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Still Requies
Musica, testo, drammaturgia, traduzione di Mauro Montalbetti

Mirko Guadagnini - tenore
Marco Baliani - attore
Liederiadi Chorus
(Intende Voci Chorus, Ensemble Virgo Vox, Kore’s Ensemble)
AltreVoci Ensemble
Davide Vendramin - fisarmonica
Maria Silvana Pavan - maestro di sala
Eddi De Nadai – direttore

venerdì 26 ottobre 2018
Pordenone Duomo Concattedrale San Marco

Clicca per vedere servizio TGR FVG di sabato 28 ottobre 2018. Montaggio di Piero Magnoni

 

pdf_ok.jpg Ascolta la videointervista al compositore Mauro Montalbetti e al Maestro Eddi De Nadai

 

Come definire Still Requies di Mauro Montalbetti se non una profonda meditazione sulla tragedia della guerra?

Il senso lo si ritrova proprio nella battuta finale del testo: “La grande notte li ha fatti suoi per sempre. / Nella pace infinita di mari azzurri!”.

Still Requies è una composizione fatta di musica, di canto e di parole, che il compositore Montalbetti ha voluto dedicare a tutti i morti in guerra nel momento in cui si ricorda il centenario della conclusione di quella che venne definita “l’inutile strage”.

E allora ecco che il tenore Mirko Guadagnini, l’attore Marco Baliani, il Lideariadi Chorus, l’AltreVoci Ensemble, Davide Vendramin alla fisarmonica, per la direzione del maestro Eddi De Nadai, affrontando una partitura suggestiva ma anche impegnativa, sono riusciti a trasmettere al pubblico una grande emozione.

Attraverso undici momenti di diversa forma (dal canto a cappella alle parti strumentali, dal canto alla voce dell’attore) si concretizza un “Requiem” che dalla liturgia prende solo alcuni testi, che poi lasciano spazio ad altri di autori vari (da Ungaretti a Hemingway, da Rebora ad Apollinaire, da Montale a Saba, Stuparich, allo stesso Baliani e ad altri), laici ma intrisi di una poesia piena di “pietas” per una condizione, quella della guerra, che loro stessi stavano vivendo.
Dal punto di vista musicale, il lavoro di Montalbetti è apparso di una modernità mai sfrontata, che sa entrare in sintonia anche con chi non è avvezzo a questo tipo di musica. Molti i momenti di grande efficacia e intensità: tra questi il secondo, Tremens factus, puramente strumentale, che tramite le percussioni ha precipitato l’uditorio nel mezzo di un bombardamento.
Tutti bravi gli interpreti ben diretti dal maestro De Nadai.
Nico Nanni


Fotogalleria a cura di Gigi Cozzarin

STILL REQUIES, storia di una meditazione
Il progetto di Still Requies inizia nel 2015 quando durante la fase di prova a Reggio Emilia della mia opera “Corpi eretici”, Mirko Guadagnini - fra i protagonisti del lavoro - mi ha chiesto di scrivere un Requiem per il Festival Liederìadi a celebrazione del centesimo anniversario dalla fine del primo conflitto mondiale.
La scoperta che proprio a Reggio Emilia, durante le manifestazioni contro la partecipazione alla guerra dello stato italiano furono uccisi dalle forze dell’ordine due giovani pacifisti, mi colpì profondamente e decisi che il mio Requiem sarebbe stato “politico e poetico”, sacro ma non religioso.
Una meditazione sulla follia della guerra e l’immensa, straziante, esperienza del dolore, della perdita, della paura. La complessità del lavoro ha necessariamente richiesto più fasi.
La prima è stata dedicata allo studio del periodo storico attraverso la lettura di saggistica (come il notevole volume di Isnenghi - Rochat), la più importante letteratura e poesia del periodo (fondamentale il romanzo di Chevalier “La paura”). La seconda è stata dedicata alla selezione di testi poetici, scritti politici e teatrali di respiro internazionale (quella follia fu appunto mondiale), che potessero fondersi con frammenti tratti dal testo latino del Requiem in modo da evocare sentimenti, stati d’animo, riflessioni di protagonisti immaginari della tragica esperienza bellica; un poeta, un soldato, un politico, una madre.
La terza - più delicata - è stata l’elaborazione del testo, della drammaturgia. Ho scelto di occuparmi personalmente del libretto per sentirlo più mio, poterlo variare anche nel particolare durante la fase della composizione.
La complessa struttura formale prevede più forme scandite in undici episodi: parti corali a cappella, movimenti esclusivamente strumentali - con alcuni strumenti concertanti - Lieder per voce o coro e strumenti, brevi melologhi dell’attore accompagnati dal canto o dal gruppo strumentale.
Il tutto al servizio di una meditazione profonda, volta a tenere sempre vigile la memoria. Per non dimenticare mai gli errori del passato.
Mauro Montalbetti

