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Governare l'acqua

Difesa del territorio, qualità, tutela, servizi.
Emergenze regionali e confronti europei.
XXIII SEMINARIO SULLE NUOVE PROFESSIONALITÀ

da giovedì 19 a venerdì 20 giugno 2003
Auditorium e Sale
Centro Culturale Casa A. Zanussi Pordenone

DESTINATARI

Aperto a tutti gli interessati. Con una partecipazione residenziale di un gruppo di operatori stranieri ( giovani ricercatori, amministratori, ecc.)*.
Metodologia e Durata: due giornate di lavoro (giovedì 19 giugno e venerdì 20 giugno mattinata) con relazioni introduttive di esperti, comunicazione di esperienze e confronti.
*Per il gruppo residenziale si prevede l’ospitalità dalla sera del mercoledì 18 giugno alla mattina di domenica 22 giugno per dedicare venerdì pomeriggio e sabato 21 giugno a visite, incontri e scambi di esperienze con operatori in Friuli Venezia Giulia.

PROGRAMMA

GIOVEDÌ 19 GIUGNO 2003 / ore 9.00-13.30
Governo delle acque e difesa del territorio
Coordinatore di sessione: Bruno Asquini, Dirigente Servizio Pianificazione Territoriale
Provincia di Pordenone

ORE 8.45 REGISTRAZIONE PARTECIPANTI

ORE 9.00 SALUTI DI APERTURA: Giacomo Ros, Presidente IRSE, Sergio Bolzonello, Sindaco di Pordenone, Elio De Anna, Presidente Provincia di Pordenone

ORE 9.15 GOVERNO DELLE ACQUE E DIFESA DEL TERRITORIO: IL NUOVO CONCETTO DI DISTRETTO IDROGRAFICO
Antonio Rusconi, Segretario Generale Autorità di Bacino del Nordest
ORE 9.45 LA POLITICA EUROPEA CONTRO IL RISCHIO IDROGEOLOGICO
Paolo Costa, Sindaco di Venezia e Parlamentare Europeo
ORE 10.15 OLTRE LE EMERGENZE: LA SFIDA DI UN GOVERNO EUROPEO DELLE ACQUE
Peter Treuner, Direttore Istituto Gestione del Territorio di Stoccarda, consulente Consiglio d’Europa
ORE 10.45 DIFESA DALLE ALLUVIONI: MONITORAGGIO E PREVENZIONE
Lucio Ubertini, Direttore Istituto Protezione Idrogeologica CNR

ORE 11.15 BREAK
ORE 11.45 ESPERIENZE
STRATEGIE DI DIFESA PER PRAGA
Bohumir Janskyi, Università di Praga, Direttore Progetto Protezione Alluvioni Repubblica Ceca
STRATEGIE DI DIFESA NEL NORDEST ITALIA
Elpidio Caroni, Dipartimento Ingegneria Civile Università di Trieste
VENETO: MONTAGNA A RISCHIO. NUOVI STRUMENTI DI PREVENZIONE
Maurizio Busatta, Fondazione “Montagna e Europa” Belluno
DIBATTITO

GIOVEDÌ 19 GIUGNO 2003 / ore 15.00-19.00
Qualità, uso e tutela
Coordinatore di sessione: Giuseppe Carniello, assessore ai Lavori Pubblici e all’Ambiente
Comune di Pordenone

ORE 15.00 ECOLOGIA E STATO DELLE ACQUE: TUTELA ED OBIETTIVI DELLA QUALITÀ
Pier Francesco Ghetti, Dipartimento Scienze Ambientali Università di Venezia

