Sguardi capovolti
Quando l'incontro rovescia i punti di vista
Immagini e storie di Medici e Volontari sul campo tratte dall'archivio storico di Medici con l'Africa CUAMM
da mercoledì 2 novembre a sabato 31 dicembre 2022 |
Spazio Foto
Casa dello Studente Antonio Zanussi Pordenone |
Lo Spazio Foto della Casa dello Studente Antonio Zanussi ospita, fino al 31 dicembre, la mostra di Medici con l’Africa Cuamm “Sguardi capovolti. Il potere dell’incontro rovescia il punto di vista”. Si tratta di una collaborazione con l’associazione di Padova nell’ambito delle iniziative della XVI edizione della rassegna di cinema e cultura africana “Gli occhi dell’Africa”, organizzata dalla Caritas diocesana in collaborazione con Cinemazero, L’Altrametà e Casa dello Studente.
La mostra che fa conoscere l’esperienza africana dei medici Cuamm nell’arco dei settant’anni di vita dell’associazione: la particolarità è che le foto sono state scattate proprio dai medici che hanno partecipato alle missioni in Africa non in maniera ufficiale, ma come documentazione personale.
Ne è nata una esposizione che narra la vita quotidiana negli ambulatori, nelle corsie degli ospedali, ma anche le relazioni che nel tempo si sono instaurate tra le diverse popolazioni incontrate e le famiglie degli operatori. In particolare vediamo l’incontro tra i bambini bianchi e quelli africani, senza pregiudizi, nati spontaneamente attraverso il gioco o la frequentazione scolastica. Le fotografie sono accompagnate a volte dalle parole degli operatori sanitari, come quelle di Ludovico Caselli, medico in Kenya nel 1961, che dice: “Il fatto di trovare tanto spesso così difficile il nostro lavoro, perché questa gente ci sembra troppo lontana dalla nostra mentalità, mi sembra che non dovrebbe essere motivo di sconforto o di pessimismo. Anzi in questa diversità sta probabilmente la loro forza e la garanzia della originalità nel contributo che essi daranno alla nostra stessa cultura”. O come il pensiero di Maria Bonino, medico in Tanzania nel 1983, che afferma: “Sono veramente contenta. Al di là di ogni retorica, qui ho potuto sperimentare il senso e il gusto del mio lavoro. L’idea di tornare in Italia non mi sorride per niente. Quello che io adesso vorrei per me è stare qui, lavorare qui. Mi piace molto questo tipo di vita e di lavoro e, nonostante le inevitabili difficoltà, sento che qui le mie giornate hanno un senso”.
Martina Ghersetti
La mostra è aperta dal 2 novembre al 31 dicembre 2022
dal lunedì al venerdì 9.00-19.00
sabato 9.00-18.00.
Chiuso 8, 25 e 26 dicembre 2022.
Ingresso gratuito