PROGRAMMA
SEX & THE BRAIN
Sessualità e cervello
da giovedì 26 settembre a giovedì 17 ottobre 2024 |
IRSE / Affascinati dal cervello / 17ª edizione
Auditorium Casa dello Studente Zanussi, Pordenone |
Auditorium Casa dello Studente Zanussi
DIVERSITÀ SESSUALI TRA NEUROSCIENZE
E MEDICINA DI GENERE
Il sesso del nostro cervello: differenze funzionali,
comportamenti e preferenze
Ad oggi la ricerca sulle differenze di genere nelle neuroscienze è ancora agli albori, ma negli ultimi 40 anni numerosi studi hanno dimostrato l’esistenza di differenze di genere/differenze funzionali nel cervello maschile e in quello femminile. Dal punto di vista della sessualità: quale effetto hanno i cromosomi sessuali sul cervello? Il patrimonio genetico influenza il nostro comportamento sessuale? E ancora, qual è la struttura cerebrale più direttamente responsabile delle nostre preferenze sessuali?
Marcello Turconi, neuroscienziato e divulgatore scientifico, in dialogo con:
Paola Rigo, professoressa associata di Psicologia Clinica e Psicopatologia dello Sviluppo presso il Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell'Università di Padova; psicologa clinica e psicoterapeuta. Collabora a progetti di ricerca di rilevanza nazionale ed internazionale volti all'individuazione delle peculiari traiettorie neuroevolutive dei bambini in condizioni di particolare fragilità (prematurità, Sindrome del Cromosoma X Fragile) e allo sviluppo di interventi psicologici basati sull'evidenza scientifica i per bambini e le famiglie.
Medicina di genere: quando il sesso
fa la differenza per la salute
La medicina di genere studia l’influenza del sesso e del genere sulla fisiologia, fisiopatologia e patologia umana, occupandosi delle differenze biologiche e socioculturali genere relate e della loro influenza sullo stato di salute e malattia. Negli ultimi anni c’è stata una presa di coscienza globale sul tema e finalmente si sta iniziando a parlare di medicina di genere, necessaria per promuovere l’appropriatezza e la personalizzazione delle cure. Oggi si è in grado di affermare che molte patologie si manifestano con incidenza e sintomi differenti tra donne e uomini. Tra queste: malattie neurodegenerative e del neurosviluppo, depressione, disturbo post-traumatico da stress. Importanti anche le recenti acquisizioni scientifiche e culturali nell'ambito delle patolgie tempo-relate caratterizzanti il mondo dell’emergenza urgenza (Infarto miocardico acuto, ictus, sepsi, trauma). Lo stesso dicasi per le malattie a trasmissione sessuale che hanno manifestazioni cliniche diverse nei due generi e per tal motivo possono essere non diagnosticate in tempo e trattate in maniera adeguata. Inoltre l'offerta di prevenzione e di utilizzo dei Servizi da parte della popolazione si differenzia per genere e talvolta crea disuguaglianza.
Marcello Turconi, neuroscienziato e divulgatore scientifico, in dialogo con:
Elisa Pontoni, dirigente medico, responsabile SOS Pronto Soccorso Pordenone, Azienda Sanitaria Friuli Occidentale. Operativa da sempre in Dipartimenti di Emergenza afferenti a diverse realtà regionali. Master di II livello in Medicina di Genere, Università di Firenze, dal dicembre 2023 Coordinatrice del tavolo nazionale SIMEU (Società Italiana Medicina di Emergenza Urgenza) sulla Medicina delle Differenze nelle patologie tempo-dipendenti.
Barbara Pellizzari, dirigente medico del Dipartimento di Prevenzione, responsabile SS "Profilassi e Prevenzione delle malattie infettive" e Ambulatorio delle infezioni sessualmente trasmissibili, Azienda Sanitaria Friuli Occidentale.
Auditorium Casa dello Studente Zanussi
IL COMPORTAMENTO SESSUALE
DALLA DIPENDENZA ALLA VIOLENZA
La violenza sessuale: quanto ha a che fare con la sessualità?
La violenza sessuale è un fenomeno frequente e complesso, attorno al quale esistono ancora molti stereotipi e pregiudizi, che rischiano di condizionare il modo in cui ci si approccia a vittime e autori, le possibilità di intervento, le strategie preventive.
Ma che cos’è veramente la violenza sessuale e in che forme si manifesta? Quanto è frequente e che impatto ha in chi la subisce, dal punto di vista della salute psicologica, fisica, sessuale? Quali i possibili interventi di trattamento in ambito clinico?
Nel corso dell’incontro si cercheranno di fornire risposte a questi quesiti, cercando di ampliare lo sguardo ad includere anche una riflessione su quanto la violenza sessuale – al di là dell’aggettivo che la caratterizza - abbia a che fare con la sessualità e quanto le dipendenze - che siano da farmaci, droghe, alcol, sesso - si associno o meno alla violenza.
