XX edizione 2011
XX edizione con gli incontri di culture religiose
da venerdì 11 novembre a sabato 17 dicembre 2011 |
Duomo Concattedrale San Marco
Centro Culturale Casa A. Zanussi Pordenone Teatro Comunale Giuseppe Verdi |
Duomo Concattedrale di San Marco Pordenone
Le esequie per la morte di ISABELLA DI PORTOGALLO
OFFICIUM CONSORT, ENSEMBLE OROLOGIO
Ingresso gratuito
Centro Culturale Casa A. Zanussi Pordenone
CANTI DELLA TRADIZIONE ALBANESE
GRUPPO POLIFONICO ZADEJA
Ingresso gratuito
Centro Culturale Casa A. Zanussi Pordenone
LA SPIRITUALITA' ARABA E ANDALUSA
ENSEMBLE LA FRONTERA
Ingresso gratuito
Duomo Concattedrale di San Marco Pordenone
LA CANTATA BAROCCA
Teatro Comunale Giuseppe Verdi
I canti del Presepe
CORO DELLA SAT DI TRENTO
ingresso a pagamento
Due sono le fonti ispiratrici di questo XX Festival Internazionale di Musica Sacra: da una parte una rinnovata attenzione all’elemento etnico, dall’altra la ricerca dei più tradizionali elementi del sacro nella produzione barocca e rinascimentale.
L’elemento etnico è inteso non come mero interesse musicologico per l’esotico ma soprattutto come valorizzazione di un elemento di assoluta realtà storica: la nostra società ormai multietnica fornisce lo spunto per indagare le tradizioni e le culture musicali di “stranieri” che vivono tra di noi e delle quali sappiamo assai poco.
Ben due concerti sono dunque dedicati alle tradizioni popolari, legate alla religiosità e alla spiritualità, dell’Albania e dei paesi mediterranei accomunati nella cultura araba.
Curiosamente in questi due appuntamenti sono posti a confronto gli effetti dell’islamizzazione del Mediterraneo: mentre la tradizione musicale albanese è rimasta pressoché intatta e radicata, nonostante i cinque secoli di occupazione ottomana per essere invece offuscata dai pochi decenni di una feroce dittatura, la Spagna e tutta la costa settentrionale africana sono state profondamente permeate dalla cultura musicale arabo – ottomana commista a quella ebraica.
Si inserisce in questo contesto, benché qui l’accezione ‘popolare’ assuma una connotazione ben diversa, anche l’atteso concerto del Coro della SAT (Società Alpinisti Tridentini), che con suoi 85 anni di storia, è divenuto il simbolo di un genere musicale unico al mondo e peculiarmente italiano: il “canto di montagna”, elaborato per voci maschili e realizzato con una tecnica vocale raffinatissima e inconfondibile. I “canti di Natale”, patrimonio inestimabile di una secolare cultura popolare, non potevano mancare nel repertorio sconfinato di questo sodalizio, che li presenta nelle suggestive armonizzazioni di alcuni tra i maggiori compositori italiani del Novecento. Il lavoro di ricerca e recupero dell’enorme patrimonio del canto popolare delle Alpi italiane, ad opera dei fondatori del Coro, e l’impeccabile cura delle interpretazioni, ha visto fiorire, soprattutto nel secondo dopoguerra, un gran numero di formazioni vocali che ne hanno imitato il repertorio.
A queste tre proposte di ispirazione etnica fanno da contraltare due importanti produzioni che ci riportano al più tradizionale ambito, quello della musica sacra della tradizione occidentale, delle grandi forme come la Messa, l’Oratorio, la Cantata. Sono affidate a compagini della nostra terra, che però si avvalgono di prestigiose collaborazioni quando si tratta di realizzare progetti ambiziosi. Ecco allora la proposta delle Esequie musicali per la morte di Isabella, consorte dell’imperatore Carlo V, da parte di Officium Consort e Ensemble Orologio, che ci riporta alle atmosfere cinquecentesche di una scrittura musicale alla ricerca dello sdoganamento dal modello fiammingo allora imperante. E poi i fasti del barocco musicale tedesco nel segno di Bach e Händel, proposti dall’Orchestra San Marco, arricchita dalla partecipazione di solisti di grande livello.
Franco Calabretto e Eddi De Nadai - Direzione artistica
Informazioni:
Centro Iniziative Culturali Pordenone, Via Concordia 7 Pordenone
tel. 0434/553205 cicp@centroculturapordenone.it