CUSTODI
mercoledì 1 ottobre 2025 |
15:30 |
Auditorium Casa dello Studente Antonio Zanussi Pordenone |
Prolusione 44° anno accademico
«I luoghi appartengono a chi li “abita” – spiega il regista -, ovvero a chi ne ha cura e li sente essenziali alla propria identità. In latino “habitare” significa “avere abitualmente”. Nulla a che fare con la proprietà o il possesso: è costruire, difendere, custodire. I veri custodi non esibiscono il loro operato. Li riconosci per la profonda padronanza del territorio nel quale vivono e lavorano, acquisita dapprima attraverso la lezione dei padri, poi con l’osservazione attenta, la dedizione, la fatica: una consapevolezza dei luoghi intagliata nel volto e nelle mani, riflessa nella voce e nello sguardo, scolpita nella memoria e nell’anima. Negli anni, incontrando Cecilia, Bepo, Egidio, Miriam, Mauro, Konrad, Erika, Gianfranco, Tobia, Xiaolei, Roberto, Matteo, Massimo, ho capito che si può essere custodi sotto le spinte e per le motivazioni più diverse: per istinto, elezione, passione, tradizione, lungimiranza, destino, vocazione, scelta…».
Marco Rossitti professore aggregato di Tecniche e linguaggi del cinema e di Cinema e nuovi media per i beni culturali all’Università di Udine. Regista-documentarista. Direttore artistico di festival e rassegne del settore cinematografico.
Dopo la maturità classica e studi musicali (pianoforte) si è laureato in Cinematografia documentaria all’Università di Bologna con una tesi in Antropologia visiva.
Ha maturato in seguito numerose esperienze in campo editoriale e cine-televisivo, collaborando con la casa editrice Studio Tesi di Pordenone, Ferruccio Marotti e il Centro televisivo del Teatro Ateneo di Roma, Dario Fo e Franca Rame alla Biennale Teatro di Venezia, il CITAM – Centro interfacoltà per le tecnologie audiovisive dell’Università di Bologna, la Sezione di musica classica della televisione austriaca (ORF), il National Geographic.
Dal 1986 svolge intensa attività come regista-documentarista, realizzando programmi e documentari di natura, storia, arte, teatro, musica, fotografia, cinema e animazione per Rai1, Rai2, Rai3, Rai5, RaiSat Art, RaiSat Cinema, Sede Regionale Rai per Friuli Venezia Giulia, Sat 2000, Sky e per numerosi enti pubblici e privati. Il mio ultimo lavoro, Anime (2019), cortometraggio sull’arte tradizionale delle perle di vetro veneziane, a sostegno della sua candidatura a patrimonio Unesco, è stato presentato alla 76a Mostra del Cinema di Venezia.
Responsabile del Laboratorio Cinema e Multimedia (oggi Cinemantica) dell’Università di Udine (1995–2003), dal 2003 dirige il Laboratorio ReMoTe (Regia Mobile Televisiva) con sede a Pordenone. Con tali strutture coordina e dirige numerosi progetti di ricerca applicata nei campi dei linguaggi e delle tecnologie cinetelevisive.
E' stato ideatore e direttore artistico dei festival cinematografici Dissolvenze. Arte & Cinema (Gradisca d’Isonzo, 1998–2006), Cadore Doc. Arte & Paesaggio (Pieve di Cadore, 2005–2008), Le voci dell’inchiesta (Pordenone, 2007–2014), Terre dell’uomo (Friuli, 2010).
Per due bienni (2007–2010) ha fatto parte della Commissione Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per uno (2007–2008) della Commissione per il Cinema e l’Audiovisivo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Prendo oggi parte ai comitati scientifici del Centro Studi Pasolini di Casarsa (dal 2014) e del CRAF – Centro Ricerca Archiviazione della Fotografia di Spilimbergo (dal 2019).
Ha fatto parte dell’azione europea Cost 298: Participation in the Broadband Society/Users as e-Actors (2006–2008) e del Comitato scientifico internazionale del convegno The User and the Future of Information and Communication Technologies, Mosca, Institute of the Information Society (2007).
E' tra i fondatori e redattori delle riviste Cinéma (Udine), Cinegrafie (Bologna), Cinergie (Udine) e redattore di Bianco e Nero, rivista del Centro Sperimentale di Cinematografia/Cineteca Nazionale (Roma).
Ha pubblicato saggi e articoli sul cinema etno-antropologico, su autori e generi del cinema italiano, sul cinema di esplorazione e di montagna.
Tra i suoi ambiti attuali di ricerca: il montaggio cinematografico, la cinematografia documentaria, il rapporto cinema-paesaggio, il cinema e i nuovi media per i beni culturali.