Maturità di coppia e famiglia
Questa pubblicazione esce nell’ambito del progetto 2010-2011 di Presenza e Cultura, Percorsi di coppie e singoli, coordinato da Michela Favretto, sul tema “Costruire rapporti virtuosi”, sostenuto anche dalla Regione Friuli Venezia Giulia, Servizio Politiche per la Famiglia.
Maturità di coppia
e di famiglia
Il tu mi viene incontro. Ma sono io che nella relazione immediata gli vado incontro. Così la relazione è essere scelti
e scegliere, patire e agire insieme.
(Martin Buber, Io e tu)
Ecco dunque una legge fondamentale dell’esistenza.
Le modalità, in cui si attua, sono multiformi come la vita.
In ogni persona, i rapporti si configurano diversamente;
la relazione fondamentale è la stessa: l’uomo si protende oltre
se stesso verso l’altro, verso ciò che ne costituisce l’essenza,
e perviene realmente a se stesso, proprio e soltanto
in questo modo. L’incontro è l’origine di tale processo
di autorealizzazione – può perlomeno diventarlo. È il momento
in cui ciò che si fa incontro rivolge un iniziale suggerimento,
attraverso il quale colui che ne è stato colpito viene chiamato
fuori dall’immediatezza del proprio essere ed invitato
ad allontanarsi da sé per inoltrarsi in ciò che lo chiama.
(Romano Guardini, Persona e libertà)
Cantate e danzate insieme e state allegri, ma ognuno di voi
sia solo, come sole sono le corde del liuto, benché vibrino
di musica uguale. Donatevi il cuore, ma l’uno non sia
di rifugio all’altro. Poiché solo la mano della vita può contenere
i vostri cuori. E siate uniti, ma non troppo vicini: le colonne
del tempio si ergono distanti, e la quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro.
(Kahlil Gibran, Il Profeta)