Una reciproca seduzione
Rielaborazione e aggiornamento da testi base e relazioni di dibattiti svolti
in incontri di Presenza e Cultura a Pordenone nell’ambito di una serie di
“Percorsi di coppia” sul tema “Atelier per un progetto”.
Per alcune correzioni del testo si ringraziano: Laura Zuzzi e Michela
Favretto. Inoltre Marzia Marcuzzo per l’impaginazione. (2016)
Luciano Padovese
Una reciproca seduzione
L’amata: «Bruna sono ma bella / o figlie di Gerusalemme, /come le tende di Kedar, / come le cortine di Salomone. / Non state a guardare se sono bruna, / perché il sole mi ha abbronzato. / …Dimmi amore dell’anima mia, / dove vai a pascolare le greggi, dove le fai riposare al meriggio / perché io non debba vagare / dietro le greggi dei tuoi compagni?».
Il coro: «Se non lo sai tu, bellissima tra le donne, / segui le orme del gregge / e pascola le tue caprette /
presso gli accampamenti dei pastori».
L’amato: «Alla puledra del cocchio del faraone /
io ti assomiglio amica mia. / Belle sono le tue guance fra gli orecchini / il tuo collo tra i fili di perle /
Faremo per te orecchini d’oro, / con grani d’argento».
[Cantico dei Cantici 1,5-11]
«Tu mi hai sedotto, o Signore ed io mi sono lasciato sedurre…
Il Signore è accanto a me come un eroe forte…
A te ho affidato la mia causa».
[Geremia 20,7.11-12]
La trattazione di questa tematica si riferisce in primo luogo e direttamente alla reciproca seduzione di coppia. Molte considerazioni, tuttavia, possono ritenersi parametri di riferimento, con le debite distinzioni, per altre relazioni interper6
sonali, soprattutto di amicizia, ma pure di prossimità che si presentano nel quotidiano di ogni esistenza umana. La nostra citazione del profeta Geremia intende riferirsi inoltre, anche qui con le debite distinzioni e sempre e solo come parametro di riferimento, pure alle relazioni con Dio che si verificano nella profondità e misticità dell’esperienza religiosa di un vero credente.
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