Via Concordia, 7 - Pordenone - 0434 365387

Sacra Risonanza

Markus Stockhausen, tromba
Tara Bouman, clarinetto
Bande dell’ANBIMA FVG
Andrea Comoretto, direttore
Musiche di Stockhausen

domenica 21 ottobre 2018
Pordenone Duomo Concattedrale San Marco

pdf_ok.jpg Servizio del TGR FVG di lunedì 22 ottobre,
ore 14.00 di Andrea Valdanega

 

Clicca e ascolta la videointervista
a Markus Stockhausen

 

Come definire il concerto del 21 ottobre nel Duomo Concattedrale di San Marco a Pordenone per il Festival di Musica Sacra?

Un semplice concatenarsi di suoni o, di più, un’intensa riflessione spirituale? Direi che le due cose non sono in contrasto: nel senso che indubbiamente l’inseguirsi di suoni ha stimolato proprio la riflessione.
Il concerto ha visto protagonisti Markus Stockhausen alla tromba e Tara Bouman al clarinetto; assieme ai due maestri una cinquantina di elementi provenienti dalle bande dell’Anbima Friuli Venezia Giulia, sotto la direzione di Andrea Comoretto.

Stockhausen e Bouman si sono piazzati in fondo alla chiesa e lentamente risalendo la navata sono giunti nel transetto eseguendo Moving Sounds, ovvero improvvisazioni a due voci, esempio concreto di quella “musica intuitiva” di cui Stockhausen è un artefice. E così si è goduto del coniugarsi delle voci dei due strumenti in un fluire continuo di note, che potrebbe anche non avere fine. Ma all’improvviso ecco comparire nel transetto gli ottoni delle bande e così prende avvio, senza soluzione di continuità, il pezzo principale: appunto “Sacra risonanza”.

La storia di questo pezzo, che Markus Stockhausen adatta ai diversi luoghi di esecuzione, è suggestiva: risale al 2007 quando a Colonia concluse il Congresso della Chiesa protestante tedesca. Venne eseguito da 1800 ottoni con lo stesso compositore quale tromba solista lungo il Reno.

In un rimando continuo fra solista e strumentisti si dipana un florilegio di suoni che, raggiunto il culmine, pian piano si spegne mentre Markus e Tara tornano in fondo alla chiesa e gli strumentisti si dispongono lungo la navata.
Nico Nanni


Fotogalleria a cura di Gigi Cozzarin

 

Sacra Risonanza di Markus Stockhausen è un adattamento specifico per il Festival Internazionale di Musica Sacra di Pordenone di un suo precedente lavoro, Abendglühen (tramonto, bagliore serale), composto per il 31mo Congresso della Chiesa tedesca protestante, svolto nel 2007 a Colonia, in Germania.

Alla chiusura della prima giornata, circa 1800 ottoni avevano iniziato a suonare questo brano sotto la supervisione del compositore, che eseguiva anche la parte di tromba solista.
I “cori” di strumenti a fiato erano stati collocati in sei diverse aree su entrambi i lati del fiume Reno, tra i ponti Hohenzollern e Deutzer a Colonia. Erano circondati da folle di visitatori, un mare di luci realizzato con circa 150.000 candeline accese.

Il pezzo inizia nel silenzio, come seguisse la benedizione serale del Vespro. A poco a poco la musica forma un tappeto sonoro sopra il quale si stendono le improvvisazioni del solista, una vera e propria “antifona” di chiara ispirazione devozionale.
Anche la scelta di inserire una serie di brevi pause ha lo scopo di far risuonare e riverberare (caratteristica dello stile di Stockhausen) i suoni degli strumenti, effetto che crea una spazialità particolare.
Alcune sezioni chiedono anche momenti di improvvisazione ai musicisti delle bande coinvolte. Altre hanno il compito di suggerire momenti di fluidità che diano il senso del "fiume di suoni". Infine, momenti di staticità, di masse sonore orizzontali, servono a creare quello sfondo indistinto sul quale possa emergere l’arabesco della linea strumentale del solista, per lo più di carattere improvvisativo (Markus è un teorico della “musica intuitiva”).
Tutto questo attraversando le varie sezioni della composizione: In der Kraft (nell’Energia), In der Freude (nella Gioia) e Inneres Gespräch (intima conversazione). E, come una preghiera, il finale chiude con una invocazione che poi si spegne nella notte.
Questo progetto ha avuto nel corso degli anni varie rivisitazioni. Ultima questa che viene appositamente proposta al Festival e realizzata all’interno del Duomo di Pordenone sfruttandone le suggestive risonanze naturali, che dà la possibilità ad uno dei più celebri trombettisti al mondo di dialogare con una orchestra di fiati provenienti dalle migliori bande della regione FVG, strumentisti coordinati da Andrea Comoretto. Il lavoro di concertazione è stato realizzato dallo stesso Comoretto, in stretto accordo con Stockhausen.

Nella prima parte del programma, il duo Stockhausen Bouman eseguirà una performance derivata dal progetto che eseguono nel mondo dal 2002, Moving Sounds, che include senza soluzione di continuità sia composizioni dei due musicisti che sezioni di improvvisazione: musica intuitiva. L’esecuzione viene tarata sulla risposta acustica dell’ambiente in cui viene proposta, con l’intento di comunicare all’ascoltatore un viaggio alla scoperta di nuove dimensioni sonore.

