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Due romanzi al centro dell'Europa

Incontri con la letteratura centroeuropea, con gli scrittori Alberto Garlini e Gian Mario Villalta

 

Sguardi al centro dell'Europa per nuovi scenari estetici e poetici. Incontri con la letteratura centroeuropea
I grandi cambiamenti di questi ultimi decenni ci presentano una immagine dell’Europa centrale radicalmente cambiata.
Le conseguenze del crollo del muro di Berlino non sono state soltanto economiche e politiche ma naturalmente anche culturali e psicologiche.

La letteratura non poteva sottrarsi al racconto di questa trasformazione, come del resto non poteva trascurare l’imponente tradizione narrativa della Mitteleuropa.
Si disegnano così nuovi scenari estetici e poetici, che fondono eredità culturali importantissime e il nuovo immaginario collettivo.

I due romanzi di cui parleranno Alberto Garlini e Gian Mario Villalta sono stati scelti perché, in misura diversa e con diverse caratteristiche, ci permettono di approfondire questa realtà.

 

PROGRAMMA
 

Giovedì 15 maggio 2008 ore 18.30
L'EDUCAZIONE DELLE RAGAZZE IN BOEMIA
Gian Mario Villalta
sul romanzo di MICHAL VIEWEGH

Beata è la figlia ventenne di un ricco commerciante praghese, che le “affitta” un professore perché lei possa superare una profonda crisi depressiva attraverso un corso di scrittura creativa. Nasce una paradossale storia d’amore fra lo scrittore e la ragazza, storia destinata a finire con un insuccesso. Beata otterrà dei progressi incredibili: facendo il pieno rapidamente di tutte le ideologie e le attrattive intellettuali che affollano, nella Praga degli anni ’90, il nuovo supermarket delle identità. Condotto con sarcasmo e disincanto il libro si confronta quasi ad ogni pagina con lo smarrimento del presente e la distanza della grande tradizione letteraria.

Michal Viewegh (1962) è il più famoso scrittore ceco della nuova generazione; la critica lo considera l’erede di Kundera e Hrabal. In patria i suoi libri sono costantemente in vetta alle classifiche. È tradotto in tutte le principali lingue del mondo. In Italia sono già stati pubblicati, entrambi da Mondadori, Quei favolosi anni da cane e L’educazione delle ragazze in Boemia e, per Instar Libri, Romanzo per donne.

 

Giovedì 22 maggio 2008, ore 18.30
AURORA BOREALE
Alberto Garlini
sul romanzo di DRAGO JANCAR

Un uomo di mezza età, Josef Erdman, arriva nella piccola città di Maribor, fra Austria e Slovenia, all’alba del 1° gennaio 1938, per incontrare il suo collega Jaroslav. La permanenza in città, però, si rivela subito una discesa agl’inferi, anzitutto per l’attesa (Jaroslav non arriverà mai), poi per le strane persone con cui Erdman si trova ad avere rapporti. L’intero romanzo si presenta come una cosciente ripresa di temi e atmosfere della grande letteratura mitteleuropea, condotti sul filo di una provocata complicità col lettore, al fine di focalizzare lo sguardo sull’attualità. Le controversie etnico-ideologiche, la chiacchiera giornalistica, l’identità precaria dei personaggi, mostrano una sorprendente continuità delle vicende dell’intero secolo con i tragici eventi di questi ultimi anni.

Drago Jančar (1948) è attualmente il maggiore scrittore e saggista sloveno. Attivo politicamente fin dagli anni della partecipazione studentesca, ha contribuito al processo di democratizzazione del suo paese, anche subendo la repressione autoritaria del periodo titino. I suoi romanzi sono quasi sempre legati a concrete vicende storiche dell’Europa centrale, la cui sorte sembra incarnare, per lo scrittore, la tragicità della condizione umana. In Italia sono comparsi L’allievo di Joyce, Ibiscos, Il ronzio, Forum e Aurora Boreale, Bompiani.

 

I curatori

Gian Mario Villalta è nato a Visinale di Pordenone nel 1959. Ha scritto in poesia: Vose de vose / Voci di voci (Campanotto 1995), L’erba in tasca (Scheiwiller 1992), Nel buio degli alberi (la barca di Babele 2001). Ha curato con Stefano Dal Bianco la pubblicazione del Meridiano Mondadori dedicato a Zanzotto: Le poesie e le prose scelte (1999). Nel 2001 è uscito il primo romanzo Un dolore riconoscente (Transeuropa). Cui hanno fatto seguito: Tuo figlio (Mondadori 2004), Il respiro e lo sguardo. Un racconto della poesia italiana contemporanea (Rizzoli 2005), Vita della mia vita (Mondadori 2006; Vie de ma vie, Gallimard, 2008) e la raccolta di poesie Vedere al buio (Sossella editore, 2007). È curatore di pordenonelegge.it

Alberto Garlini è nato a Parma nel 1969, abita da molti anni in Friuli. Collabora alle pagine culturali del Giornale e del Messaggero Veneto. Ha pubblicato la raccolta di poesie Le cose che dico adesso (nuovadimensione 2001) e i romanzi Una timida santità (Sironi Editore 2002), Fùtbol Bailado (Sironi 2004; “Un sacrifice italien” Christian Bourgois Editeur, 2008) e Tutto il mondo ha voglia di ballare (Mondadori 2007). È docente di scrittura creativa all’Università del Molise. È curatore di pordenonelegge.it


La partecipazione agli incontri è gratuita.


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