In cerca di Europa
40ª serie di incontri di cultura storico politica
dell'Istituto Regionale Studi Europei del Friuli Venezia Giulia
dal 13 novembre al 20 dicembre 2012 |
Auditorium
Centro Culturale Casa A. Zanussi Pordenone |
EUROPA TRA CRISI ECONOMICA
E INCERTEZZA POLITICA
Incontro-dibattito con Alessio Sacchi, Università di Bologna.
Alessio Sacchi ha conseguito la laurea magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso la Facoltà di Scienze Politiche “Roberto Ruffilli” di Forlì e la laurea triennale in Studi Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche di Bologna. Ha compiuto parte dei suoi studi a Parigi, dove ha prima frequentato per un anno accademico l’Istituto di Studi Politici e poi conseguito un master in Studi economici e giuridici dell’Unione Europea dell’Università Paris I Panthéon-Sorbonne organizzato dal Collège des Hautes Etudes Européennes “Miguel Servet”. Collabora con la rivista “Meridiani - Relazioni Internazionali”, per la quale si occupa di politica europea, e con l’Istituto Cattaneo di Bologna.
Clicca e ascolta l'intervista a Alessio Sacchi
L'EUROPA DEL DISINCANTO VISTA DALL'EST
Incontro-dibattito con Francesco Leoncini, storico dell'Europa centrale.
ANTICIPA LA LEZIONE UN ARTICOLO DI LEONCINI SU "Messaggero Veneto - Cultura" 27.11.2012. "Europa e disincanto: un nuovo '89 abbatte il muro neo-liberista. Atene come Praga, un sistema è arrivato al capolinea...". [leggilo qui]
Francesco Leoncini, già docente di Storia dei Paesi Slavi e Storia dell’Europa Centrale all’Università Ca’ Foscari di Venezia è impegnato nello studio delle trasformazioni sociali in termini comparati tra Est e Ovest dell’Europa. Fin dagli anni '70 si è dedicato ai movimenti di opposizione nel blocco sovietico e alla rivalutazione della figura e del pensiero di Tomás Garrigue Masaryk, quale precorritore dell’integrazione europea. Ha tradotto la sua opera programmatica La Nuova Europa. Il punto di vista slavo. Tra le sue pubblicazioni segnaliamo L’Europa centrale. Conflittualità e progetto. Passato e presente tra Praga, Budapest e Varsavia e L’opposizione all’Est 1956-1981. È membro onorario della Società Masaryk di Praga e fa parte del Consiglio di amministrazione della Société Européenne de Culture. Con Rubbettino editore ha recentemente pubblicato Alexander Dubcek e Jan Palach. Protagonisti della storia europea e L'Europa del disincanto. Dal '68 praghese alla crisi del neoliberismo.
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DOVE VANNO I BALCANI?
Un cuore di tenebra
Incontro-dibattito con Giacomo Tinelli, Università Roma Tre
Giacomo Tinelli, dopo aver conseguito nel 2005 il diploma di liceo scientifico si iscrive al corso di laurea in Lettere presso l'università degli studi di Bergamo dove germina e cresce la sua passione per le materie umanistiche, in particolare per le lettere e la filosofia. Contemporaneamente cresce la passione civile e l'impegno politico, che confluisce nell'esperienza dell'associazione Soldelladda, attiva con incontri culturali e progetti d'integrazione sociale nella zona della Martesana. Ottenuta la laurea in lettere con una tesi su Pasolini, dal 2010, trasferitosi a Roma, sta frequentando il corso di laurea magistrale in italianistica presso l'università di Roma 3. Nel maggio 2012 è tra i vincitori del Concorso internazionale dell’IRSE “Europa e giovani ”, con una tesina su “Dove vanno i Balcani?”
Clicca e ascolta l'intervista a Giacomo Tinelli
UN'UNIONE FEDERALE PER LE SFIDE POST-GLOBALI
Incontro-dibattito con GILBERTO PELOSI, Collège de l'Europe, Bruges
Gilberto Pelosi, laureato in Economia e in Relazioni internazionali, ha studiato all'Università di Pavia, al Trinity College di Dublino e alla Universidad de Alcalá. Terminati gli studi ha svolto un tirocinio presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze. Attualmente si sta specializzando in Studi europei al Collegio d'Europa di Bruges, dove frequenta un Master in Studi diplomatici e relazioni estere dell'Unione europea. Tra i suoi maggiori interessi figurano la storia moderna e contemporanea, la politica e l'economia internazionali.