Un particolare ringraziamento va a Marco Baliani per quello che mi ha insegnato sul teatro, e alla drammaturga e poetessa Barbara Roganti per i preziosi consigli e per aver suggerito il titolo.

 

 

PROGRAMMA

Frammenti poetici tratti da opere:
C. Rébora, E.Toller, C. Sbarbaro, G.Trakl, E. Montale,
G. Apollinaire, S. Sasson, Vladimir Il'ič Ul’janov,
G. Ungaretti, M. Baliani, R. Kypling,
T. Van Doesburg, U. Saba, C. Stuparich, V. Maiakovskij,
C. Sorley, E. Hemingway, W. Owen


Dedicato alla memoria del carissimo amico,
scrittore e giornalista Alessandro Leogrande

Prima esecuzione 23 ottobre 2018, Milano
Produzione: Festival Liederìadi
in collaborazione con il Festival Internazionale di Musica Sacra di Pordenone

 

 

Mauro Montalbetti, nato a Brescia nel 1969, ha studiato al Conservatorio di Milano con Irlando Danieli, Paolo Rimoldi. L'incontro con Gerard Grisey, Marco Stroppa, Franco Donatoni, Magnus Lindberg e Luca Francesconi è stato fondamentale per sviluppare la sua vocazione e il suo talento.

Riconosciuto come uno dei più promettenti compositori italiani, è arrivato finalista al Premio Gaudeamus 1999 e ha vinto il Primo premio al Johan Fux Opera Composition Prize di Graz 2006, con l'opera "Bugie e dolore"
Montalbetti ha lavorato regolarmente per la Filarmonica della Scala, Biennale Musica di Venezia, Teatro Massimo di Palermo, Roma Europa Festival, Fondazione Teatro Grande Brescia, per l’Ensemble Sentieri Selvaggi, Fondazione I Teatri Reggio Emilia, Cantiere di Montepulciano, Stadttheater Klagenfurt, Orchestra ICO Lecce, Filarmonica Romana, Orchestra Regionale Toscana, Orchestra Nazionale RAI, Real Filharmonia de Galicia, I Virtuosi Italiani, Xenia ensemble, Orchestra Pomeriggi Musicali, Orchestra di Flauto dei Paesi Bassi, Ex Novo ensemble, Ensemble Suono Giallo, Festival Playit!, Festival Aperto, Festival Internazionale del Pianoforte Brescia-Bergamo, Teatro Due, Balletto Civile.
La sua opera "Il sogno di una cosa" ha ricevuto un grande successo dopo le nove rappresentazioni nei teatri di Brescia, Reggio Emilia, Milano ed è la prima opera contemporanea italiana trasmessa più volte dalla televisione nazionale RAI 5.
Il suo lavoro orchestrale Another's Infernal è stato commissionato e interpretato dall'Orchestra Filarmonica della Scala nel gennaio 2014 diretta da Daniel Harding. Il grande violoncellista Mario Brunello esegue nel 2015 la prima esecuzione assoluta dell'Adagio per violoncello e orchestra Foresta di Fiori mentre la Fondazione I Teatri Reggio Emilia commissiona “Corpi eretici”, un'opera dedicata alla personalità del poeta Pier Paolo Pasolini.
Il suo catalogo comprende brani per orchestra, per ensemble e quattro opere. Nel febbraio 2017 la sua composizione “Voce tra le voci” è stata inserita in un nuovo CD di Sentieri Selvaggi per l'etichetta Deutsche Grammophon.

