La pelle che abito
SEGNALAZIONE AL PREMIO COMUNE DI PORDENONE
Sezione Scuola dell’Infanzia e/o Primaria
Dalla Cineteca di Bologna per Progetto Cinema con la Scuola Primaria Rita Bonfiglioli di Minerbio (BO). Coordinamento degli insegnanti Carlo Baruffi, Simona Villani e Maria Altomare Lavacca.
Un lavoro molto fresco e originale, con una narrazione dinamica, semplice ma per niente banale, come il titolo stesso ci suggerisce. La pelle diventa interessante argomento e racconto giocoso, pieno di trovate; adeguato anche l'accompagnamento sonoro. I bambini si muovono con una certa spontaneità e l'insieme è molto efficace.
Bello, l'idea è nuova!
Ritmato, divertente, a volte usa un linguaggio che evoca, a tratti, il teatro dell’assurdo: questo video che parla di pelle ha coinvolto con allegria tutta la classe, mandando un messaggio di uguaglianza tra le righe. Si parte dal linguaggio, evocando moltissime espressioni in cui la parola “pelle” è presente: vendere cara la propria pelle, avere la pelle d’oca, ridere a crepapelle, essere amici per la pelle, ma gli esempi sono tanti. L’involucro che ricopre il nostro corpo è importante, dice molto di noi, e se lo strapazziamo si vede, come, per esempio, se l’alimentazione non è salutare. Allora è bene rispettarla, la nostra pelle, prendendosene cura, soprattutto riconoscendo la sua esistenza, perché, troppo spesso, ci scordiamo di avere una pelle che, di qualsiasi colore sia, ha sempre la stessa importanza.