Masciarae
PREMIO REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
Classi 4^ e 5^ Tecnologico Grafico e Comunicazione dell’IISS Mons. Antonino Bello, Tecnologico Grafico e Comunicazione di Molfetta (Ba). Coordinamento degli insegnanti Domenico De Ceglia e Vito Porta. Laboratorio di Gruppo Farfa-Cinema Sociale Pugliese,con il sostegno del Comune di Molfetta (Ba)
Si narra di come le leggende alimentino le credenze popolari, facendo vedere ciò che vero non è: due donne, che vivono isolate nella campagna, sono viste come due streghe (masciare, appunto, nel dialetto locale), tanto da suggestionare un gruppo di bambini. Questi scorgono la più giovane delle masciare che se ne ritorna a casa, tenendo sotto braccio un cesto, con un contenuto misterioso, forse addirittura spaventoso, visto che si dice che queste streghe mangino i bambini… In realtà il macellaio del paese ha dato un coniglio in cambio di una pozione magica, o forse un medicamento, ma i bambini sono convinti che in quel fagotto si celi un neonato, secondo loro oggetto di una "fattura", da parte delle due donne. I bambini spiano le due streghe e vedono ciò che non è vero, ne sono terrorizzati; alla fine, quando vengono scoperti se la danno a gambe. Attraverso una narrazione che si affida agli occhi dei bambini, si snoda una storia che appartiene alla tradizione locale, tratta dal racconto “Giugno” di Orazio Panunzio, che è sottolineata da una bella fotografia e da una musica che richiama riti antichi.