Europa - Identità multiple
XXXVII serie di incontri di cultura storico politica
dell’Istituto Regionale Studi Europei del Friuli Venezia Giulia
dal 4 marzo al 20 aprile 2009 |
Auditorium > Centro Culturale Casa A. Zanussi
Via Concordia 7 Pordenone |
INTEGRAZIONE, NUOVI CONFINI, NUOVI MURI
QUALE RUOLO GEOPOLITICO DELL’EUROPA?
Luiza Bialasiewicz, Department of Geography Royal Holloway, University of London. In dialogo con Gian Matteo Apuzzo, Università di Trieste.
Luiza Bialasiewicz è professore associato (Senior Lecturer) nel Department of Geography, Royal Holloway, University of London. I suoi temi principali di ricerca riguardano la geopolitica e la politica estera dell’Unione Europea e le geografie politiche dell’integrazione europea. Autrice di numerosi saggi in riviste internazionali. Tra i più recenti: The New Political Geographies of the European Neighbourhood, in “Political Geography”, 2009; Europe as/at the border: Trieste and the Meaning of Europe, in “Social and Cultural Geography”, 2009; The Uncertain State(s) of Europe, “European Urban and Regional Studies”, 2008; Performing Security: The Imaginative Geographies of Current US Strategy in “Political Geography”, 2007; Trouble in the East: The New Entrants and Challenges to the European Ideal in “Eurasian Geography and Economics”, 2006.
APPUNTI DA BELFAST, BERLINO, MITROVICA, SARAJEVO
DALLE CITTÀ DIVISE UNO SGUARDO SULL’EUROPA
Gian Matteo Apuzzo, docente di Sociologia del Territorio e Progettazione Sociale all’Università di Trieste.
Gian Matteo Apuzzo insegna Sociologia del Territorio e Progettazione Sociale all’Università di Trieste e da sei anni coordina il Master in Cooperazione con l’Europa Centro-Orientale Balcanica per l’Università di Padova e di Trieste. È segretario esecutivo dell’Istituto Jacques Maritain, sezione Friuli Venezia Giulia e collabora con l’Osservatorio Balcani e Caucaso nel progetto AestOvest. Recentemente gli è stato attribuito il premio Scritture di Frontiera per la saggistica, riconoscimento all’attività che svolge da anni nel favorire il dialogo interculturale. Autore di diversi saggi ha curato, tra l’altro il libro a più voci Le città divise, i Balcani e la cittadinanza tra nazionalismo e cosmopolitismo, Edizioni Infinito, 2006.
UN MICROCOSMO BALCANICO A LONDRA
Alberto Garlini, curatore di Pordenonelegge.it, presenta il libro dell’autore bulgaro Alek Popov Missione Londra, (Voland Edizioni 2008)
Suspense, divertimento, malintesi linguistici in un romanzo bulgaro davvero europeo. Un microcosmo balcanico trapiantato in Europa: l’ambasciata bulgara nel cuore di Londra, con il suo ambasciatore bilioso e nevrotico e i dipendenti furbi occupati in mille traffici. Maschere eterne della commedia degli equivoci. Tradotto in molte lingue, tra cui inglese, francese, tedesco, serbo, ungherese e polacco, in Inghilterra il romanzo ha ricevuto dal magazine “Clouds” il premio come miglior libro dell’anno. Nato a Sofia nel 1966, Alek Popov è uno dei più interessanti scrittori dell’attuale panorama letterario bulgaro. Uno dei temi costanti della sua opera è quello dell’incontro/scontro tra Occidente e Oriente, sempre trattato con grande ironia.
OLTRE BABILONIA: MIGRAZIONI
E IBRIDAZIONI NEL FARSI DELL'EUROPA
Igiaba Scego, giornalista e scrittrice. In dialogo con Martina Ghersetti, giornalista
Igiaba Scego è nata nel 1974 a Roma da genitori somali venuti in Italia dopo il colpo di stato di Siad Barre. Collabora con Internazionale, Lo Straniero e Nigrizia. Al suo attivo ha il libro per ragazzi La Nomade che amava Alfred Hitchcock (Sinnos), il romanzo Rhoda (Sinnos), e il recente Oltre Babilonia (Donzelli 2008), e diversi racconti apparsi in antologie a più mani (tra cui Pecore Nere e Amori Bicolori).
CINQUE CAPITALI A EST BELGRADO, BUCAREST, SOFIA, TIRANA, VARSAVIA
UN VIAGGIO A VENT’ANNI DALLA CADUTA DEL MURO
Flavia Capitani e Emanuele Coen, giornalisti e autori di A Est. Belgrado, Bucarest, Sofia, Tirana, Varsavia. Il volto della nuova Europa, ET Einaudi, 2008. In dialogo con Paolo Venti, docente di lettere classiche.
Cinque città, cinque stati, un passato comune. Le capitali dei Balcani e dell’Europa orientale cominciano a uscire dall’isolamento in cui erano state relegate dai regimi comunisti. L’apertura al mondo passa soprattutto attraverso le nuove generazioni, tra i venti e i quarant’anni, che riportano al centro della scena europea le loro capitali, grazie a iniziative e produzioni in campo musicale, artistico, culturale. Romania, Bulgaria, Polonia, Serbia e Albania, pur con le dovute differenze, si avvicinano sempre più a Bruxelles. La rivoluzione silenziosa, in pieno svolgimento, traccia il futuro del vecchio continente. Una transizione nata dopo anni di isolamento e proprio per questo contrassegnata da grande vitalità ed energia che rende oggi queste capitali le più vivaci d’Europa.
CAPITALE DEL XXI SECOLO. UNA CITTÀ DI CITTÀ
Marco Niada, giornalista, corrispondente de Il Sole 24Ore autore di La Nuova Londra. Capitale del XXI secolo, Garzanti 2008.
SEMINARIO INFORMATIVO
I punti salienti del processo di ratifica del Trattato di Lisbona: carta fondamentale dei diritti; personalità giuridica; politiche comuni; poteri dell’europarlamento. Regole elettorali.