ORE 15.30 LA DIRETTIVA QUADRO 2000/60: ADEMPIMENTI E SCADENZE
Francesco Lettera, Avvocatura dello Stato, Roma
ORE 16.00 QUALITÀ E QUANTITÀ DELLE ACQUE IN FRIULI VENEZIA GIULIA:
QUALI PIANI DI TUTELA
Roberto Schak, Direttore Servizio dell’Idraulica, Direzione Ambiente Friuli Venezia GiuliaORE 16.30 BREAK
ORE 17.00 ESPERIENZE
UNGHERIA: UN’ESPERIENZA DI GOVERNO E TUTELA
Elisabeth Vajdovich Visy Istituto Pianificazione Urbana, Budapest
TRENTINO: IL PIANO GENERALE DI UTILIZZO DELLE ACQUE PUBBLICHE
Roberto Pinter, Vicepresidente Provincia Autonoma di Trento, Assessore Urbanistica
TAGLIAMENTO: C’E ACQUA PER TUTTI?
Massimo Canali, Direttore Consorzio Ledra-Tagliamento
ROGGE DIMENTICATE E ENERGIA ALTERNATIVA: UN PROGRAMMA
PER PORDENONE

Giuseppe Carniello, Assessore ai Lavori Pubblici e all’Ambiente Comune di Pordenone
VENETO ORIENTALE E UDINE:CRITERI ECONOMICI NELLA PIANIFICAZIONE DELL’USO DELL’ACQUA.
Vania Paccagnan IEFE - Istituto di economia e politica dell’energia e dell’ambiente Università Bocconi, Milano
DIBATTITO E CONCLUSIONE DELLA GIORNATA

 

 


VENERDÌ 20 giugno / ore 9.00-13.30
Servizi e “industria dell’acqua”
Coordinatore di sessione: Giuseppe Carniello

ORE 9.00 SINTESI DEI LAVORI DELLA GIORNATA PRECEDENTE
ORE 9.15 PUBBLICO E PRIVATO NELLA GESTIONE DEI SERVIZI IDRICI
Antonio Massarutto, Dipartimento Scienze Economiche Università di Udine
e IEFE, Università Bocconi, Milano
ORE 9.45 IL PREZZO GIUSTO. UN OSSERVATORIO EUROPEO SULLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA
Patricia Luis Manso, MIR - Management des Industries de Réseau, Politecnico di Losanna
ORE 10.15 IL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO: LA CONTROVERSIA SUL PRINCIPIO
E SUI CRITERI DELL’AFFIDAMENTO MEDIANTE GARA

Gilberto Muraro, ordinario di Scienza delle Finanze, Università di Padova e Presidente Comitato Vigilanza sull’uso delle Risorse Idriche
ORE 10.45 DALLA MUNICIPALIZZATA ALLA “MULTIUTILITY”
Andrea Lolli, Presidente Federgasacqua
ORE 11.15 DIBATTITO
ORE 11.45 BREAK
ORE 12.15 GOVERNARE L’ACQUA
Roberto Tortoli, Sottosegretario di Stato all’Ambiente e Tutela del Territorio, Manlio Contento, Sottosegretario di Stato all’Economia, Paolo Costa, Sindaco di Venezia e Parlamentare Europeo, Antonio Rusconi, Segretario Generale Autorità di Bacino del Nordest, Sergio Bolzonello, Sindaco di Pordenone.
Intervistati dal giornalista Alberto Vitucci, “La Nuova Venezia”.

 

