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Progetto Europa.
Integrazione o implosione?

44ª serie di incontri di cultura storico politica dell'Istituto Regionale Studi Europei del Friuli Venezia Giulia

da giovedì 15 novembre a giovedì 6 dicembre 2018

Clicca e ascolta la videointervista al coordinatore del corso ROBERTO REALE, giornalista già vicedirettore  di RaiNews24 (4'44")

 

pdf_ok.jpg Clicca e ascolta la videointervista all'emerito di Scienza Politica, GIANFRANCO PASQUINO (5'43")

 

pdf_ok.jpg Clicca e ascolta la videointervista ai giornalisti ARCANGELO FERRI e LUCA MISCULIN (6'44")

 

pdf_ok.jpgClicca e ascolta la videointervista ai giornalisti BEATRICE BENOCCI e FRANCESCO MASELLI (4'46")

 

pdf_ok.jpg Clicca e ascolta la videointervista a MARCO ALMAGISTI, docente Scienza politica, Università di Padova

 

Nel 2019 si celebreranno i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci: il suo uomo vitruviano, in versione rosso fuoco, vuole essere augurio a nuova passione per il progetto Europa.

PROGRAMMA

Giovedì 15 novembre 2018 ore 15.30-17.30
CRISI DEL PROGETTO EUROPA?
Democrazia, istituzioni e cittadini nell’Unione Europea
Gianfranco Pasquino professore emerito di Scienza politica
Introduce e coordina Roberto Reale giornalista già vicedirettore
di RaiNews 24

Giovedì 22 novembre 2018 ore 15.30-17.30
SENZA PERDERE LA MEMORIA
Libertà e diritti civili conquistati
L’Europa che c’è e aspettative dei giovani

Arcangelo Ferri giornalista professionista, capocronista a Radio1 e ai Giornali Radio della Rai
Luca Misculin giornalista professionista della redazione di Konrad-Il Post. L’Europa, spiegata bene
Introduce e coordina Roberto Reale
Giovedì 29 novembre 2018 ore 15.30-17.30
TUTTA COLPA DI GERMANIA E FRANCIA?
L’emergenza di una nuova leadership
Beatrice Benocci giornalista professionista, dottore di ricerca in Storia delle Relazioni Internazionali
Francesco Maselli giornalista professionista
Introduce e coordina Roberto Reale
GIOVEDI' 6 DICEMBRE 2018 ore 15.30-17.30
2019 L’ANNO DELLA VERITÀ PER L’EUROPA
Democrazia, culture politiche, partiti
Marco Almagisti docente Scienza politica, Università di Padova
Introduce e coordina Roberto Reale


LA PARTECIPAZIONE A TUTTI GLI INCONTRI È GRATUITA

È comunque gradita l’iscrizione, facendo pervenire i propri dati alla Segreteria IRSE entro il 3 NOVEMbre
irse@centroculturapordenone.it

GLI STUDENTI UNIVERSITARI E DELLE SCUOLE SUPERIORI che  desiderano un certificato di frequenza devono richiederlo al momento  dell’iscrizione.

Il programma è inserito come Progetto Speciale dell’Irse anche all’interno del calendario dell’anno accademico 2018-2019 dell’Università della Terza Età di Pordenone.

Come consuetudine degli incontri IRSE, ampio spazio è dato al DIBATTITO CON INTERVENTI LIBERI