Marco Baliani, attore, autore e regista. Con lo spettacolo Kohlhaas del 1989, attraverso un originale percorso di ricerca, dà vita al teatro di narrazione che segna la scena teatrale italiana. Figura eclettica e complessa del teatro italiano contemporaneo, ha sperimentato drammaturgie corali creando spettacoli-evento per molti attori, come Come gocce di una fiumana (premio IDI per la regia), o Antigone delle città, spettacolo di impegno civile sulla strage di Bologna del 2 agosto, o ancora dirigendo progetti come I Porti del Mediterraneo con attori provenienti da diversi paesi dell’area mediterranea. Per il cinema è stato diretto da registi quali Francesca Archibugi, Roberto Andò, Saverio Costanzo, Cristina Comencini e Mario Martone. Come scrittore ha pubblicato romanzi, racconti e saggi tra cui Ho cavalcato in groppa ad una sedia (Titivillus edizioni) e per la Rizzoli Corpo di stato, Pinocchio Nero, L’Amore Buono, Nel Regno di Acilia, La metà di Sophia, e L’occasione. Tra i lavori più recenti, la regia e la scrittura del testo per lo spettacolo Decamerone. Vizi virtù passioni e Giocando con Orlando (anche interprete) con Stefano Accorsi. Come attore e autore, insieme a Maria Maglietta, ha realizzato lo spettacolo Identità.
Negli ultimi anni ha firmato come autore librettista e regista le opere liriche contemporanee Il sogno di una cosa e Corpi eretici, su musiche di Mauro Montalbetti. Nel 2016 è regista e autore, con Lella Costa, dello spettacolo Human, mentre nel 2017 dirige Sette contro Tebe, rappresentato al Teatro Greco di Siracusa. Ancora nel 2017 è uscito, per Laterza Editore, il suo ultimo libro Ogni volta che si racconta una storia.

A partire dal 1998, quando si aggiudica il concorso e debutta con l‘As.Li.Co, Mirko Guadagnini collabora con direttori di fama mondiale come Riccardo Muti, Zubin Metha, Bruno Campanella, Roberto Abbado, M. Whun Chung, Donato Renzetti, Evelino Pidò, John Eliot Gardiner, Marcello Viotti, Daniele Rustioni, Claus Peter Flor.
La carriera solistica lo porta nei teatri più importanti: Teatro alla Scala, Châtelet a Parigi, Nazionale di Praga, Regio di Torino, Cuvilliès di Monaco di Baviera, Opéra di Lione, Opera di Seul, Opéra di Montecarlo, La Fenice di Venezia, Concertgebouw di Amsterdam, Comunale di Bologna, Verdi di Firenze, Comunale di Firenze, Grand Theâtre di Ginevra, Comunale di Modena, Seattle Theatre, Opéra di Montpellier, Opera di Roma.
Intensissima è l’attività concertistica con orchestre di fama mondiale: Orchestra del Teatro alla Scala, Radio France, Freiburger Orchester, Mozarteum Orchester, Accademia di Santa Cecilia, Orchestra Rivoluzionaria e Romantica, Accademia Bizantina, L’Europa galante, Les Arts Florissants, La Venexiana, Orchestra della Toscana, Orchestra del Maggio Fiorentino, Orchestra Verdi, Pomeriggi Musicali.
Debutta in Scala nel repertorio barocco: nel 2005 con Il Rinaldo di Händel diretto da Ottavio Dantone, nel 2011 e 2015 con Il ritorno di Ulisse in patria e L’Incoronazione di Poppea di Monteverdi diretti da Rinaldo Alessandrini.
Vince il Grammy Awards, Choc du Monde e Premio Amadeus con Orfeo di Monteverdi (La Venexiana, Claudio Cavina) come migliore disco di opera barocca del 2008. Approfondisce l’immenso repertorio barocco con grandi maestri del calibro di John Eliot Gardiner, William Christie, Ivor Bolton, Rinaldo Alessandrini, Réné Jacobs, Peter Neumann, Ottavio Dantone, Fabio Biondi, Frieder Bernius, Giovanni Antonini.
Specializzato nel repertorio contemporaneo, ha interpretato tra l'altro:
Azio Corghi (Il dissoluto assolto, Teatro alla Scala, Teatro di Lisbona 2006).
Ivan Fedele (Antigone, Maggio Fiorentino, Premio Abbiati 2007),
Hans Werner Henze (Phaedra, Maggio Fiorentino, Premio Abbiati 2008),
Matteo D’Amico (Patto di sangue, Maggio Fiorentino 2009),
Claudio Ambrosini (Killer di parole, Fenice di venezia 2010)
Filippo Del corno (Le remède de fortune, Teatro Strehler, Milano 2012)
Karl Heinz Stockhausen (Stimmung, Los Angeles, Bologna Festival 2014)
Mauro Montalbetti (Corpi eretici, Festival Aperto, Reggio Emilia, 2015)
Filippo Perocco (Acquagranda, Teatro La Fenice, Venezia 2016)