CONFORMARSI ALLA DIRETTIVA EUROPEA
L’ATTUALITÀ DEL SEMINARIO

Con l’emanazione della Direttiva quadro 2000/60/CE sulla tutela delle acque, sono stati introdotti a scala comunitaria una serie di principi, adempimenti e scadenze ai quali ogni Paese membro, tra cui l’Italia, dovrà attenersi, sia introducendo importanti novità nella propria legislazione, sia integrando ed aggiornando le norme eventualmente in vigore.
La Direttiva ha per scopo la creazione di un quadro per la protezione delle acque superficiali interne, delle acque di transizione, delle acque costiere e sotterranee, ed anche quello di contribuire a mitigare gli effetti delle inondazioni e della siccità.
A tale riguardo viene introdotto il nuovo concetto di Distretto Idrografico, quale ambito territoriale di azione della politica delle acque. Per ciascun Distretto, costituito da uno o più bacini idrografici limitrofi e dalle rispettive acque sotterranee e costiere, viene individuata l’Autorità competente per l’applicazione delle norme, preliminarmente mediante la predisposizione del piano di gestione del bacino idrografico.
Entro il prossimo 22 dicembre 2003 gli Stati membri metteranno in vigore le prime disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla Direttiva, tra le quali la definizione dei Distretti idrografici e la individuazione della Autorità competente per Distretto. Ma la Direttiva prosegue nella indicazione degli appuntamenti temporali, molti dei quali scadranno nei prossimi anni, in modo da raggiungere, nell’arco di quindici anni, un buon stato ecologico delle acque.
Il Seminario ha lo scopo di illustrare ed approfondire le principali tematiche di questo importante strumento normativo, con particolare riferimento al suo recepimento da parte del nostro Paese.
In effetti l’Italia, negli ultimi anni, si è dotata di nuovi ed importanti strumenti legislativi concernenti la materia dell’acqua, a partire dalla fondamentale legge n. 183/89 sulla difesa del suolo e, successivamente, con l’emanazione di altre importanti normative, quali la legge Galli n. 36/94 ed il Decreto Legislativo n. 152/2000. Molti principi contenuti nelle nostre leggi sono in linea, anzi, hanno anticipato taluni aspetti della Direttiva comunitaria (l’istituzione delle Autorità di Bacino, l’introduzione del Piano di Bacino, ecc.).
Peraltro il complesso quadro delle leggi nazionali non è esente da aspetti scollegati tra di loro, anche perché, durante il periodo trascorso, altri provvedimenti normativi, di carattere più generale sono intervenuti modificando in parte l’impianto originario di quelle riguardanti il suolo e le acque, in alcuni casi addirittura snaturandone alcuni principi fondamentali.
Per tali motivi il Governo sta ottenendo dal Parlamento una importante delega per aggiornare le norme di natura ambientale, tra le quali quelle relative alla difesa del suolo ed all’acqua, tenendo conto, oltre che del recepimento della Direttiva comunitaria, anche delle importanti conclusioni dei lavori della Commissione bicamerale che, nel 1999, hanno prodotto un approfondito lavoro, con proposte operative di revisione della normativa sulla materia.
Uno degli aspetti più rilevanti deriva dalla necessità di trattare unitariamente le problematiche connesse con il governo delle acque con la difesa del suolo. A tale riguardo va ricordato che tradizionalmente i due ambiti venivano considerati separatamente, non solo a livello istituzionale, ma anche in ambiente scientifico, scolastico, ecc.
Agli ingegneri civili ed ai geologi era affidato prevalentemente il compito della difesa del suolo (con riferimento principale presso il Ministero dei Lavori Pubblici), ai chimici ed ai biologi l’aspetto della tutela delle acque. La Commissione De Marchi e la Conferenza Nazionale delle Acque, entrambe dei primi anni ’70, stanno a dimostrare tale “antagonismo”, che portò a maturare rispettivamente il concetto di Piano di Bacino e di Piano generale delle acque.
È solo con la legge quadro sulla difesa del suolo n.183 del 1989 che organicamente tutti i temi sono stati riuniti in una unica logica costruzione, sia sul piano istituzionale (Autorità di Bacino e Ministero all’Ambiente e alla Tutela del Territorio), sia su quello delle iniziative (il Piano di Bacino). Si pensi ad esempio, alla realizzazione di un serbatoio artificiale d’acqua, che deve servire sia per la laminazione delle piene, sia per la costituzione di una riserva idrica per soddisfare i fabbisogni di risorse idriche ed alleggerire la pressione ambientale sugli acquiferi di pianura.
Ma è la continua tendenza generale a considerare separatamente il tema della difesa dell’acqua da quello della difesa dall’acqua a rinnovare le occasioni di confronto di tali tematiche, soprattutto in questa fase di applicazione della Direttiva Comunitaria e di revisione della normativa nazionale.
(Antonio Rusconi, Segretario Generale Autorità di Bacino del Nordest)

 

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