PROGRAMMA
Rethinking Capitalism
Verso una economia inclusiva e sostenibile
da giovedì 6 a giovedì 20 aprile 2023 |
IRSE CULTURA ECONOMICA / 39
Auditorium Casa dello Studente Zanussi, Pordenone |
Giovedì 6 aprile 2023, ore 15.30-17.30
CAPITALISMO, CREAZIONE DI RICCHEZZA E DISUGUAGLIANZE
WELFARE STATE E DISTRIBUZIONE DEL REDDITO
Il capitalismo si è rivelato nel tempo un fenomenale produttore di ricchezza. Genera anche diseguaglianza, povertà e insicurezza, nonché le risorse necessarie per finanziare la spesa sociale, che si è sviluppata proprio per fronteggiare questi rischi. Nell’incontro ci chiederemo se e in quale misura il welfare state è riuscito a creare una società più equa e coesa, se ha prodotto nuove diseguaglianze, qual è la sua relazione con la crescita economica, quale tipo di redistribuzione sta realizzando tra i cittadini. Si vedrà che non partiamo da zero, e che qualcosa abbiamo imparato su come meglio organizzare uno stato sociale che sia attento sia all’efficienza che all’equità. E vedremo anche in che modo il welfare state debba cambiare di fronte ai rischi che derivano dai cambiamenti climatici e dalla transizione ecologica.
Introduce e modera GIULIO MELLINATO, docente di Storia Economica e History of Globalization all'Università di Milano Bicocca, in dialogo con MASSIMO BALDINI.
A seguire TIME TO CHANGE Il punto di vista delle giovani generazioni su disuguaglianze economiche e distribuzione della ricchezza. A cura di David Villarecci, studente di Lingue, civiltà e scienze del linguaggio, Università Ca' Foscari Venezia.
CAPITALISMO, CREAZIONE DI RICCHEZZA E DISUGUAGLIANZE
WELFARE STATE E DISTRIBUZIONE DEL REDDITO
Il capitalismo si è rivelato nel tempo un fenomenale produttore di ricchezza. Genera anche diseguaglianza, povertà e insicurezza, nonché le risorse necessarie per finanziare la spesa sociale, che si è sviluppata proprio per fronteggiare questi rischi. Nell’incontro ci chiederemo se e in quale misura il welfare state è riuscito a creare una società più equa e coesa, se ha prodotto nuove diseguaglianze, qual è la sua relazione con la crescita economica, quale tipo di redistribuzione sta realizzando tra i cittadini. Si vedrà che non partiamo da zero, e che qualcosa abbiamo imparato su come meglio organizzare uno stato sociale che sia attento sia all’efficienza che all’equità. E vedremo anche in che modo il welfare state debba cambiare di fronte ai rischi che derivano dai cambiamenti climatici e dalla transizione ecologica.
Introduce e modera GIULIO MELLINATO, docente di Storia Economica e History of Globalization all'Università di Milano Bicocca, in dialogo con MASSIMO BALDINI.
A seguire TIME TO CHANGE Il punto di vista delle giovani generazioni su disuguaglianze economiche e distribuzione della ricchezza. A cura di David Villarecci, studente di Lingue, civiltà e scienze del linguaggio, Università Ca' Foscari Venezia.
Giovedì 13 aprile 2023, ore 15.30-17.30
CAPITALISMO, DISUGUAGLIANZE DI GENERE E SOSTENIBILITÀ DEL WELFARE
Bassissima natalità, scarsa occupazione femminile, invecchiamento della popolazione. La sempre maggiore richiesta di servizi e prestazioni di Welfare si scontra con la cruda realtà fatta di gender gap, inverno demografico e insostenibilità dei costi del nostro sistema di Welfare. O si mettono al centro dell'attenzione le politiche per il lavoro delle donne e il loro intreccio con le politiche per le famiglie (quindi si implementano i servizi per l'infanzia, l'adolescenza e la terza età) oppure non riusciremo colmare le diseguaglianze di genere ...e il nostro Paese non riprenderà a crescere perché il fattore D, cioè il fattore "donna", è la variabile che può fare la differenza.
Introduce e modera GIULIO MELLINATO, docente di Storia Economica e History of Globalization all'Università di Milano Bicocca, in dialogo con VALERIA FILÌ.
A seguire TIME TO CHANGE Il punto di vista delle giovani generazioni sul capitalismo e le disuguaglianze di genere. A cura di David Villarecci, studente di Lingue, civiltà e scienze del linguaggio, Università Ca' Foscari Venezia.