Democracy Dies in Darkness si legge subito sotto la testata del Washington Post.
E di cosa sono fatte l’oscurità, le tenebre che secondo il grande giornale americano fanno morire la democrazia? Sono costituite soprattutto da ignoranza e pregiudizi, dalla mancanza di quella informazione/conoscenza che invece è la linfa essenziale che conferisce un senso vero, autentico alla nostra vita democratica. Non è un discorso nuovo per noi italiani. Luigi Einaudi, economista liberale, uno dei padri della nostra Repubblica di cui divenne Presidente nel 1948, allo stesso concetto si richiamava formulandolo però in positivo: bisogna conoscere per deliberare.
Sono queste le coordinate che guidano la 44a edizione della serie di incontri di cultura storico-politica dell’IRSE. Il 26 maggio del prossimo anno saremo chiamati a eleggere il nuovo Parlamento europeo. E quello che ci chiediamo è se sarà il 2019 l’anno delle verità per l’Europa. È una domanda che riguarda il nostro futuro perché, come sempre accade nei passaggi cruciali della storia, sembrano profilarsi solo due vie di uscita, o integrazione o implosione. Tradotto in concreto significa che nella UE dovremo decidere se andare avanti con la creazione di una vera e propria democrazia europea o tornare indietro agli stati nazionali.
Un recente sondaggio ha certificato che nel nostro paese i sentimenti sono ambivalenti. Siamo più eurocinici che euroscettici. In poche parole l’Europa dei tecnocrati, delle burocrazie, delle mediazioni e dei diktat finanziari non ci piace. Chiamati però a decidere a questo punto il che fare gli italiani si fermano, l’uscita dalle istituzioni comunitarie pare un viaggio verso “terre incognite” e, come ben si sa, pure l’ignoto fa paura.
Negli ultimi decenni le elezioni europee hanno avuto quasi sempre il carattere di un sondaggio sugli equilibri politici nazionali. In una buona misura sarà così pure questa volta: difficile pensare che una formazione politica sulla cresta dell’onda non ottenga consensi solo perché stavolta si vota per l’Europa. Però mai come in questo caso dovremo come cittadini elettori chiedere ai protagonisti la maggiore chiarezza possibile: ci dicano esattamente cosa intendono fare. Come andare avanti o come tornare indietro. Ci aiuterà il fatto che oggi il gioco è più scoperto, spirano venti di tempesta un po’ dappertutto nel “vecchio continente”, la bonaccia che vedeva gli elettori votare stanchi e disincantati sembra far parte del passato.
Immaginiamoci allora questi quattro appuntamenti IRSE come un percorso di preparazione alle scadenze del 2019, elezioni e non solo. Pensiamoli come un “seminario multimediale” alla ricerca delle giuste domande da porci e quindi da porre a chi poi sarà chiamato a rappresentarci. Ci aiuteranno in questo viaggio politologi di grande livello come i professori Pasquino e Almagisti, giovani ricercatori, giornalisti. Quello che conta è trovare sì il percorso verso l’avvenire ma “senza perdere la memoria del passato” come abbiamo titolato uno dei nostri appuntamenti. Lo dobbiamo, ai più interessati a un futuro europeo di pace, i giovani.

Roberto Reale coordinatore del Corso


Gianfranco Pasquino torinese, si è laureato in Scienza politica con Norberto Bobbio e specializzato in Politica Comparata con Giovanni Sartori. Professore di Scienza politica nell’Università di Bologna dall’1 novembre 1969 al 31 ottobre 2012, è stato nominato Emerito nel 2014. Insegna attualmente alla Johns Hopkins University di Bologna. È stato docente anche in Università di Washington D.C., Los Angeles, Chicago, Oxford e Cambridge. Fra i fondatori della Rivista Italiana di Scienza Politica e poi condirettore, è stato anche Direttore della rivista il Mulino. Autore di numerose pubblicazioni. Tra le più recenti Lettura della Costituzione italiana, Pearson-Mondadori 2011; Finale di partita. Tramonto di una repubblica, Egea-Unibocconi 2013; Partiti, istituzioni, democrazie, il Mulino 2014; Cittadini senza scettro, 2016; L’Europa in trenta lezioni, Utet 2017. È particolarmente orgoglioso di essere il condirettore, insieme a Norberto Bobbio e Nicola Matteucci del Dizionario di Politica, UTET 2004 3a, e di avervi scritto una trentina di voci, fra le quali “Governi socialdemocratici” e “Rivoluzione”. Dal 2005 è Socio dell’Accademia dei Lincei.

Roberto Reale giornalista e scrittore. In Rai dal 1979. Caporedattore alla Rai del Veneto, vicedirettore del Tg3 Veneto. Successivamente vicedirettore di Rainews 24 dove cura Scenari l’Inchiesta Web, settimanale di approfondimento che, per la prima volta in Italia, propone un lavoro di indagine che sfrutta come fonte di
inchiesta documenti e materiali presenti in Rete e negli archivi web. Si occupa di “fenomenologia” della comunicazione e dell’evoluzione dei media, degli effetti concreti che nuovi strumenti e tecnologie hanno sulla società con particolare attenzione ai temi legati a cittadinanza e democrazia. Attualmente docente a Padova al Master in Comunicazione delle Scienze e al Corso di Laurea Magistrale in Strategie di Comunicazione. Fra le sue pubblicazioni: Non sparate ai giornalisti. Iraq: la guerra che ha cambiato il modo di raccontare la guerra, Roma, Nutrimenti 2003; Ultime Notizie. Indagine sulla crisi dell’informazione in Occidente. I rischi per la democrazia, Roma, Nutrimenti 2005; Doppi Giochi. Pechino 2008. Le altre Olimpiadi contro la censura, per i diritti umani, Trento, Edizioni Stella 2008.

