Ceramica graffita rinascimentale

a cura di Luisa Finos ceramista

La ceramica graffita italiana si sviluppa prevalentemente nelle regioni settentrionali, assumendo alcune differenze a seconda dei luoghi e dei tempi e si protrae dal XIV secolo a tutto il XVI e oltre. Fu largamente prodotta in Emilia, Veneto e Friuli. La vicina e precedente produzione bizantina e medio orientale sembra sia alla base delle sue origini, ma nel graffito italiano sia i motivi decorativi sia i toni del colore assumono caratteri di assoluta originalità. Le ceramiche ingobbiate e graffiate sono colorate con ossidi metallici che danno effetti di ruggine e di verde, ricoperte in seconda cottura con vetrina.
Il laboratorio si articolerà in una parte teorica, che precederà quella pratica nei primi due incontri, per dedicarsi poi interamente alla produzione di una ciotola e di un piatto, con la tecnica della sfoglia, abbozzando il disegno scelto.
Poi pezzi secchi vengono rifiniti e “ingobbiati”, vale a dire ricoperti di un sottile strato di argilla bianca, con un pennello. Si prosegue con l’incisione del disegno sul piatto e sulla ciotola. Successivamente i pezzi cotti sono pronti per essere dipinti e messi sotto cristallina.