Ex Novo Ensemble
domenica 25 novembre 2012 |
Auditorium Centro Culturale Casa A. Zanussi Pordenone |
Quello che è andato in scena domenica 25 novembre presso l’Auditorium Centro Culturale Casa “A. Zanussi” è stato, all’interno del Festival Internazionale di Musica Sacra - edizione 2012 -, l’appuntamento certo meno legato alla preghiera o alla liturgia, o alle forme musicali che la tradizione ci ha consegnato. Rientra invece in quel filone di ricerca che scorre parallelamente ai concerti del festival che vengono portati in Duomo, ma che consente di indagare atteggiamenti che al Sacro comunque si ispirano, soprattutto nella produzione contemporanea e nei linguaggi meno convenzionali.
Il concerto dell’EX NOVO ENSEMBLE di Venezia (Daniele Ruggeri flauto, Davide Teodoro clarinetto, Carlo Lazari violino, Carlo Teodoro violoncello, Aldo Orvieto pianoforte) è stato per certi aspetti illuminante. Ha portato l’attenzione del pubblico in ambiti di grande poesia e intensità espressive che difficilmente trovano spazio nelle stagioni concertistiche, se non negli spazi dedicati alla nuova musica. Introdotto in modo esemplare dal clarinettista dell’Ensemble, Davide Teodoro, ha cucito un percorso musicale quanto mai variegato, partendo da “Zero” di Michele Dall’Ongaro, una meditazione sull’inizio, l’origine inconoscibile, il tempo prima del tempo, l’eterno ri-cominciare, come un sacro gesto che dal nulla origina il tutto, che dal silenzio genera il suono. Poi il Trio di Galina Ustvolskaya, allieva di Shostakovich, credente ai tempi del più terribile oscurantismo stalinista. Una pagina che gronda sofferenza, con una scrittura molto intensa e scura, ma di grande forza poetica. Quindi il suono meraviglioso di Carlo Teodoro ha dato calore e colore alle Tre Meditazioni per violoncello e pianoforte di Leonard Bernstein. Dedicate a Rostropovich, portano i segni dell’appartenenza al mondo ebraico, testimonianza di un impegno compositivo molto lontano dai funambolici ritmi di West Side Story e Candide. Infine un omaggio anche al più facile ed accattivante filone new age di Ludovico Einaudi, col suo “Apple Tree” intriso di minimal e vitalismo allo stesso tempo. Esecuzioni di altissimo livello salutate da calorosi consensi da parte del pubblico, per l’Ex Novo che della diffusione (in Italia e nel mondo) della nuova musica, specialmente italiana, ha fatto la sua missione primaria, con generosità intelligenza e dedizione da più di trent’anni.
L’inizio, l’origine inconoscibile, il tempo prima del tempo, l’eterno ri-cominciare da “Zero”. E’ questo il sacro gesto che dal nulla origina il tutto, che dal silenzio genera il suono. Ed è proprio il continuo ritorno a quell’immobile sterminato silenzio che spinge la ricerca compositiva di Michele Dall’Ongaro, verso quell’istante “Zero” dove sempre nuovo (ex novo) il suono ha origine e, con esso, il tempo inventa se stesso mettendosi in moto.
Così il tempo e il suo incantato ripercorrersi genera la vita, si fa terra e mare, si veste della sacra voce della natura che l’uomo contemporaneo nella sua autodistruttiva arroganza non vuol più ascoltare, condannandosi alla caducità, all’estinzione.
Ed è proprio questa incapacità di sentire, questa perdita dell’eterno, questa caduta dal paradiso, che viene descritta nella parabola compositiva di “The apple tree” di Ludovico Einaudi. Dove il suono, in origine puro, si macchia del peccato, corrompendosi a causa di quel frutto proibito di conoscenza, divenendo carne e sangue e facendosi umano, profondamente umano, divenendo mortale e perciò vitale, parossisticamente vitale (quasi jazz).
