Radici
Premio XL del Centro Iniziative Culturali Pordenone
IRENE ZANON di Trebaseleghe (PD), Accademia di Belle Arti Venezia
Non facile parlare al cuore e suscitare emozioni con un video. Questo breve lavoro ci riesce con garbo e leggerezza, senza ricorrere a funambolismi o complicazioni inutili. Ci sembra che l'autore si sia semplicemente fatto guidare dal suo vissuto personale e dal suo forte legame con la famiglia. Il risultato è che vince un racconto semplice, narrato con un linguaggio genuino, ma non per questo immaturo.
Le proprie origini non si dimenticano. Anche nel momento di lasciare la propria casa, quella in cui sono custoditi i ricordi più cari della propria infanzia. Si tratta di una casa di campagna, che fa intravedere all’esterno un cortile molto caro alla memoria, un luogo nel quale il protagonista ha condiviso i giochi dell’infanzia con la sorella più piccola.
Si racconta di una partenza: un ragazzo sta per salire in macchina, per andare lontano. Ha già messo la valigia nel bagagliaio, sta per avviare il motore e, in contemporanea, accende la radio. Si ferma e alcuni ricordi affiorano. La musica lo porta indietro nel tempo, quando in quella casa di campagna si riunivano i parenti per condividere un pranzo importante, quando lui stesso era bambino e seguiva i preparativi del pasto in cucina, con la mamma, rubandole un primo assaggio. Tra i ricordi i giochi con la sorella, una caduta dalle scale tempestivamente soccorsa, il gesto affettuoso della mamma che lo copre con un plaid, una volta che si addormenta sul divano. La narrazione scorre tra presente e passato, mentre il ragazzo rientra in casa, guarda i luoghi e gli oggetti famigliari con una nostalgia positiva, quella che dà energia per affrontare il proprio futuro con più grinta e determinazione, perché le proprie radici sono ben salde, nei luoghi e nelle persone che gli sono state vicine con tanto amore. La partenza, dopo un ultimo abbraccio alla madre e alla sorella, sarà, allora, un nuovo inizio.