ROTTE MIGRANTI
Un viaggio diverso dagli altri
da martedì 30 ottobre a giovedì 15 novembre 2012 |
Nuovi Spazi Casa Zanussi |
Uno spazio interattivo multimediale che farà rivivere cosa significa essere stranieri arrivati da lontano via terra o via mare
Più di una mostra, un percorso, indirizzato soprattutto agli studenti delle scuole medie e superiori.
Gli studenti, attraverso un gioco di ruolo, ripercorreranno la vita di un etiope richiedente asilo, di un minore albanese non accompagnato, che finisce nelle mani di trafficanti di esseri umani, e di un pakistano che si trova ad entrare nel mondo del lavoro nero.
L'iniziativa nazionale Rotte Migranti è stata portata a Pordenone, dalla
Caritas diocesana che, in collaborazione con
Presenza e Cultura, vuole proporre un modo nuovo di pensare all’immigrazione: non a caso la mostra interattiva viene inaugurata
martedì 30 ottobre, in occasione della
presentazione regionale del Dossier Immigrazione, il più accreditato strumento per conoscere, di anno in anno, come evolve l’immigrazione nel nostro Paese. La presentazione sarà introdotta dal
vescovo Giuseppe Pellegrini e ospitata,
alle ore 10.30, nell’Auditorium della Casa, saranno presenti delegazioni di tutte le Caritas
diocesane del Friuli Venezia Giulia, nonché delle istituzioni che in ogni provincia si occupano di immigrazione. “Rotte migranti” è già stata ospitata in alcune regioni, in particolare il Lazio, Marche, Puglia, Campania e Sicilia ed è la prima volta che arriva nel nord Italia.
È stata seguita da migliaia di persone e ha incuriosito per la sua dinamica: non è una mostra fotografica, né d’arte, ma una vera e propria esperienza di viaggio, resa più veritiera dalle situazioni che i migranti si trovano ad affrontare, sotto la guida di un gruppo di attori addestrati ad hoc per interpretare i personaggi che, nel bene e nel male, un immigrato può incontrare nel suo cammino verso l’Europa. È un modo per far conoscere quali sono i meccanismi che muovono l’immigrazione, a partire dalla motivazione che spinge una persona a lasciare il proprio Paese, per cogliere poi le difficoltà che si incontrano lungo il viaggio e quelle che si devono affrontare appena arrivati sulle coste di Lampedusa o in una qualsiasi zona di confine. L’incontro con gli scafisti, i trafficanti senza scrupoli o con la criminalità hanno fortunatamente come contraltare l’impegno di molte autorità locali e operatori che si occupano di accoglienza.
La mostra consiste in un gioco di ruolo dal vivo che prende in considerazione vari temi:
• la tratta degli esseri umani, in particolare minori;
• la realtà dei migranti economici sfruttati nel lavoro nero;
• la condizione dei richiedenti asilo.
La metodologia del gioco di ruolo consente di mantenere alta la soglia dell'attenzione dei partecipanti e offre un percorso educativo che integrando l'ascoltare, il vedere e il fare rispecchia maggiormente le situazioni reali e la loro complessità. L’interesse verso il tema proposto è suscitato dal coinvolgimento diretto ed empatico della persona, in cui la comprensione dei problemi scaturisce da un’esperienza vissuta e partecipata. L’iniziativa si rivolge ai ragazzi delle scuole medie e superiori.
La visita dura un’ora e mezzo e l’ingresso di ogni classe sarà scaglionato con intervalli di 30’. I “viaggiatori” verranno guidati da animatori esperti attraverso animazioni, scenografie, video, suoni e “canovacci” ideati appositamente.