Europa e Italia unità in corso d'opera
XXXIX serie di incontri di cultura storico politica
dell'Istituto Regionale Studi Europei del Friuli Venezia Giulia
dal 4 novembre al 9 dicembre 2010 |
Auditorium Centro Culturale Casa A. Zanussi
Pordenone – Via Concordia 7 |
IL RISORGIMENTO ITALIANO:
UNA PAGINA SPECIALE DEL RINNOVAMENTO EUROPEO
Riflettendo sui 150 anni dell'Unità d'Italia
Incontro-dibattito con Fabio Bertini docente di Storia contemporanea, Università di Firenze
QUALE ITALIA?
Monarchia o Repubblica? Stato unitario o federale? Teorie politiche pre-unitarie
Incontro-dibattito con Nicoletta Padoani docente di Storia e Filosofia
I SAVOIA CARTA VINCENTE
La proclamazione del Regno d'Italia. I primi passi di una costruzione "moderatamente" democratica. L'Italia che manca. Veneto e Roma
Incontro-dibattito con Nicoletta Padoani
UNO STATO DA COSTRUIRE
Istruzione, trasporti, commerci, istituzioni.
Problemi aperti "questione romana" e "questione meridionale"
Incontro-dibattito con Nicoletta Padoani
EUROPA E ITALIA: UNITà IN CORSO D'OPERA
Difficili integrazioni dal 1945 ad oggi
Incontro-dibattito con Giuliano Garavini docente di Storia delle Relazioni Internazionali, Università della Calabria
Fabio Bertini Laureato in Lettere e Filosofia, allievo dell’Istituto Storico per l’Età moderna e contemporanea di Roma, è dal 2004 professore associato di Storia contemporanea presso la Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” dell’Università di Firenze. Presidente del Comitato Livornese per la Promozione dei valori Risorgimentali. Redattore capo della rivista “Rassegna Storica Toscana”, componente del Comitato scientifico di “Rivista di Studi Politici Internazionali”, di “Ricerche Storiche”, direttore della Collana Il lungo Risorgimento delle donne, collaboratore di numerose riviste storiche italiane e straniere. È curatore scientifico dell’Archivio Giuseppe Vedovato. Tra le sue pubblicaizoni: Nobiltà e finanza (Firenze, 1989); Michele Giuntini. La carriera di un banchiere privato (Firenze, Olschki, 1991); Nazioni e nazionalismi nel XIX secolo (Milano, 2000); Risorgimento e Paese reale (Firenze, 2003); La Democrazia europea e il laboratorio risorgimentale italiano (Firenze, 2006); Risorgimento e questione sociale (Firenze, 2007).
Giuliano Garavini Dopo un Master presso il Collegio d’Europa di Bruges, ha conseguito il Dottorato di ricerca in Storia delle relazioni internazionali presso l’Università “Cesare Alfieri” di Firenze. Ha pubblicato, in riviste scientifiche, italiane ed internazionali, articoli su tematiche legate all’integrazione europea e all’economia internazionale negli anni Sessanta e Settanta. Le sue ricerche sono state finanziate con fondi dell’Università di Padova, dell’Università San Pio V, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, della Gerald Ford Foundation. Attualmente è docente di Storia del mondo contemporaneo presso l’Università della Calabria. Collabora, su argomenti legati all’attualità italiana ed europea, con quotidiani e riviste. è Segretario editoriale di “Etica ed Economia”.
È comunque gradita l’iscrizione, facendo pervenire i propri dati alla Segreteria Irse. Telefono 0434 365326
Gli studenti universitari e delle Scuole Superiori che desiderano un certificato di frequenza devono richiederlo al momento dell’iscrizione. Il programa è inserito come Progetto Speciale dell'IRSE anche all'interno del calendario dell'anno accademico 2010/2011 dell'Università della Terza Età di Pordenone.
Introduzione al Corso
Due italiani su tre – secondo un sondaggio Demoskopea di quest’estate – non sanno che nel 2011 cade il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia.
“L’italiano medio di oggi è un presentista, vive giorno per giorno;
chiedergli di un evento di 150 anni fa, vuol dire evocare un’altra
era”. Lo ha affermato in una recente intervista il sociologo
Giuseppe De Rita, fondatore del Censis, che ogni anno traccia
l’identikit dell’italiano medio.
Difficile quindi trovare un entusiasmo celebrativo, che c’è
stato invece nel centenario del 1961, inizio del boom, quando
stavamo diventando ricchi e ci univa tutti la speranza che l’Italia
sarebbe diventata grande. Oggi invece in ogni ambiente si vive
una tendenza alla frammentazione, alla diffidenza dell’altro, alla
cura individuale dei propri problemi e interessi personali o, al
massimo, corporativi.
Cresce la sfiducia nell’utilità di mettersi insieme per contribuire a
gestire la cosa pubblica, anche quella più vicina, come la scuola
dei propri figli. E il disgusto crescente per una certa politica fa il
resto. Quindi verrebbe da chiedersi: quale Italia e quale Europa ci
interessa?
Tuttavia questo anniversario era un appuntamento che come
IRSE non volevamo mancare, un’occasione da cogliere
per portare anche noi, nel nostro stile di offrire strumenti
plurimi di riflessione, un qualche contributo a una ripresa di
consapevolezza politica e morale.
Di qui la serie di incontri dal titolo “Europa e Italia: unità in corso
d’opera”, inserita nell’articolato contesto dei corsi di cultura
storico politica e formazione europea, proposti da oltre trent’anni
dall’Istituto. Si inizierà trattando di Risorgimento italiano come
“pagina speciale” del rinnovamento europeo. Ripercorreremo
poi i passi iniziali che il nostro Paese ha fatto per diventare
Italia, riflettendo sul dibattito politico degli anni precedenti
l’unità: monarchia o repubblica? stato unitario o federale?
Perché i Savoia carta vincente? E, dopo la proclamazione
del Regno d’Italia, le difficoltà incontrate, le scelte compiute
(scuola, strade, istituzioni...) quelle incompiute e i problemi già
allora aperti: la questione romana, l’affacciarsi della “questione
meridionale”.
Nella convinzione che la consapevolezza del percorso serva
anche a capire meglio il presente, e ad assumere, ognuno nel
proprio ruolo e nel proprio “locale”, un più attivo ruolo civico.
Possa servire anche ad impegnarsi in un federalismo dei fatti, per
nulla in antitesi con il proseguire quel progetto di unità avviato
un secolo e mezzo fa. E, con questa consapevolezza, contribuire
anche al cammino democratico di un’Europa in progress.
Laura Zuzzi - presidente Irse