Marcello Turconi, neuroscienziato e divulgatore scientifico, in dialogo con:
Lucia Beltramini, psicologa, psicoterapeuta, dottore di ricerca in Neuroscienze e Scienze cognitive, è dirigente psicologa presso l’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale. Negli anni si è occupata di prevenzione della violenza di genere e di promozione delle pari opportunità, svolgendo attività di ricerca, formazione e intervento, in ambito socio-sanitario e scolastico. Ha all’attivo molte pubblicazioni scientifiche ed è autrice del libro "La violenza di genere in adolescenza. Una guida per la prevenzione a scuola" (Carocci, 2020). È attualmente consigliera dell’Ordine degli Psicologi del Friuli Venezia Giulia, referente del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine Psicologi Friuli Venezia Giulia e delegata regionale presso il Comitato Pari Opportunità del Consiglio Nazionale Ordine Psicologi.
ma problema di matrice culturale
La violenza di genere, ha una matrice culturale correlata alla disparità e agli stereotipi di genere, è una manifestazione dei rapporti di forza storicamente diseguali tra i sessi, in ambiente domestico, lavorativo, nei luoghi della socialità. Non quindi un dramma privato, ma collettivo. Oggi molti progetti virtuosi di sensibilizzazione e educazione al rispetto delle differenze e all’affettività per la prevenzione della violenza di genere, prendono vita grazie ad associazioni volontaristiche e nel mondo della scuola. Da qui la testimonianza di Voce Donna Pordenone e l’esempio dell’Istituto Tecnico Zanon di Udine.
Interventi di: Martina Tescari, operatrice Voce Donna Pordenone e attivista…
Gianpaolo Lucca, insegnante Istituto Tecnico Zanon di Udine, tra i promotori del progetto per le Scuole secondarie di secondo grado RispettAMI!, percorso di Educazione ai sentimenti per la prevenzione della violenza di genere.
Auditorium Concordia Pordenone
SEX EDUCATION MATTERS
Educare alla sessualità
e all’affettività consapevole
L’incontro, rivolto a studenti, studentesse, insegnanti, educatori ed educatrici, e operatori culturali, avrà l’obiettivo di sottolineare l’importanza di educare alla sessualità e all’affettività in maniera olistica, impegno che dovrà sempre più essere centrale e articolato nei programmi formativi ministeriali, a scuola, e per le associazioni che si interfacciano con la fascia preadolescenziale e adolescenziale.
Intervento di: Violeta Benini, ostetrica, consulente sessuale, divulgatrice. Laurea in Ostetricia, Università di Verona; Master in Sessuologia, Instituto de Sexología IN.CI.SEX di Madrid; Master in Rieducazione pelvica femminile, Università di Pisa; Consulente Sessuale “alfabetizzazione sessuale” presso Istituto Italiano Sessuologia Scientifica. Autrice di Senza tabù. Il mio corpo (come funziona), il piacere (come si fa), Fabbri Editore 2020; Voglio venire. Benvenuti orgasmi felici, addio dolore e difficoltà, Fabbri Editore 2022; Ars amandi, non chiamiamoli preliminari, DeAgostini 2024. Consulente sessuale e content creator su Instagram e altre piattaforme.
COMUNICAZIONE RISPETTOSA NELLA SESSUALITÀ
Quale codice etico, nel reale e nel virtuale
L’incontro affronterà il tema della comunicazione rispettosa nella sfera della sessualità e del genere, sia offline che online, tra giornalismo e social network. Si esploreranno quattro microaree chiave: il linguaggio inclusivo, che assicura l'eguaglianza e la rappresentazione di tutte le identità; il consenso, essenziale per interazioni sicure e rispettose; il body shaming, da contrastare per proteggere l'autostima e la dignità; e la corretta narrazione giornalistica della violenza di genere, cruciale per una rappresentazione veritiera e consapevole. L'obiettivo è fornire strumenti teorici e pratici per migliorare la comunicazione e promuovere una cultura di rispetto e inclusività.
Intervento di: Sergia Adamo, docente di Letterature comparate, Teoria della letteratura, Narrazioni e storytelling all'Università di Trieste, dove coordina il Centro di ricerca per gli studi di genere. Ha lavorato in diverse Università livello internazionale tra USA, Germania, Russia, Austria. Si occupa nelle sue ricerche di narrazioni transmediali, femminismo e teorie postcoloniali. Redattrice di “aut aut” ne ha curato il numero monografico Judith Butler. Violenza e non-violenza. Ha tradotto Questione di genere (di J. Butler Laterza 2017) e curato, tra gli altri Non esiste solo il maschile. Teorie e pratiche per un linguaggio non discriminatorio da un punto di vista di genere (EUT 2019).
Introduce e modera Paola Dalle Molle, giornalista free lance, da tempo si occupa di temi legati alla parità e violenza di genere, di giornalismo inclusivo e linguaggio. Tra le sue competenze anche il lavoro femminile, l’economia e la sostenibilità. Attualmente ricopre l’incarico di Vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti Fvg ed è coordinatrice per il Friuli Venezia Giulia di "GiULiA giornaliste". Fa parte del tavolo tecnico di Carta di Pordenone, il protocollo dedicato ai media e alla rappresentazione di genere di cui è stata una delle promotrici. Dal 2022, fa parte di Creis-Centro di Ricerca Europea per l’Innovazione Sostenibile. Già coordinatrice della Commissione Pari Opportunità del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti (2017-2021), ha promosso l’introduzione dell’articolo dedicato al rispetto delle differenze di genere nel Testo Unico dei doveri del giornalista.