Eddi De Nadai, già Maestro Collaboratore al Teatro la Fenice di Venezia, Staatsoper di Hannover, Verdi di Trieste, Lirico Sperimentale di Spoleto, Sociale di Trento, diplomato in pianoforte e clavicembalo al Conservatorio di Venezia, ha studiato Direzione d’Orchestra con Romolo Gessi, Donato Renzetti, Lior Shambadal e Deyan Pavlov.
È stato direttore ospite al Teatro dell’Opera di Izmir e, dal 2009 al 2013, primo direttore ospite al Bolshoi Theater di Tashkent. Svolge una intensa attività collaborando con prestigiose orchestre (Orchestra di Padova e del Veneto, Città di Ferrara, Mitteleuropa Orchestra, Radiotelevisione Slovena, Sinfonica di Cordoba, Orpheus Kammerorchester Wien, Filarmonica di Bacau, Filarmonica di Kharkov, Kiev String’s Orchestra, Radiotelevisione Albanese, Opera di Belgrado e Lubiana, Astana Opera) e importanti solisti quali Bruno Canino, Rocco Filippini, Luciana D’Intino, Katia Ricciarelli, dirigendo un vasto repertorio sinfonico e operistico in Italia e all’estero.
Recentemente ha diretto Nabucco e Aida al Taormina Opera Stars, Madama Butterfly al Festival Pucciniano di Torre del Lago, The little sweep di Britten al Teatro Verdi di Pisa e ha inaugurato MittelFest 2016 di Cividale con la prima assoluta di Menocchio di R. Miani.
È fondatore e direttore artistico dell’Ensemble Musica Pura, che si dedica alla letteratura strumentale del Novecento e del progetto “All’Opera, ragazzi! per la divulgazione del repertorio operistico contemporaneo per ragazzi, giunto alla XII edizione.
Ha diretto un vasto repertorio operistico in Italia e all’estero.
Collaboratore di cantanti di fama internazionale, ha tenuto concerti per prestigiose istituzioni e importanti festival in tutta Europa, Asia Centrale, Medio Oriente, Argentina, Messico, Stati Uniti.
Dal 1990 è Direttore Artistico per il settore Musica del Centro Iniziative Culturali Pordenone.
È docente al Conservatorio di Milano.

Liederiadi Chorus nasce dalla fusione delle voci femminili di Intende Voci Chorus unite all’Ensemble Virgo Vox e al Kore’s Ensemble, realtà vocali che hanno fatto da tempo del repertorio vocale del ‘900 e contemporaneo oggetto di studio e ricerca vocale. Composto da 34 voci divise tra soprani, mezzosoprani e contralti, rappresenta il meglio della vocalità femminile su questo repertorio nel panorama lombardo.

Soprani I
Laura Bevacqua, Chiara Bratos, Valentina Ghirardani*, Graziella Tiboni*
Soprani II
Eleonora Colaci, Eudossia Drei, Elena Garbelli, Carmela Iacono, Marcella Moroni*
Mezzosoprani I
Ester Covini, Grazia Bilotta, Rosalba Miceli, Ilaria Molinari*, Lucrezia Spina.
Mezzosoprani II
Lucilla Amerini, Laura Cerri, Carlotta Valle.
Contralti I
Véronique Mangini, Gabriella Mascadri*, Silvia Pagano, Nancy Garcia Siurob, Rossana Torri, Amina Venesia
Contralti II
Elena Billani, Silvia Capobianco*, Claudia Cigala*, Anna Negrini, Maxine Rizzotto

