Risollevatevi e alzate il capo perché la vostra liberazione è vicina
Domeniche bibliche / serie 37
da domenica 20 ottobre 2024 a domenica 18 maggio 2025 |
IN PRESENZA E STREAMING |
a cura di
RENATO DE ZAN
biblista
Dopo la morte, il nulla o forse….
Il difficile cammino dell’Antico Testamento verso l’immortalità
Molti di quelli che dormono nella regione della polvere si risveglieranno
Le prime affermazione teologiche veterotestamentarie sulla vita oltre la vita
Lazzaro, il nostro amico, si è addormentato
La morte nella visione neotestamentaria
Chiunque crede nel Figlio non va perduto, ma ha la vita eterna
La salvezza, sinergia tra l’opera di Dio e la fede operosa dell’uomo
La misericordia ha sempre la meglio sul giudizio
L’uomo è da solo davanti al tribunale di Dio?
Cacciati fuori, nelle tenebre, dove sarà pianto e stridore di denti
La verità di fede sulla realtà dell’inferno: Dio può creare il male?
Gli conceda il Signore di trovare misericordia presso Dio in quel giorno
Nel mondo futuro c’è perdono: il Purgatorio, “gioiosa” attesa dell’incontro con Dio
Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno
Dio sarà tutto in tutti: il Paradiso, realtà asimmetrica all’inferno
Non si sente più parlare molto delle verità ultime che i teologi chiamano Novissimi. Una volta, al catechismo facevano imparare a memoria la successione: morte, giudizio, inferno, paradiso (dimenticando sonoramente la risurrezione, ma pazienza). E davanti a quelle parole nascevano racconti che trascinavano l’immaginazione sui mondi sconosciuti dell’aldilà con visioni che generavano apprensione, se non addirittura paura. Poi, un po’ alla volta (e su questo, i pastori non sono innocenti), il tema dei Novissimi è andato sfumando, quasi una specie di dissolvenza nei confronti del tabù della morte e di ciò che ne consegue. La morte, tuttavia, non è interessata a questa moda. Continua, impassibile, a fare il suo mestiere e la fede cristiana, irremovibile, continua ad essere sempre fedele a se stessa: esiste la risurrezione, esiste il giudizio, esiste il purgatorio, esiste il paradiso e, ahimè, qualunque cosa si dica per apparire moderni, esiste anche l’inferno. Ma la Bibbia ha questo linguaggio? Cambiano le parole, ma i concetti ci sono e sono molto chiari in proposito. Certamente è necessario entrare nella mentalità semitica, decifrare il linguaggio, avvicinarsi con rispetto a certi modi dire, ma la verità è chiara. È giusto riflettere sull’immortalità dell’anima e sulla risurrezione (complementarietà o reciproca esclusione ?), sul valore dell’eternità (tempo senza fine o eterno presente ?), sulla risurrezione del corpo (ricomposizione del corpo o nuova creazione?), sul giudizio (Dio emette una sentenza o rispetta la scelta profonda dell’uomo ?), sul Purgatorio (frammento d’inferno o momento gioioso di preparazione all’incontro con Dio?), sul Paradiso (come “luogo” o come “stato” dell’uomo in dialogo infinito con Dio e gli altri ?) e sull’Inferno (è creatura di Dio - Dio può creare il male? - o è uno “stato” scelto e generato dall’uomo?).
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gli incontri valgono come aggiornamento per gli insegnanti di religione