Sonig Tchakerian
Sonig, violinista di origine armena, ha iniziato a imporsi con l’archetto sotto la guida del padre e ha potuto studiare con grandi maestri diversissimi come Guglielmo, Accardo e Milstein. Ha creato esperienze intense e coraggiose alle Settimane Musicali al Teatro Olimpico, dove è responsabile artistico dei progetti di musica da camera, ed è docente di violino nell’ambito dei corsi di perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Roma. Suona un magnifico Gagliano (Napoli 1760).
La sua discografia comprende Seasons and Mid Seasons di Vivaldi (Decca 2015), le Sonate e Partite di J. S. Bach (Decca 2013), le Sonate 0p. 23, 24 e 47 di Beethoven, (Deutsche Grammophon 2010), Capricci op. 1 di Paganini (Arts 2003), il Concerto di Barber e la Serenata di Bernstein (Amadeus, 2006), i concerti di Haydn (Arts, 2001), il Concerto n. 5 di Vieuxtemps e il Rondò capriccioso di Saint-Saëns (Audiophile Sound, 1997), l’integrale per violino e pianoforte di Ravel (AS disc, 1991), l’integrale dei trii di Beethoven, Schumann e Schubert con il Trio Italiano. Scritte per lei composizioni da Ambrosini, Boccadoro, Campogrande, Dall’Ongaro, Mosca, Perocco, Sollima. Bacalov le ha recentemente dedicato una sua versione per violino e archi delle Stagioni di Piazzolla.
Vive un’inquieta voglia di cercare oltre ed esplorare esperienze nuove, tra viaggi di concerti e incontri alla riscoperta delle origini armene. Radici e futuro, per lei due realtà da non tradire.