Paura della Paura

PREMIO CRÉDIT AGRICOLE FRIULADRIA
Per un’opera che, nelle riprese, evidenzi particolare cura della “fotografia”

A Luca Vigna Lasina dell’Istituto Istruzione Superiore Cena di Ivrea e Christian Carere del Liceo Germana Erba di Torino.

La ruota di una bicicletta, il volto affannato di un ragazzo che pedala nella campagna, il manubrio che trema, l'incubo di una minaccia che incombe…, e poi la corsa a piedi in mezzo alla natura, alla ricerca di protezione e sicurezza.
La voce riverbera l'ansia, le note percussive del pianoforte – a volte efficacemente disritmiche – amplificano l'ossessione di un male di vivere che si alimenta di se stesso.
Bisogna imparare il gioco e giocare. Bello il bianco e nero della fotografia, efficace il montaggio su una colonna sonora originale e perfettamente coerente con lo sviluppo narrativo.

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Molto efficace la scelta di girare il video in bianco e nero, che ben si abbina ad una colonna sonora originale nella quale il pianoforte sottolinea con forza le parole del protagonista, che recita davvero bene. L’accuratezza nella scelta delle riprese, la cura della fotografia, rendono questo lavoro particolarmente interessante.
Una corsa in bicicletta è la metafora di chi scappa dalle sue paure, in modo incerto e guardandosi spesso alle spalle. Il ragazzo fugge da qualcosa, da sé stesso, dalle sue paure, perché fa fatica ad affrontare le difficoltà, che lo attanagliano e lo fanno sentire impotente. Solo la montagna gli dona quella lucidità necessaria per ritrovare un sé più vero, che riconosce le sue angosce, ma sa trovare, a poco a poco, la forza per uscirne. Le paure sono tante: quella di non essere adeguati ai modelli degli altri, a non essere capaci di trasmette amore, di fallire, di perdere qualcuno, ma “basterà una sola mossa per fare scacco matto”, dice il protagonista, consapevole che, comunque, il destino è nelle sue mani, che la corsa della vita, pur affannosa e difficile, vale la pena di essere affrontata, e non subita passivamente. L’ansia si può vincere, con la consapevolezza dei propri limiti, ma anche dei propri talenti, che vanno valorizzati.