Passeggiate sul suono veneziano
PREMIO MUSICA-IMMAGINI
Chiara Missaggia di Vicenza, Accademia di Belle Arti di Venezia.
Un lavoro sperimentale che si articola su un insieme di brevi video che indagano i sestieri di Venezia. L'idea originale è quella di mettere a confronto il linguaggio visivo dei video con quello sonoro registrato "in loco" puro e semplice, ma poi anche elaborato digitalmente. La pista del sonoro è interattiva per cui il fruitore può intervenire direttamente modificando il suono emesso. Il mix proposto risulta quindi un modo non banale di raccontare una città non "facile", perché fin troppo già vista e celebrata.
L’opera è il risultato di un progetto complesso, l’argomento della tesi triennale dell’autrice, che si proponeva di esplorare il territorio sonoro della città di Venezia attraverso diversi linguaggi. Il primo è quello visivo del video, al quale si aggiunge quello del suono, che può essere puro, oppure modificato dalla volontà dello spettatore, agendo sul tasto “A” della tastiera del computer, una sorta di interazione che si può ottenere agendo attraverso il web. Il progetto ruota attorno ad un interrogativo: che cos’è un suono? che cos’è un rumore?
Questa passeggiata veneziana si snoda attraverso i sestrieri di Venezia, regalando alcune suggestioni sonore e visive. All’interno del cd si possono seguire i passi dei turisti in piazza San Marco, frenetici, frettolosi, quasi non riescano ad apprezzare le bellezze di un luogo che, invece, inviterebbe ad una pausa. La stessa sensazione di passaggio fugace, senza essere catturati dalla magia di una delle piazze più famose del mondo, la regala il sonoro, un chiacchiericcio indistinto, veloce, senza nessuna poesia. Per questo, forse, viene voglia di alterarlo artificialmente, per perdersi in una fantasia che il mondo reale non è più in grado di dare. Il secondo capitolo scelto è dedicato a Dorsoduro, al leggero ondeggiare dell’acqua, mentre sullo sfondo si sentono i remi fendere il canale, e il rintocco discreto di una campana. Qui si respira un’altra Venezia, e sembra che il caos turistico sia lontano.