fondanti comuni nell’incontro tra persone di culture diverse, oltre ogni integralismo.
Laura Zuzzi - Presidente Irse

PROGRAMMA

MERCOLEDÌ 2 FEBBRAIO 2011 > 15.30
ROSSO COME UNA SPOSA
di Anilda Ibrahimi
La saga familiare, tutta al femminile, di un clan di Kaltra, paesino chiuso fra le montagne dell’Albania. La storia di Melhia, Saba, Klementina, Dora e di quelle donne condannate al silenzio dal potere maschile ma che la “linea” femminile della tradizione riscatta al ruolo di vere protagoniste. In questo libro c’è l’allegria della vita che corre, oltre la storia dell’Albania, dal socialismo reale alla democrazia: il passato e il futuro nell’epica delle donne.
Anilda Ibrahimi è nata a Valona nel 1972. Ha studiato letteratura a Tirana. Nel 1994 ha lasciato l’Albania trasferendosi prima in Svizzera e successivamente in Italia. Giornalista, dal 1997 a Roma, consulente per il Consiglio italiano per i rifugiati, scrive per diversi quotidiani e mensili. Ha pubblicato due romanzi con Einaudi scritti direttamente in italiano: Rosso come una sposa (2008) e L’amore e gli stracci del tempo (2009).

 

MERCOLEDÌ 9 FEBBRAIO 2011 > 15.30
DENTI BIANCHI

di Zadie Smith
I protagonisti di questo romanzo, che segna l’esordio di una giovanissima scrittrice, sono due grandi amici, l’inglese Archie e il bengalese Samad.
In una Londra dove l’estremismo è all’ordine del giorno, i due danno vita a una strana quanto improbabile coppia: Archie ha sempre seguito la corrente, Samad, invece, è un musulmano convinto, che mal sopporta la decadenza della società occidentale.
Zadie Smith è nata a Londra nel 1975 e si è laureata alla Cambridge University. A soli 23 anni ha scritto Denti bianchi, il suo primo romanzo, pubblicato in Inghilterra nel 2000 (in italiano Mondadori, 2001) e divenuto uno straordinario caso letterario capace di suscitare l’entusiastico consenso del pubblico e della critica negli oltre venti paesi in cui è stato pubblicato. Ha inoltre pubblicato, e sono stati tradotti in italiano, L’uomo autografo (Mondadori, 2003), Della bellezza (Mondadori, 2008), e la raccolta di saggi Cambiare idea (Minimun Fax, 2010).

 

MERCOLEDÌ 23 FEBBRAIO 2011 > 15.30
TRE DONNE FORTI

di Marie NDiaye
È una storia in cui seguiamo i destini di tre protagoniste che si snodano fra l’Europa e l’Africa, destini accomunati dal coraggio e dalla capacità di donne di imbavagliare il dolore e le umiliazioni per non perdere la propria dignità. Prosa e linguaggio assolutamente originali. L’introspezione quasi sfacciata con la quale l’autrice scava nella vita delle tre protagoniste ha lo stesso effetto di un pugno nello stomaco. Pubblicato in francese da Gallimard nel 2009 (in italiano Giunti, 2010), è valso all’autrice il Premio Goncourt, per la prima volta assegnato ad una scrittrice di colore.
Marie NDiaye è nata nel 1967 in Francia, da madre francese e padre senegalese. È autrice di numerosi romanzi, tra i quali, tradotti in italiano, Il pensiero dei sensi (Marsilio, 1993), Tutti i miei amici (Dalai Editore, 2005), Una stretta al cuore (Giunti, 2009), Tre donne
forti
(Giunti, 2010).

 

MERCOLEDÌ 2 MARZO 2011 > 15.30
MAPPE PER AMANTI SMARRITI

di Nadeem Aslam
Una vicenda di amori impossibili che ci introduce nella vita di una comunità di immigrati pachistani in una città europea. Storie di persone che vivono vicinissime a noi e che non potrebbero esserci più distanti e ignote. Il tentativo coraggioso di descrivere dall’interno il conflitto che nasce dalla precarietà dei sentimenti e dall’urto delle culture.
Nadeem Aslam, fi glio di un poeta e produttore cinematografi co, è nato in Pakistan nel 1966 e dall’età di 14 anni vive in Inghilterra. Nel 1993 pubblica il suo primo romanzo The Season of the Rainbirds e, undici anni dopo Maps for lost lovers (in italiano Feltrinelli, 2004), insignito, nel 2005, dell’asiatico Kiriyama Prize, e che l’ha fatto appaiare dalla critica a Salman Rushdie.

 

MERCOLEDÌ 9 MARZO 2011 > 15.30
PIETRA DI PAZIENZA

di Atiq Rahimi
Una donna velata siede al capezzale del marito ferito e privo di conoscenza. Accorda il suo respiro su quello dell’uomo, e per la prima volta gli parla. Frammenti di tenerezza, piccoli sogni, illusioni. Poi, a poco a poco, in un fi ume liberatorio tutta la vita le esce dalla bocca.
Un romanzo che è uno dei più toccanti atti d’amore e di giustizia per le donne afghane.
Atiq Rahimi nato nel 1962 a Kabul, in Afghanistan. Ottenuto l’asilo politico, vive oggi a Parigi. Presso Einaudi sono usciti Terra e cenere (2002), Le mille case del sogno e del terrore (2003), L’immagine del ritorno (2004), Pietra di pazienza (2009).

Incontri a cura di Stefania Savocco, docente di lettere classiche.

VENERDÌ 4 MARZO 2011
> Due sessioni: ore 9.15 e ore 11.00
LA MIA CASA È DOVE SONO
di Igiaba Scego
INCONTRO-DIBATTITO CON L’AUTRICE

Somala e romana allo stesso tempo, Igiaba è una delle voci più lucide e disincantate della seconda generazione, sospesa tra il fascino per le proprie radici e l’amore per la terra in cui è cresciuta. Questo è il racconto di cosa signifi ca portarsi dietro la propria casa in un paese nuovo, delle diffi coltà di essere accolta, accettata, amata.
Igiaba Scego è nata a Roma nel 1974. Scrive su l’Unità, Internazionale e su molte riviste che si occupano di migrazioni e culture africane, tra cui Nigrizia. Tra i suoi libri, Pecore Nere (Laterza 2005) e Oltre Babilonia (Donzelli 2008).

LA PARTECIPAZIONE A GLI INCONTRI È GRATUITA E APERTA A TUTTI
È comunque gradita l’iscrizione, facendo pervenire i propri dati alla
Segreteria Irse. irse@centroculturapordenone.it / 0434 365326.

Gli studenti che desiderano un certificato di frequenza devono
richiederlo al momento dell’iscrizione.

N.B.: Per l’incontro con Igiaba Scego, venerdì 4 marzo, si raccolgono
le prenotazioni di classi di studenti delle Scuole Superiori fino ad
esaurimento dei posti.

 

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Centro Culturale Casa A. Zanussi Pordenone – Via Concordia, 7 – Pordenone
Tel. 0434 365387 – Fax 0434 364584 – info@centroculturapordenone.it