Origini della lingua italiana
| da giovedì 3 a giovedì 17 dicembre 2009 |
Mauro Brusadin, docente di lettere
La distanza che separa latino scritto, lingua delle istituzioni e della letteratura, e latino parlato, realtà instabile e dinamica, refrattaria ad ogni regola, allarma professori e grammatici già in età augustea. Ma la deriva tra i due sistemi è progressiva e inarrestabile: la debolezza e la disgregazione dell’Impero creano le condizioni per il defi nitivo distacco e per la elaborazione di parlate locali autonome.
La cultura latina sopravvive nella tradizione del Cristianesimo, unico punto di riferimento di fronte ai dominatori germanici, che nell’Italia altomedioevale impongono nuove condizioni politiche, sociali, economiche, culturali.
Gli incerti e frammentari documenti (secoli VII-IX) testimoniano il lento e laborioso travaglio linguistico da cui nasceranno nuovi sistemi di comunicazione, capaci di rispondere alle esigenze della convivenza civile, alla vita privata e al culto, fi no a esplodere in forme sempre piu consapevoli e alternative al latino (secolo X). Testimonianze del volgare affi orano sempre piu numerose nei secoli XI-XII in quasi tutto il territorio italiano, ma solo in particolari ambiti regionali e comunali si registrano i primi signifi cativi tentativi di uso letterario della nuova lingua.
1. Giovedì 3 dicembre 2009 ore 15.30
La latinità in Italia da Augusto a Odoacre (476 d.C.)
Tradizione scritta e latino parlato
Principali fenomeni di trasformazione grammaticale
La semantica cristiana
2. Giovedì 10 dicembre 2009 ore 15.30
Tra latino e volgare (476-969 d.C.)
Mondo latino e realtà germanica a contatto
Il contributo bizantino e arabo
Le prime testimonianze scritte del volgare in Italia
3. Giovedì 17 dicembre 2009 ore 15.30
I documenti del volgare in Italia (secoli XI-XII)
I primi tentativi di uso letterario dei nuovi sistemi
linguistici municipali