PROGRAMMA

MOVING SOUNDS
(improvvisazioni a due voci)
Markus Stockhausen, tromba e Tara Bouman, clarinetto basso

 

SACRA RISONANZA di Markus Stockhausen
per tromba solista e strumenti a fiato
In der Kraft (nell’Energia),
In der Freude (nella Gioia)
Inneres Gespräch (intima conversazione).

Markus Stockhausen, tromba
Bande dell’ANBIMA FVG
Andrea Comoretto direttore


Markus Stockhausen è uno dei musicisti più versatili del nostro tempo, come solista, improvvisatore e compositore. Guida o collabora in vari ensemble con musicisti come Arild Andersen, Patrice Héral, Mark Nauseef, Jörg Brinkmann, Angelo Comisso, Christian Thomé, Ferenc Snétberger, Florian Weber, e suona musica intuitiva nel duo Moving Sounds con sua moglie, la clarinettista Tara Bouman. Il suo gruppo Eternal Voyage ospita musicisti provenienti da India, Paesi Bassi e Libano. Dal 2000 al 2010 ha diretto una serie di concerti chiamati Klangvisionen con musica intuitiva nella chiesa di San Maternus a Colonia.
Come compositore ha ricevuto commissioni, tra gli altri, dal Coro da camera RIAS, dalla London Sinfonietta, dall'Orchestra d'Archi Italiana, dalla Winterthur Chamber Orchestra, dal Cheltenham Music Festival e dai 12 violoncellisti della Filarmonica di Berlino. Nel 2007 ha scritto "Tanzendes Licht" per tromba, big band e orchestra d'archi per la Swiss Jazz Orchestra e la Camerata Bern, nonché "Symbiosis", doppio concerto per clarinetto e tromba con orchestra d'archi, commissionato dalla Franz Liszt Orchestra. Nel 2009 ha composto "Oliver's Adventures" per orchestra di bambini e coro, nel 2011 "Yin" e "Yang" per la Metropole Orchestra, presentato al Muziekgebouw di Amsterdam per l'Holland Festival. Sempre nel 2011 ha scritto "GeZEITen" per circa 600 musicisti, commissionato dal Niedersächsische Musiktage di Cuxhaven. Nel 2012: "Ein Glasperlenspiel" per tromba solista e orchestra di fisarmoniche, 2013: "Das Erwachende Herz" per tromba solista, clarinetto e orchestra vocale e sinfonica, commissionata ed eseguita dall'hamburger Symphoniker.
Markus Stockhausen insegna anche in molti differenti contesti e progetti, tra cui "Intuitive Music and More" e "Singing and Silence". Ad oggi ha pubblicato o partecipato a più di 70 CD. Nel 2005 è stato il vincitore del premio jazz WDR.

 

La clarinettista olandese Tara Bouman ha studiato clarinetto nei conservatori di Amsterdam e Rotterdam con Walter Boeijkens e Piet Honingh. Suona il corno di bassetto, il clarinetto e il clarinetto basso. Ha collaborato con Suzanne Stephens, Reinbert de Leeuw, Stephan Asbury, Jonathan Nott, Riccardo Chailly, Roscoe Mitchell, Michael Riessler, Cuarteto de Cuerdas "José White", Simon Stockhausen e Alain Damiens. Suoi partner musicali sono il trombettista Markus Stockhausen, il fisarmonicista Edwin Buchholz, la percussionista Tatiana Koleva e la flautista Helen Bledsoe. Con Helen Bledsoe e Tatiana Koleva forma l'ensemble TEYAS. Tara Bouman ha lavorato insieme a molti compositori, Karlheinz Stockhausen, Georges Aperghis, György Kurtág, György Ligeti, Oliver Knussen, George Benjamin, Roderik de Man, Magnus Lindberg, Earl Brown e Isabel Mundry, oltre a compositori della nuova generazione come Juan Felipe Waller, Vykintas Biliauskas, Robin de Raaff, Sinta Wullur, Hans Koolmees e Symon Clarke. Suona regolarmente in ensemble di nuova musica nei Paesi Bassi e in Germania (ASKO Ensemble, Schönberg Ensemble, Ensemble Musikfabrik NRW, Ensemble Köln). Come solista e musicista da camera ha suonato in tutta Europa, Messico e Stati Uniti.
 

Andrea Comoretto nel 2005 si Diploma in Corno a pieni voti sotto la guida dei Maestri Giorgio Arvati e Dileno Baldin presso il Conservatorio di Udine. Vincitore di una borsa di studio, partecipa al “Texas Music Festival” di Houston. Studia direzione bandistica con il Maestro Daniele Carnevali frequentando i corsi organizzati dall’ANBIMA FVG. Si perfeziona in seguito con i maestri Andrea Corsini, Giuseppe Crott e Guido Corti. Collabora attivamente con l'Orchestra Concentus Musicus Patavinus di Padova, l’Orchestra dell’Opera giocosa di Trieste, l’Orchestra Accademia Naonis, l’Orchestra e Coro San Marco di Pordenone, l’Orchestra sinfonica del Friuli Venezia Giulia, l’Associazione Filarmonica del Friuli Venezia Giulia, l’Orchestra “I solisti in Villa”, l’Orchestra Filarmonia Veneta.
 

pdf_ok.jpg 4.2 KB

Centro Culturale Casa A. Zanussi Pordenone – Via Concordia, 7 – Pordenone
Tel. 0434 365387 – Fax 0434 364584 – info@centroculturapordenone.it