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ALBANIA UNA DIFFICILE TRANSIZIONE VERSO LA DEMOCRAZIA
NOTE DI CIVILTÀ E CULTURA
ZHANI CIKO, direttore del Teatro Nazionale dell'Opera e del Balletto di Tirana
Clicca e ascolta l'intervista a ZHANI CIKO
Segue intervento musicale della pianista Rudina Ciko
a cura del Centro Iniziative Culturali Pordenone
“Go Trabi go!” Corri piccola Trabant (la più famosa utilitaria costruita nella Germania dell’est) caduto il muro, puoi correre finalmente, verso il sole e la libertà! Era il titolo di un film del 1991, comico/amaro del regista tedesco Peter Tim. La Trabant che fora il muro, graffito ora al Mauermuseum di Berlino, è ormai una vecchia icona. L’abbiamo tuttavia scelta come immagine per il programma del prossimo corso di cultura storico-politica dell’IRSE, l’Istituto Regionale di Studi Europei, che si intitola “In cerca di Europa”. Cinque appuntamenti, a partire da martedì 13 novembre all’Auditorium del centro culturale Casa Zanussi di Pordenone.
L’apertura su “Europa tra crisi economica e incertezza politica” è affidata a Alessio Sacchi, giovane ricercatore, con laurea magistrale in Scienze internazionali e diplomatiche, master a Parigi in Studi economici e giuridici dell’Ue, nonché tra i vincitori dell’ultimo Concorso Irse “Europa e i giovani”. E saranno altri due giovani di vaglia, anch’essi selezionati dal Concorso, a trattare di “Dove vanno i Balcani?” (Giacomo Tinelli, dell’Università di Roma Tre, giovedì 6 dicembre ) e Gilberto Pelosi, del Collège d’Europe di Bruges (martedì 18 dicembre su “Un’unione federale per le sfide post-globali”).
Al centro, (giovedì 29 novembre) l’intervento di uno tra i maggiori studiosi italiani dell’Europa centrale, Francesco Leoncini, curatore del recente volume “L’Europa del disincanto: dal ’68 praghese alla crisi del liberismo” Un bilancio dei primi vent’anni delle società postcomuniste, viste nel più ampio contesto europeo e mondiale. Attraverso analisi sulle condizioni sociali e politiche delle nuove democrazie, il volume evidenzia progressi ma anche le pesanti involuzioni; di qui anche un certo “disincanto” di popolazioni, convinte che dopo la fine del comunismo si potesse aprire un lungo periodo di pace e di prosperità.
Una ricerca di Europa, di come la vorremmo nel contesto globale ma con uno sguardo speciale a est, nella convinzione – come afferma Leoncini – che gli obiettivi della primavera di Praga di creare un “socialismo dal volto umano” sono oggi più attuali che mai nel momento in cui il modello neoliberista impostosi ovunque dopo l’89 mostra in tutta evidenza il suo fallimento. Con lui anche il filosofo Zygmunt Bauman che, intervistato una decina d'anni fa, dichiarava: “Sono contento che lei mi definisca un socialista... a mio avviso, il nostro mondo ha bisogno più che mai di socialisti, e tale esigenza è diventata molto più vitale e impellente dopo la caduta del muro di Berlino... credo che il programma socialista e quello liberale siano più complementari che alternativi».
Concluderà il corso un appuntamento tra storia e musica. Giovedì 20 dicembre, il direttore del Teatro Nazionale dell’Opera e Balletto di Tirana tratterà di “Albania una difficile transizione verso la democrazia”, seguito da un intervento musicale della pianista Rudina Ciko. Laura Zuzzi
È comunque gradita l’iscrizione, facendo pervenire i propri dati alla Segreteria Irse. irse@centroculturapordenone.it
0434 365326
Gli studenti universitari e delle Scuole superiori che desiderano un certificato di frequenza devono richiederlo al momento dell’iscrizione.
Il programma è inserito come Progetto Speciale dell’Irse anche all’interno del calendario dell’anno accademico 2012-2013 dell’Università della Terza Età di Pordenone.