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Sounds

Premio Presenza e Cultura

Jan Devetak, Alex Faganel e Danijel Bukovec
2^ Liceo Classico di Lingua Slovena Trubar di Gorizia
(Ritira il premio il papà di Jan)

 

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Molto originale la scelta di narrare la storia prevalentemente attraverso i rumori: L’uso del bianco e nero, utilizzato per quasi tutta la durata dell’elaborato, enfatizza questa scelta, riportandoci alle origini del cinema. All’inizio c’è una finta sparatoria tra due duellanti alla stazione ferroviaria: una citazione dei vecchi “spaghetti western” che tanta fortuna hanno avuto negli anni Settanta. La scena si sposta poi in un ristorante, dove i due ragazzi pranzano insieme in un pasto virtuale. Anche in questo caso sia le stoviglie, portate su un vassoio immaginario da un improbabile cameriere, sia il cibo stesso, sono espressi solamente attraverso i rumori. È la volta quindi di una partita a scacchi con pedine immaginarie, di cui apprezziamo il suono degli spostamenti sulla scacchiera. E lo stesso accade in un campo da tennis, dove prende vita una partita in cui i palleggi e i colpi di racchetta sono solo mimati, ma comunque corredati dai relativi suoni. Il mondo virtuale sembra prevalere, con una disinvoltura e una naturalezza che attirano l’attenzione di chi assiste. Infine la scena si anima, ritornano i colori e si apre uno scenario pieno di gente e di musica: i protagonisti appaiono in una dimensione fatta di luci e colori che ci riconducono alla vita reale.

 

SEGNALAZIONE AL PREMIO PRESENZA E CULTURA
Classe 3^ Operatore Grafico, Endofap Don Orione di Piacenza.
Coordinamento degli insegnanti Andrea Canepari e Francesca Volta.

 

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Molto brioso questo lavoro di animazione, spiritosa e divertente narrazione in rima di un amore tra oggetti. Sotteso il tema dell’importanza del riciclo che, in questo caso, è anche il mezzo per conquistare un amore impossibile. Lo spazzino Al, un cavatappi un po’ bruttino, passa le sue giornate a raccogliere oggetti in alluminio, da destinare al vorace tubo aspirante di una macchina che è in grado di donare nuova vita a lattine, caffettiere, brocche e bicchieri. È innamorato di una fascinosa caffettiera, che però ha già un fidanzato. Grazie alla macchina che ricicla, Al si trasformerà in una lustra caffettiera, che potrà far innamorare l’oggetto del suo amore. E anche il fidanzato mollato, grazie alla macchina riciclatrice, potrà trovare la sua consolazione. Per saperne di più e richiedere il video intero: www.centroculturapordenone.it


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