Arcangelo Ferri è autore di numerose inchieste radiofoniche e televisive. Già inviato speciale in Italia e all’estero per la radio, è stato prima caporedattore interni e poi caporedattore centrale a Rainews24. Attualmente è capocronista a Radio1 e ai Giornali Radio della Rai. Ha insegnato Tecniche di investigazione giornalistica alla Scuola della Fondazione Basso. Nel 2015 Il Saggiatore ha pubblicato una sua inchiesta storica Bombardate Auschwitz, che indaga le motivazioni che hanno impedito di fermare lo sterminio nazista.

Luca Misculin giornalista professionista. Dal 2013 fa parte della redazione de Il Post, dove si occupa di Europa, migrazioni e conflitto israelo-palestinese. Da luglio 2018 cura la specifica sezione Konrad-Il Post, “un nuovo posto in cui trovare notizie e storie sul pezzo di mondo che abitiamo”, che da settembre è diventata anche una newsletter e un podcast.

Beatrice Benocci giornalista, è dottore di ricerca in Storia delle Relazioni Internazionali. Dal 2004 collabora con le cattedre di Storia Contemporanea e Storia delle Relazioni Internazionali del DSPSC dell’Università di Salerno, a cui si è aggiunta più recentemente la cattedra di Sociologia dell’Europa. È membro del Centro Studi Europei e del relativo Modulo Jean Monnet, del Centro di Ricerca sul conflitto in Età Contemporanea - CIRCEC e dell’Osservatorio Memoria e Legalità dell’Università di Salerno. I suoi volumi: La grande illusione. La questione tedesca dal 1953 al 1963 (1998); Due presidenti e un’occasione mancata. Kennedy, Kruscev e la fine della guerra fredda (2010); La Germania necessaria. L’emergere di una nuova leading power tra potenza economica e modello culturale (2017). Tra i saggi più recenti: Le aspettative italiane e il commercio con l’Est europeo tra malumori americani e profferte sovietiche, 1957-1960 (2015); Tedeschi, europeisti nonostante tutto (2015); La questione tedesca e il ruolo delle chiese (2016); Helping Hungarians (2016); La fine della insostenibile corsa. Gli stati europei tra rigido neoliberismo e salvaguardia del welfare 2007-2017 (2017); Il governo italiano e il ruolo geopolitico della Russia - 1917. L’auspicio italiano di preservare l’unità russa di fronte all’inaspettata rivoluzione di ottobre (2017).

Francesco Maselli giornalista professionista, curatore di una newsletter sulla politica francese nata nel settembre 2016 per seguire le elezioni presidenziali francesi. Dal gennaio 2018, ogni domenica, racconta con interviste, reportage e approfondimenti cosa accade nella Francia di Macron.
Collabora con il quotidiano francese l’Opinion, per cui scrive da Roma sulla politica e società italiana, scrive di politica internazionale anche per il Foglio. È autore radiofonico per Radio 24.

Marco Almagisti è docente di Scienza politica presso il Dipartimento di Scienze politiche, giuridiche e di studi internazionali dell’Università di Padova. Nel 2015 ha fondato lo Standing group Politica e Storia della Società italiana di Scienza politica (Sisp) che ora dirige con Giorgia Bulli. Fra le sue pubblicazioni più recenti ricordiamo il libro Introduzione alla politologia storica. Questioni teoriche e studi di caso, curato con Carlo Baccetti e Paolo Graziano, Carocci editore, 2018; il numero monografico dei Quaderni di Scienza politica Il Movimento cinque stelle: prospettive di ricerca a confronto, curato con Paolo Graziano, 2017; e il volume Una democrazia possibile. Politica e territorio nell’Italia contemporanea, Carocci editore, 2016.


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Rassegna Stampa

MessaggeroVenetoScuola_9gen2019_pag45
MessVeneto_SCUOLA 28nov2018_pag47
MessVeneto 15nov2018_pag44
IlGazzettino 11nov2018_pagXXVI
MessVeneto 11nov2018_pag42

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