Mostre e laboratori a scuola di animazione e illustrazione su dialoghi di pace
A cura di Silvia Pignat
In collaborazione con Centro Iniziative Culturali Pordenone
6 novembre > 7 dicembre
Scuola Primaria Enrico Fermi di Roveredo in Piano
GLENDA SBURELIN
Nata a Pordenone nel 1972, ha svolto studi di grafica pubblicitaria e fotografia. La passione per il disegno la avvicina al mondo dell’illustrazione editoriale per ragazzi, contando circa una quarantina di pubblicazioni con Editori italiani, europei ed extraeuropei. Parallelamente coltiva l’interesse per la ricerca artistica, utilizzando varie tecniche dalla pittura, alla ceramica e alla resina. Oltre alle numerose Mostre di Illustrazione, ha esposto in Rassegne d’Arte Contemporanea in Italia e all’estero e in Collettive di libri d’artista. Le immagini in mostra appartengono al Silent Book “Storia di un sogno”, edito da Agaworld-Montessori (Seoul, Sud Corea, 2017), in coedizione con la svedese Zensekai Förlag. Silent book è un libro senza parole ed è da questa lacuna che si sviluppa tutto il suo potenziale, in quella serie di strategie visive messe in atto ai fini della narrazione e dei suoi significati. O”re al bambino la possibilità di aguzzare l’osservazione e di riempire quel vuoto narrativo lasciato dall’assenza del testo scritto.
in collaborazione con Istituto Comprensivo Giovanni Cadelli di Roveredo in Piano
8 novembre > 15 dicembre
Scuola dell’Infanzia San Giuseppe di Prata di Pordenone
PAOLA FRANCESCHINI
Nasce a Udine nel 1963. Ha frequentato corsi di illustrazione con Javier Zabala, Chiara Carrer, Katsumi Komagata e Gek Tessaro. Ha collaborato a 24 numeri della rivista Dada e pubblicato 3 albi illustrati, editi dalla Casa Editrice Artebambini. Il suo primo libro, “Con gli occhi di Mirò”, nel 2016 è stato presentato, in forma di spettacolo, all’interno della mostra dedicata a Mirò “Soli di notte” a Villa Manin di Passariano. Il suo secondo libro “Una piuma blu” nel 2013 è stato portato in scena, con musica e colori dal vivo, presso la Ludoteca dell’Ospedale Pediatrico Meyer a Firenze. Le immagini di questo albo illustrato parlano della natura e del complesso rapporto che la lega all’uomo e del vincolo imprescindibile che collega tutti gli esseri viventi tra loro. Il gioco di un bambino, il volo di un uccello nella foresta, la scoperta di un indio, il dono fatto ad una donna straniera, s’intrecciano magicamente per tornare nelle mani del bambino da cui tutto ha avuto inizio. Il suo terzo libro: “Che sorpresa Paul Klee!” nel 2015 è stato presentato presso la Galleria di Arte Moderna Pizzinato di Pordenone, all’interno della rassegna “Le parole degli artisti”. Attualmente lavora come insegnante nella Scuola dell’Infanzia di Roveredo in Piano.
in collaborazione con Scuola dell’Infanzia San Giuseppe di Prata
di Pordenone
9 novembre > 7 dicembre
Scuola dell’Infanzia di Palse di Porcia
FEDERICA PAGNUCCO
Vive in Friuli, una regione protetta dai monti e rinfrescata dal mare, o viceversa! Un posto speciale, crocevia di culture, lingue e tradizioni. A scuola parlava molto, scriveva in piccolo e pensava di fare la parrucchiera o il chirurgo; le dicevano che disegnava bene. La sua casa è sempre stata piena di libri; forse per questo si è appassionata al mondo dell’illustrazione. Lavora con tanti bambini e ogni giorno legge storie e illustrazioni ai suoi piccoli.
Continua a non poter fare a meno di carta, pennelli e colori. Ha approfondito soprattutto la ricerca nel campo dell’illustrazione, frequentando vari corsi e seminari in Italia e all’estero. Progetta e realizza corsi e incontri di illustrazione, laboratori grafici ed espressivi e incontri di illustrazione in varie scuole, biblioteche e centri di formazione. Propone una linea di artigianato artistico “Il Carol”, pezzi unici, realizzati a mano da testa a piedi. Ama le collaborazioni; con Linda Wolfsgruber è nato un progetto, libero e aperto, “Kleinlittlepiccolo”, che è diventato cartella d’artista, libro e film d’animazione.
in collaborazione con Istituto Comprensivo Jacopo di Porcia
10 novembre > 15 dicembre
Scuola dell’Infanzia Paritaria V. Favetti di Castions di Zoppola
ALESSANDRA CIMATORIBUS
Ha pubblicato finora una quarantina di libri con editori italiani, europei e americani. Ha illustrato anche giochi, costumi teatrali, packaging, manifesti, articoli per riviste. I suoi lavori sono stati presenti in circa ottanta mostre, nazionali e internazionali, tra le più importanti del settore. Ha tenuto corsi alla scuola di illustrazione di Sarmede. Collabora con scuole e biblioteche, organizzando laboratori e incontri sul tema del libro e dell’illustrazione. Queste tavole nascono per volontà dell’Associazione Arte al Marconi di Portogruaro che, nel 2009, le propone una mostra incentrata sui diritti dei bambini: “Ogni bambino deve poter esprimere la propria opinione sulle cose che lo riguardano e ha diritto ad essere ascoltato. Questo bambino è grande, più degli adulti, perché è importante, è importante quello che ha da dire, la sua voce, la sua opinione. Gli adulti devono ascoltarlo in assoluto silenzio, con molta attenzione”.
In collaborazione con Fondazione Micoli-Toscano di Castions di
Zoppola
25 novembre > 30 dicembre
Villa Frova, Comune di Caneva
MARTA LORENZON
Vive e lavora a Sacile (PN) con il gruppo Studio Swartz. Alla professione di illustratrice, negli ultimi anni, ha affiancato una personale ricerca pittorica, ispirata dalla passione per la tradizione macchiaiola ed impressionista della pittura dell’800. Per Marta la pittura è un’impressione della realtà, costituita da ricordi visivi che, come frammenti della memoria, sono ricomposti sulla tela attraverso macchie di colore e pennellate.
L’immaginario proposto si presenta come un dialogo con la dimensione della memoria, attraverso il suo recupero e la sua reinterpretazione. I soggetti, a volte di figura umana, a volte paesaggistici, sono fotogrammi di momenti vissuti e, come i ricordi stessi, a tratti appaiono a fuoco, a tratti indefiniti. Predilige i contrasti cromatici tra i celesti freddi delle ombre contrapposti agli arancioni caldi usati per la luce solare del pomeriggio tardo. Anche nel disegno, come nella pittura, il segno frammentato narra la ricomposizione di un ricordo.
in collaborazione con Comune di Caneva