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Cinematografia. Gli esordi del cinema comico

Dal 12 marzo nuovo ciclo di incontri. Progetto del Centro Iniziative Culturali Pordenone, nell’ambito della programmazione UTE 2018/2019.
Con l’eccezionale disponibilità del regista e studioso Carlo Montanaro

martedì 12 marzo 2019
Sala Appi
Centro Culturale Casa Zanussi Pordenone
All'inizio, si sa, quello che appare come novità deve appoggiarsi sul preesistente.

Più che di autentica origine alla fine ci si accorge che si vede parlare di evoluzione.

Il cinematografo, nascendo, nel suo insieme coniuga tecnologicamente un insieme di scoperte le più diverse.
Ma il miracolo accade quando alla fisica, alla chimica all'ottica e alla meccanica si sovrappone la forma di spettacolo più atta a riempire quel quadrato luminoso che andava a chiudere idealmente il boccascena: il teatro.
Il teatro dell'illusione e della magia, il teatro della pantomima e del ballo, e perfino, dopo le prime verifiche, il teatro della parola che, necessariamente più che parlata, a lungo rimase scritta.
Le regole della comicità vengono ricavate dalle tavole dei palcoscenici nei quali era il corpo a scandire i tempi, a creare gli stereotipi e i caratteri. I primi comici di celluloide imboccano quel percorso.
Max Linder, pseudonimo di Gabriel-Maximilien Leuvielle (Saint-Loubès, 6 dicembre 1883 – Parigi, 31 ottobre 1925) è stato il primo, in Francia, a costruire un personaggio che ebbe poi larghissima eco negli Stati Uniti. Martedì 12 marzo 2019 › 15.30
Charles Spencer "Charlie" Chaplin (Londra, 16 aprile 1889 – Corsier-sur- Vevey, 25 dicembre 1977) venne identificato durante una tournè in terra americana e in un paio d'anni si costruì addosso un personaggio immortale. Chaplin ebbe a riconoscere in Linder il ruolo di maestro.Martedì 19 marzo 2019 › 15.30
Joseph Frank "Buster" Keaton (Piqua, 4 ottobre 1895 – Woodland Hills, 1º febbraio 1966), figlio d'arte, ha avuto il coraggio di ricominciare con paga ridotta, una carriera già importante e ben retribuita. Martedì 26 marzo 2018 › 15.30
 
Tutti e tre hanno trasformato in linguaggio le intuizioni legate alla scoperta del nuovo mezzo tecnologico  

Il corso di quest'anno continua l'itinerario di conoscenza della storia del cinema: si prenderà in esame il genere comico, che è stato caratterizzato dalla presenza sullo schermo di alcuni grandi attori che hanno creato gag e cliché che saranno costantemente imitati, per le loro esilaranti trovate, fino ai giorni nostri.
Si vedranno sorprendenti esempi di pellicole comiche, tra le più antiche della storia del cinema, grazie alla ricchezza di materiali messi a disposizione del pubblico dell'Ute dall'Archivio Carlo Montanaro di Venezia.


Chi è Carlo Montanaro. Dopo gli studi classici, consegue la laurea in Architettura presso l’Università IUAV di Venezia.

Successivamente inizia a collaborare con numerose riviste e quotidiani, rivolgendo il proprio interesse alla cultura dei Mass Media e in particolare all’area cinematografica. Svolge numerose collaborazioni professionali sia in campo cinematografico (come aiuto-regista, tra gli altri, di Luigi Comencini, Tonino Valerii, Folco Quilici, Didier Baussy, Tinto Brass, Matjaž Klopčič, Christian-Jaque) che televisivo, in veste di autore di alcuni programmi Rai. Ha insegnato Teoria e Metodo dei Mass Media all’Accademia di Belle Arti di Venezia per divenire successivamente Direttore della stessa Accademia; è stato inoltre docente di Teoria e Tecnica del Linguaggio Cinematografico nell’ambito del Corso di Laurea in Tecniche Artistiche e dello Spettacolo (TARS) della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Ca’ Foscari Venezia. Dal 2010 è Presidente dell'Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema fondata nel 1964, che pubblica Immagine. Note di Storia del Cinema, semestrale diretto da Michele Canosa. A tutt’oggi, è considerato uno dei più importanti e stimati studiosi di cinema italiani. È autore di numerosi saggi critici (tra cui Potevano essere film. Il cinema di Elio Bartolini, (Concordia Sette, 1998); Dall’argento al pixel. Storia della tecnica del cinema, edito da Le Mani nel 2005). È tra i collaboratori della Storia del cinema mondiale, a cura di G. P. Brunetta (Einaudi, 1999-2001) e dei relativi Dizionari (2005-2006); dell’Enciclopedia del Cinema Treccani; Storia del cinema italiano, a cura di A. Bernardini, della Fondazione Scuola Nazionale di Cinema. Ha collaborato all’organizzazione di importanti eventi culturali, festival e rassegne, tra cui la Biennale di Venezia, il Festival del Film sull’Arte e di Biografie d’Artisti di Asolo (poi diventato l’AsoloArtFilmFestival), e il MystFest di Cattolica. È inoltre tuttora uno dei principali organizzatori de Le Giornate del Cinema Muto di Pordenone.
In ambito veneziano, nel 2013 confermato Vicepresidente dell’Alliance Française, è stato eletto Presidente dell’Università Popolare di Venezia. Nel 2014 è uscito, sotto la sua direzione, il primo numero di ALL’ARCHIMEDE, trimestrale dell’Associazione Culturale Archivio Carlo Montanaro visionabile sul sito www.archiviocarlomontanaro.it.
«… Ho cominciato infante a rompere giocattoli e quant’altro per capire “come funziona”. Formato dagli scapaccioni di mio padre (erano di latta e mi segavo regolarmente le dita) ho presto puntato alla comprensione degli addetti ai lavori che, “sul campo”, hanno provato a spiegarmi se non la verità scientifica almeno la logica dei fenomeni che più mi intrigavano. A tutti costoro, elettricisti, meccanici, operatori di proiezione e di ripresa, direttori della fotografia, specialisti ed esperti di varia e svariata competenza il ringraziamento più profondo: impossibile ricordarli tutti». (in Dall’argento al pixel. Storia della tecnica del cinema, 2005)

INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI
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cicp@centroculturapordenone.it

 


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