Completano il programma lavori di chiara ispirazione religiosa come il giovanile Trio di Galina Utvolskaya, una compositrice che ha saputo trovare nella religiosità la forza creativa che le ha consentito di sopportare decenni di incomprensione e indifferenza totale, dando vita ciò nonostante a opere di grande bellezza e originalità. Questo Trio fu, tra l’altro, opera molto ammirata da Sostakovic (Maestro della Utvolskaya) che ne citò dei temi nel suo quinto quartetto, nelle sue liriche su testi di Michelangelo e nella sua ultima opera: la sonata per viola a testimonianza dell’affetto e considerazione in cui teneva quest’artista.
E ancora le “Three Meditation from “Mass” di Leonard Bernstein dove la spiritualità sembra ricongiungersi in una visione del sacro, dove la riflessione filosofica si compenetra profondamente col misticismo orientale.
Ex Novo Ensemble
Nato nel 1979 a Venezia dalla collaborazione tra un gruppo di musicisti ed il compositore Claudio Ambrosini, L'Ex Novo Ensemble rappresenta una realtà di riferimento nel panorama internazionale della musica nuova. La continuità del lavoro comune, la coerenza artistica e professionale hanno consentito al gruppo di acquisire un carattere, un "suono" che gli sono riconosciuti dal pubblico e dalla critica dei principali festival e rassegne europei.
L'impegno portato nell'approfondimento del linguaggio musicale contemporaneo è in seguito divenuto punto di partenza per la rilettura del repertorio classico e particolarmente d'alcune pagine affascinanti, destinate ad organici rari e tuttora poco note.
Tra i principali Festival ricordiamo: HCMF 2003 - Huddersfield, Time for music - Vitasaari, Festival d'Avignon; Ars Musica - Bruxelles; Autunno di Varsavia; Akademie der Künste - Berlin; Fondazione Gaudeamus - Amsterdam; Tage für neue Musik - Zürich; IGNM – Basel; Festival de Strasbourg; Concerts Ville de Genève; Festival di Villa Medici - Roma; Biennale di Venezia; Musica Insieme – Bologna; Musica nel nostro tempo - Milano; Eco & Narciso - Venezia e Bologna; Milano musica; e alle stagioni concertistiche dei Münchener Philarmoniker, del Mozarteum Salzburg, del Teatro S. Carlo di Napoli, del Teatro Verdi di Trieste, della RAI di Roma e di Milano, della Tish Foundation di New York e del Chicago Center of Arts.
Ha registrato concerti e produzioni per le principali Radio europee: RAI, BBC, Radio France, WDR, SDR, Belgian Broadcast Company (RBFT), DRS, Radio Svedese.
Molti compositori hanno scritto e dedicato loro opere all'EX NOVO ENSEMBLE. Tra questi: Claudio Ambrosini, Stefano Bassanese, Stefano Bellon, Gilberto Cappelli, John Celona, Aldo Clementi, Matteo D'Amico, Beat Furrer, Mauro Montalbetti, Luca Mosca, Peter Nelson, Francesco Pennisi, Paolo Perezzani, Horatiu Radulescu, Salvatore Sciarrino, Roger Tessier, Ivan Vandor, Martin Wehrli, Gèrard Zinnstag.
Di particolare rilievo il contributo dell’Ensemble alla promozione della musica cameristica italiana del primo ‘900 e contemporanea, dimostrato dalla lunga e intensa collaborazione con etichette discografiche quali Arts, ASV, Black Box, Dynamic, Naxos, Stradivarius, Ricordi ed altre.
Dal 2004 organizza a Venezia il Festival Ex Novo Musica, rassegna di musica contemporanea e nuove forme di spettacolo.
Nel programma eseguito: Michele Dall’Ongaro (1957) Zero (2009) per flauto, clarinetto, violino, violoncello e pianoforte Dedicato all’Ex Novo Ensemble
Galina Ustvolskaya Trio (1949) per clarinetto, violino e pianoforte Espressivo-Dolce-Energico
----------------------------------------------------------
Leonard Bernstein (1918-1991) Three Meditations from "Mass", per violoncello e pianoforte
Meditation No. 1 (Lento assai, molto sostenuto); Meditation No. 2 (Andante sostenuto, con variazioni); Meditation No. 3 (Presto) (10’) For Mstislav Rostropovich
Ludovico Einaudi (1955) The apple tree (1995) per flauto, clarinetto, violino, violoncello e pianoforte