Il Vangelo secondo Giovanni
da mercoledì 8 a lunedì 27 gennaio 2025 |
Orioldo Marson docente di teologia
[ 3 incontri › 9 ore ]
1. Mercoledì 8 gennaio 2025 › 15.30
"In principio era il Logos" (1,1-18)
Il Prologo e note generali
2. Lunedì 20 gennaio 2025 › 15.30
L’ultima Pasqua di Gesù. La lavanda dei piedi (11,55-13,30)
3. Lunedì 27 gennaio 2025 › 15.30
La tomba vuota; Maria di Magdala e Tommaso
(20,1-30)
Il Quarto Vangelo ha sempre suscitato – in rapporto agli altri tre Vangeli canonici – una reazione del tutto speciale, e per molti un fascino unico. Non vi sono parabole, esorcismi, pubblicani o sadducei; mancano gli episodi delle tentazioni e della trasfigurazione, come pure gli insegnamenti contenuti nel discorso della montagna e l’istituzione dell’Eucaristia. Compaiono invece, a differenza degli altri Vangeli, i dialoghi con Nicodemo e la samaritana, le controversie con la folla, la lavanda dei piedi ed altro ancora. Riguardo al tempo e al luogo del ministero in Giovanni, Gesù svolge il suo ministero soprattutto a Gerusalemme, dove è presente per tre pasque e per altre festività, mentre secondo i Sinottici, Egli sale nella Città santa soltanto per la Pasqua nella quale incontrerà la morte. Fin dai primi tempi della Chiesa è stato definito il Vangelo “spirituale” (Clemente, Stromata VII, 108,2), ed ha attirato l’interesse dei più grandi Padri della Chiesa. Origene è uno dei primi che attesta questo interesse, legato alla particolare altezza cui conduce l’insegnamento del Quarto Vangelo: "I Vangeli sono le primizie di tutte le Scritture, ma fra i Vangeli le primizie sono rappresentate da Giovanni, il cui senso non può essere compreso se non si è riposato sul petto di Gesù e non si è ricevuto da Lui Maria come madre" (Commento a Giovanni, I,23; SCh 120, p. 71). Il breve percorso si propone un accostamento storico, esegetico e teologico ad alcune pagine significative, per evidenziare le caratteristiche principali di questo documento straordinario.