La primavera di Praga. Quarant'anni dopo
XXXVI serie di incontri di cultura storica
Auditorium Centro Culturale Casa A. Zanussi Pordenone |
Incontro-dibattito con Francesco Caccamo
autore del libro Jiri Pelikan: un lungo viaggio nell’arcipelago socialista
Friuli Venezia Giulia nel cuore della nuova Europa
Uno slogan sempre più spesso usato dai politici e ripreso dai media. Guardare ad est: imperativo comune. Da area di confine a punto strategico di collegamento per infrastrutture e scambi commerciali. Analogo slogan viene usato in questi mesi anche dalla vicina Slovenia, a capo dell’Unione per il prossimo semestre, con l’accentuazione a cogliere le opportunità economiche.
Altre opportunità e sfide, ugualmente importanti da cogliere, vorremmo emergessero da questo breve ciclo di incontri di cultura storica dell’Irse, cui altri seguiranno nel corso dell’anno, con anche contaminazioni nei campi della letteratura e dell’arte.
Vengono proposte analisi sulla storia recente di Paesi dell’Europa centro-orientale, per riflessioni su convivenze multietniche e nazionalismi, ovvero sul difficile ma irrinunciabile obiettivo di una Europa davvero unita, non solo dal libero mercato, ma da comuni intenti di coesione sociale.
Un primo appuntamento per ricordare cosa si proponeva quarant’anni fa, nella Primavera di Praga, il movimento per “un socialismo dal volto umano”, quindi un approfondimento della “questione nazione” nella sempre nevralgica area dei Balcani, fino ad un’analisi della emblematica crisi del Kosovo. E, in mezzo, due occasioni per conoscere storia, musica, cultura trasnazionale di Rom e Sinti, popoli arrivati in Europa sei secoli fa ma di cui l’Europa fatica ancora ad accettare la presenza.
Incontri-dibattito, come è consuetudine dell’Istituto, non accademia, per una crescita in consapevolezza delle opportunità di nuove convivenze anche nel nostro territorio.
Con l’intento di suscitare contaminazioni a tutti i livelli, tessendo collaborazioni, anche tra enti e associazioni culturali, come avviene per questi appuntamenti.
Laura Zuzzi- Presidente Irse