Di cosa si parla oggi in filosofia

Il “nuovo realismo”

da martedì 11 a martedì 25 marzo 2014

Daniele Bertacco docente di storia e filosofia

[ 3 incontri › 9 ore ]

1. Martedì 11 marzo 2014 › 15.30
è stato Kant a uccidere l'oggettività?

2. Martedì 18 marzo 2014 › 15.30
Interpretazioni e sospetti: a scuola di Nietzsche

3. Martedì 25 marzo 2014 › 15.30
E adesso che abbiamo decostruito la realtà? che cosa ci resta?

Negli ultimi due-tre anni, il panorama filosofico italiano è stato occupato da un acceso scontro sul “nuovo realismo”, ovvero il tentativo di riportare al centro delle scene le nozioni di fatto, realtà, oggettività, verità. Perché, qualcuno ha mai voluto metterle da parte? Si è mai seriamente pensato di farne a meno?
Ebbene, per quanto possa suonare strano, proprio in questi termini si potrebbe leggere una fetta consistente della filosofia del Novecento.
In tre incontri, perciò, si cercheranno dapprima di ricostruire le radici storiche di questo dibattito: la convinzione di Kant, sul finire del Settecento, che di fronte alla realtà “la ragione umana scorge soltanto ciò che essa stessa produce secondo il proprio disegno”; e ancora più, sul finire dell’Ottocento, l’affermazione di Nietzsche che “non esistono fatti, ma solo interpretazioni”. Infine arriveremo ai risvolti più attuali e scottanti del problema perché, secondo i fautore del “nuovo realismo”, tali proclami filosofici si sono effettivamente concretizzati, trasformando anche gli aspetti più duri e seri della realtà (la politica, le relazioni internazionali, le guerre...) in un gigantesco reality show, che ne costituisce una inquietante caricatura.