Giulio
PREMIO ARMO1191
Per un video che promuova la sostenibilità ambientale, sociale, economica... in tutte le sue forme
Scuola delle Arti per bambini e bambine di Ancona. Una produzione Nie Wiem a cura di Natalia Paci. Regia e postproduzione Nikola Brunelli.
Un ottimo prodotto, dal contenuto profondo, elaborato con professionalità. Brioso nel ritmo narrativo in cui i giovani attori danno il meglio di sé e ci tengono inchiodati fino alla fine dietro a Giulio, il protagonista, a scoprire dove mai vorrà arrivare. Ma quello che conta, si sa, è il percorso non l’arrivo, qui è soprattutto il viaggio compiuto assieme ai propri amici e compagni di classe. È un andare collettivo riscoprendo la natura, fuori dalle classi e dalle case, lo stare assieme all’aria aperta. Nella Natura ognuno può esprimere liberamente se stesso, non ci sono interrogazioni o compiti e nessuno è il più bravo. Ancora qualche eco post Covid ma anche un inno a guardare davvero, con occhi nuovi, la bellezza della natura che ci circonda e dà un senso al nostro essere.
Questo è un bellissimo progetto che ha coinvolto bambini e genitori, guidati dagli esperti di un laboratorio di cinema che da anni fa un lavoro egregio ad Ancona. Gli alunni vengono educati alla multimedialità fin da piccoli e acquisiscono una disinvoltura davanti alla telecamera davvero naturale, tanto che la loro recitazione non è mai sopra le righe, ma guidata in modo da apparire spontanea. La storia è quella di un bambino che, di fronte al libro di geografia, preferisce fare un’esperienza diretta alla ricerca di un fantomatico albero della macchia mediterranea, piuttosto che ricercare sue notizie usando solo google. Bellissime le riprese dei piedi impegnati nel cammino, danno un senso alla narrazione, come pure l’unirsi alla sua spedizione, un po’ alla volta, di molti compagni e compagne di classe: descrivono lo sforzo che si deve fare per raggiungere una meta, tanto più significativo se lo si fa assieme agli amici. Toccare con mano un pino d’Aleppo è meglio che leggerne su un libro e il cammino, seppure appare strano per il gruppo di bambini, fa comprendere che "quello che conta è il percorso del viaggio e non l'arrivo”. Poi, però la realtà è un’altra, Giulio si è distratto dallo studio e ha solo sognato l’albero in questione: alla fine, per saperne di più, ricorre effettivamente alla ricerca sul suo telefonino. Ma il viaggio con la fantasia è stato comunque un tempo strappato allo studio astratto su un libro.