Can u see me?

PREMIO DEL CENTRO INIZIATIVE CULTURALI PORDENONE
Sezione Università

A Anastasia Trosnova di San Pietroburgo.
Università di San Pietroburgo – Dipartimento di Computer Grafica e Design.

Lavoro di animazione raffinato, con un disegno molto originale, giocato sui toni del grigio. E questa scelta cromatica già introduce l’atmosfera cupa che caratterizza la storia narrata. Il tratto è geometrico, spigoloso, accompagnato da una musica che non ispira certo serenità. La vita che ci viene descritta è monotona, triste, nella sua banalità di gesti ripetitivi che non danno nessuna certezza, ma, anzi, aggiungono con il sottofondo musicale un ingrediente che enfatizza il disagio esistenziale del personaggio principale, che è un giovane dalla vita sempre uguale, senza emozioni particolari se non un’inquietudine che cresce, a mano a mano che scorrono le ore del giorno. Il ragazzo inizia la sua giornata in modo banale, alzandosi dal letto, lavandosi e uscendo di casa per andare al lavoro. Un peluche visto in una vetrina si trasforma in un mostro che lo segue in ogni luogo, rendendo la sua esistenza un incubo, che lo fa regredire fino all’infanzia, ricordandogli le paure che già lo perseguitavano da piccolo. Il mostro lo segue, diventando la sua ossessione fin dentro le mura di casa. Anche l’atto di fare un bagno rilassante a fine giornata diventa un momento in cui si riverberano paure che dall’infanzia si trascinano fino al presente. Non c’è pace, né felicità, in questa esistenza isolata e solitaria, vissuta in un alienante e squallido paesaggio urbano.

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