Scrivere una storia

A cura di Alfredo Stoppa scrittore

Partendo dal presupposto che non si impara a scrivere bene semplicemente conoscendo delle regole, ma frequentando e scavando nelle opere degli autori, nella prima fase si tornerà sull'importanza dell'incipit, su come tessere una trama e su come creare un personaggio che porti avanti la storia. Ci si soffermerà sull'importanza di suscitare un'emozione non limitandosi ad esprimere un'opinione o ad elargire facili moralismi, bensì ad offrire al lettore sempre un qualcosa in più, a volte anche nascosto fra le righe, in modo da non considerarlo un elemento passivo che si limita a leggere e assorbire, ma un elemento attivo che legge per cercare, nella storia, se stesso e gli altri: il lettore complice degli avvenimenti narrati, non oggetto del testo, ma soggetto di lettura. Nella parte finale dell'incontro si dedicherà tempo, in un breve, frizzante esercizio di scrittura, a giocare con le parole per cogliere a pieno la loro comunicazione espressiva.
Nella seconda fase del laboratorio, dopo essersi soffermati (è doveroso!) su alcune regole ortografiche, dagli accenti agli apostrofi alla punteggiatura, si prenderà in esame un fattore decisivo quale è l'atmosfera da scegliere e dare al racconto, cioè decidere il modo in cui vogliamo raccontare.
Nella seconda parte del laboratorio verrà assegnato un titolo ai corsisti, chiedendo loro di sviluppare una trama, una ricerca dei personaggi e l'invenzione di un ritmo. Si tratterà di un testo breve che nella sua essenzialità dovrà far capire o lasciare intuire l'abilità del corsista, ovvero: "Verba volant, scripta manent!".