*soliste del coro


AltreVoci Ensemble, gruppo nato con l’intento di esplorare il repertorio del Novecento e contemporaneo, ha all’attivo oltre quaranta concerti in diverse città italiane fra cui Bologna, per la rassegna Bologna in Lettere, Spoleto, per Libri all’Orizzonte, Roma, per la rassegna Suoni di parole, Brescia per il festival Sulle ali del Novecento, Modena, per il Festival della Filosofia.
L’ensemble ha inaugurato la sua attività all’inizio del 2013 con MusicAmerica, un concerto dedicato alla produzione del secondo Novecento americano e, nella stessa stagione, in collaborazione con Gioventù Musicale di Modena, ha ideato e diretto la rassegna SpazioQuindici, percorsi di ascolto con autori del Novecento storico e giovani autori emergenti.
Nel 2015 AltreVoci Ensemble ha portato a compimento due importanti progetti: al Teatro Rosetum di Milano l’opera Der Kaiser von Atlantis di Viktor Ullmann e un doppio concerto dedicato agli ottant’anni di Arvo Pärt che ha riportato in Italia, a diversi anni dalla prima esecuzione, la Passio Domini Nostri Jesu Christi secundum Joannem, capolavoro sacro del compositore estone.
Nel maggio 2017 AltreVoci si è esibito presso lo Jabous cultural center di Gerusalemme in occasione della collaborazione con il Conservatorio Edward Said. Il concerto monografico Estranei Paesaggi dedicato alla musica di Antonio Giacometti e presentato nel dicembre 2017 dall’ass. Giovani Interpreti associati di Brescia porta l’ensemble ad un’importante esperienza di collaborazione con Fabrizio Meloni, primo clarinetto del Teatro alla Scala e con il chitarrista Giulio Tampalini.
Il 2018 di AltreVoci, a conclusione della rassegna Musica Fuori, si è aperto con il concerto Nuovi canti, un’esplorazione del recentissimo repertorio cameristico italiano sotto la prestigiosa direzione di Carlo Boccadoro.

Stefano Raccagni, violino
Davide Bravo, viola
Anna Freschi, violoncello
Simone Di Benedetto, contrabbasso
Laura Bersani, flauto
Martina Di Falco, clarinetto
Francesco Albertini, fagotto
Andrea Brunati, corno
Paolo Grillenzoni, percussioni
Francesca Pronto, arpa

Davide Vendramin ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio di Pesaro, all’Università di Torino e all’ Hochschule der Künste di Berna.
Si è esibito nell’ambito di importanti festival e in collaborazione con istituzioni culturali quali Stadt Tehater di Berna, UFA Filmnächte di Berlino, Internationale Ferienkurse für Neue Musik di Darmstadt, Ferrara Musica, Festival di Lucerna, HEMU di Losanna, Auditorium di Milano, Staatstheater am Gärtnerplatz di Monaco di Baviera, Teatro Regio di Parma, Amici della Musica di Modena, Pistoia e Trapani, Associazione Filarmonica di Rovereto, Istituto Italiano di Cultura di Stoccarda, Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, MiTo/Settembre Musica e Rai NuovaMusica di Torino, Théâtre du Capitole de Toulouse, Biennale Musica di Venezia, Wettinger Kammerkonzerte, FBW di Vienna, Accademia di Musica e Teatro di Vilnius.
Come solista ha suonato con l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino e l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma eseguendo, in prima nazionale, lavori per fisarmonica e orchestra di Salvatore Sciarrino (Storie di altre storie) e Sofia Gubajdulina (Sotto il segno dello scorpione). Ha collaborato inoltre con la Mahler Chamber Orchestra, la Berner Symphonie Orchestre, Neue Vocalsolisten
Stuttgart, “The Sprockets” Ensemble di Utrecht, l’Orchestra della Svizzera italiana di Lugano, Monteverdi
Accademie e Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, l’Orchestra I Pomeriggi Musicali e il Divertimento Ensemble di Milano, l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, l’Orchestra di Padova e del Veneto, l’Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini di Parma, l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, l’Orchestra della Toscana. Ha registrato per Radio3 RAI e la Terza Rete Televisiva, per la Radio della Svizzera Italiana di Lugano, per la Télévision Suisse Romande di Ginevra e per la Bayrischer Rundfunk di Monaco di Baviera.
Con l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano diretta da Giuseppe Grazioli e l’Orchestra della Svizzera italiana di Lugano diretta da Dennis Russell Davies, ha partecipato all’incisione dell’integrale delle opere per orchestra di Nino Rota per DECCA e di Chemins V di Luciano Berio per ECM.
Esperto per il Conservatorio della Svizzera italiana di Lugano, insegna fisarmonica al conservatorio di Vicenza.

 

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