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Mattinata di premiazioni per i vincitori

Il lavoro che si trova a fare la commissione del concorso internazionale di multimedialità VideoCinema&Scuola è sempre entusiasmante, nonostante la fatica di vagliare un numero sempre alto delle partecipazioni: sono 125 lavori giunti quest’anno, coinvolgendo 3000 studenti e circa 150 insegnanti.

Ad ogni edizione c’è la curiosità di vedere che cosa stia succedendo in Italia sul fronte dell’educazione all’immagine, per ritrovare laboratori collaudati, che presentano sempre lavori interessanti, ma anche nuove esperienze che si affacciano per la prima volta a questa modalità espressiva. A testimonianza di quanto sia sentito importante, all’interno del mondo scolastico, educare ad essere critici verso un mondo delle immagini e del virtuale sempre più presenti nella vita di tutti, dai bambini più piccoli della scuola dell’infanzia fino ad arrivare agli universitari.
Si conferma anche in questa 27° edizione l’impegno della scuola, la creatività di insegnati e alunni nell’inventare situazioni e modalità di espressione efficaci e persuasive, coinvolgenti per la qualità delle immagini e per l’importanza dei contenuti. Che quest’anno sono stati particolarmente seri, segno che i ragazzi sono sollecitati da tanti fatti di cronaca non proprio positivi. Così si sono trovati molti lavori che parlano di bullismo, di violenza, odio razziale, qualcuno anche di stupro: senz’altro uno specchio dei tempi, che fa riflettere sul mondo in cui viviamo, qui filtrato attraverso gli occhi delle giovani generazioni. Rimane il fatto che saper usare una telecamera in modo corretto, inventando sceneggiature sempre più complesse e cimentandosi, soprattutto per i più grandi, in avventure recitative sempre più difficili, ci fa capire anche quanto piaccia usare i mezzi multimediali, quasi fossero un mezzo per esorcizzare la realtà, riportando sullo schermo problemi e temi piuttosto importanti. E in genere, se c’è lo sguardo critico nei confronti della realtà, a questo si aggiunge anche il tentativo di trovare delle soluzioni, per risolvere le situazioni di crisi. Lo hanno fatto i ragazzi rinchiusi in un istituto di pena per minori, rifugiandosi nella bellezza dell’arte, come i loro coetanei che vivono spensierati la loro adolescenza, ma con un pizzico di consapevolezza in più. La scuola che emerge da questo campione di lavori è seria, impegnata, ma anche rivolta a valorizzare la fantasia e la creatività delle giovani generazioni, che sono sempre proiettate a immaginare un mondo migliore.

La Commissione è composta da

Angelo Bertani, critico d'arte;
Noelia Bressan, insegnante;
Guido Cecere, docente di Fotografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia;
Lisa Cinto per la Caritas Pordenone;
Daniele Dazzan, docente di musica;

Fulvio Dell’Agnese, docente e storico dell’arte;
Patrizio De Mattio, grafico; Loredana Gazzola, specializzata in didattica museale; Martina Ghersetti, giornalista; Carla Manzon, attrice;
Carlo Montanaro, direttore dell'Accademia di Belle Arti di Venezia;
Francesca Muner, Banca Popolare FriulAdria-Crédit Agricole;
Luciano Padovese, presidente Presenza e Cultura;
Maria Francesca Vassallo, presidente Centro Iniziative Culturali Pordenone;
Giorgio Zanin, insegnante.

Hanno partecipato al Concorso 125 opere (DVD) che hanno coinvolto oltre 3000 studenti e circa 150 insegnanti. I lavori provengono da molte province italiane: Bari, Bergamo, Bologna, Brescia, Como, Cosenza, Firenze, Forlì, Matera, Messina, Modena, Napoli, Novara, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Pesaro Urbino, Piacenza, Pisa, Pordenone, Ravenna, Roma, Terni, Torino, Treviso, Trieste, Udine, Venezia e dalla Russia.