CAPITALISMO, DISUGUAGLIANZE DI GENERE E SOSTENIBILITÀ DEL WELFARE
Bassissima natalità, scarsa occupazione femminile, invecchiamento della popolazione. La sempre maggiore richiesta di servizi e prestazioni di Welfare si scontra con la cruda realtà fatta di gender gap, inverno demografico e insostenibilità dei costi del nostro sistema di Welfare. O si mettono al centro dell'attenzione le politiche per il lavoro delle donne e il loro intreccio con le politiche per le famiglie (quindi si implementano i servizi per l'infanzia, l'adolescenza e la terza età) oppure non riusciremo colmare le diseguaglianze di genere ...e il nostro Paese non riprenderà a crescere perché il fattore D, cioè il fattore "donna", è la variabile che può fare la differenza.
Introduce e modera GIULIO MELLINATO, docente di Storia Economica e History of Globalization all'Università di Milano Bicocca, in dialogo con VALERIA FILÌ.
A seguire TIME TO CHANGE Il punto di vista delle giovani generazioni sul capitalismo e le disuguaglianze di genere. A cura di David Villarecci, studente di Lingue, civiltà e scienze del linguaggio, Università Ca' Foscari Venezia.
Giovedì 20 aprile 2023, ore 15.30-17.30
CAPITALISMO, QUALE TRANSIZIONE VERSO LA SOSTENIBILITÀ ECOLOGICA?
Esiste la possibilità di una giusta transizione? In altri termini, ciò che è elencato nei 17 SdGs (Sustainable Development Goals) può realmente corrispondere a un disegno coerente e integrato di sviluppo? In questi ultimi decenni si sono succedute diverse idee e visioni che hanno goduto di un - a volte grande - successo mediatico, ma è necessariamente giusta l’economia circolare? Lo è la bioeconomia? Era intrinsecamente giusta la green economy? La pubblicazione del Sesto Rapporto di sintesi sui Cambiamenti Climatici da parte dell’IPCC ci dice, ancora una volta, qualcosa di estremamente chiaro: la transizione va fatta adesso, e nel comunicato stampa finale si aggiunge "I cambiamenti trasformativi hanno maggiori probabilità di successo quando c'è fiducia, quando tutti collaborano per dare priorità alla riduzione dei rischi e quando i benefici e gli oneri sono condivisi in modo equo". È possibile arrivarci nello spazio di una generazione? Abbiamo infine un’idea condivisa di cosa significhi “giustizia climatica”?
Introduce e modera GIULIO MELLINATO, docente di Storia Economica e History of Globalization all'Università di Milano Bicocca, in dialogo con MARCO MORO.
A seguire TIME TO CHANGE Il punto di vista delle giovani generazioni su sostenibilità ambientale e transizione ecologica. Interventi/Collegamenti in rete con giovani ambientalisti. A cura di David Villarecci, studente di Lingue, civiltà e scienze del linguaggio, Università Ca' Foscari Venezia.
CAPITALISMO, QUALE TRANSIZIONE VERSO LA SOSTENIBILITÀ ECOLOGICA?
Esiste la possibilità di una giusta transizione? In altri termini, ciò che è elencato nei 17 SdGs (Sustainable Development Goals) può realmente corrispondere a un disegno coerente e integrato di sviluppo? In questi ultimi decenni si sono succedute diverse idee e visioni che hanno goduto di un - a volte grande - successo mediatico, ma è necessariamente giusta l’economia circolare? Lo è la bioeconomia? Era intrinsecamente giusta la green economy? La pubblicazione del Sesto Rapporto di sintesi sui Cambiamenti Climatici da parte dell’IPCC ci dice, ancora una volta, qualcosa di estremamente chiaro: la transizione va fatta adesso, e nel comunicato stampa finale si aggiunge "I cambiamenti trasformativi hanno maggiori probabilità di successo quando c'è fiducia, quando tutti collaborano per dare priorità alla riduzione dei rischi e quando i benefici e gli oneri sono condivisi in modo equo". È possibile arrivarci nello spazio di una generazione? Abbiamo infine un’idea condivisa di cosa significhi “giustizia climatica”?
Introduce e modera GIULIO MELLINATO, docente di Storia Economica e History of Globalization all'Università di Milano Bicocca, in dialogo con MARCO MORO.
A seguire TIME TO CHANGE Il punto di vista delle giovani generazioni su sostenibilità ambientale e transizione ecologica. Interventi/Collegamenti in rete con giovani ambientalisti. A cura di David Villarecci, studente di Lingue, civiltà e scienze del linguaggio, Università Ca' Foscari Venezia.