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Eleonora Brianese

Terzo premio ex-aequo - Junior

L’Australia che mi manca
Decidere di mettersi in gioco e trascorrere tre mesi in Australia ospitati da una famiglia. Andare lontano, molto lontano e immergersi in una cultura e in un sistema scolastico diversi per adottare nuovi punti di vista e acquisire una nuova consapevolezza di se stessi e del mondo.

Quest’estate sono stata in Australia per tre mesi grazie a un gemellaggio tra la mia scuola (ITAS di Cividale del Friuli) e una scuola statale australiana di Stanthorpe, una piccola cittadina a circa 3 ore in auto da Brisbane.
Sono stata ospitata in una famiglia… e non so se ho avuto fortuna (al contrario di una ragazza francese che ho conosciuto là, anche lei ospitata in famiglia, e che si lamentava perché mangiavano sandwich a pranzo cena e colazione!)… ma è stato fantastico!! a partire appunto dalla ragazza che mi ha ospitato:ha un anno più di me, le piace l’Italia (l’ha visitata in 3 settimane grazie a un progetto della sua scuola) e soprattutto è una bella persona, con cui in tre mesi ho legato moltissimo. Non come una sorella (secondo lei non litigavamo abbastanza da poter dire di esser sorelle) ma come una vera amica.
Devo dire che credo di essermi inserita bene anche nel suo gruppo di amiche, e riguardo ciò ho il piacere di dire che una di queste tra pochi giorni sarà mia ospite per un mese. Mi ero affezionata davvero a quel posto, e credo che avere lei qui… la possibilità di parlare ancora inglese... sarà un po’ come aver parte dell’Australia qui con me. A proposito, forse dovrei spiegare il motivo della mia scelta di studio proprio là: nell’estate 2006 i miei genitori dopo anni e anni d’inviti da parte di nostri parenti che vivono a Brisbane hanno deciso di fare un viaggio di un mese. Da sottolineare il fatto che mia mamma ci teneva così tanto che siamo partite da sole io lei e le mie due sorelle più piccole, di cui una che aveva solamente un anno… e mio padre ci ha raggiunto dopo una settimana. Quell’anno ho visitato per la prima volta una scuola australiana, una privata frequentata dai miei cugini, ma che comunque rendeva l’idea sulle principali differenze tra due metodologie di studio diverse. Abbiamo visitato assieme diverse città e zone, anche l’anno successivo (eh già… ci siamo innamorati di quel paese mi sa) ma sempre con i nostri parenti, tutti italiani, che ci hanno mostrato i lati dell’”Australia turistica” sempre belli. Devo dire che invece quest’anno io mi sono innamorata di un’altra Australia: quella dei piccoli paesi a 150 Km dal primo centro commerciale… dei canguri per strada odiati da certi australiani che si ritrovavano la sera con la macchina distrutta e un canguro davanti agli occhi che se ne saltellava via senza problemi, e non solo nei recinti dei parchi-zoo… delle immense distese di….nulla! dei primi vicini a 1Km di distanza... dei problemi dei ragazzi finita la scuola a sceglier l’università… la scelta di un lavoro… ma anche la possibilità di scelta di lavoro che c’è là! Comunque questa è l’Australia che ho visto quest’estate… e che mi manca. La libertà, mancanza di pregiudizi di un paese multietnico, la gente… magari non hanno cultura, storia, ma hanno una mentalità aperta, che credo spesso manchi in altre nazioni e parti del mondo… e devo dire che in effetti mi sta aiutando anche a intraprendere (proseguire) gli studi qui… in modo più rilassato forse, ma anche in un certo senso più serio. Non so se è per il fatto che ero in una piccola cittadina, con persone semplici, senza troppe cose di cui preoccuparsi, ma ciò che ho imparato là è stato ad esser più rilassata, non mi mancava per nulla la confusione, lo smog, la fretta e i problemi, le questioni spesso dovute a ritardi, gente che s’innervosisce, tutto quel genere di cose insomma…che devo dire ho notato un po’ a Brisbane perdendomi per la città nelle ore di punta, ma è stata un’avventura anche quella!
Ora sono qui, che ricordo momenti, cose imparate, un viaggio che sta continuando anche se sono in Italia, per le cose che ho imparato, il modo in cui sono cresciuta e ho cambiato il punto di vista su certi aspetti della vita……e forse con un po’ di sogno nel cassetto di poter tornare un giorno “laggiù”.

 

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