Internet quotidiano

La città nella Rete: nuovi scenari sociali e culturali

DIBATTITO

Per una crescita di relazioni

Internet quotidiano: il 68% dei giovani del Nordest lo usa ogni giorno per mandare e ricevere e-mail, “chattare”, ascoltare musica, guardare programmi televisivi sul web, entrare in social networks.

È strumento indispensabile di lavoro nelle nostre industrie, nelle grandi come nelle piccole, che dell’innovazione e dei collegamenti hanno fatto la loro forza.
Una piattaforma formidabile che può divenire anche strumento civico locale per la crescita di relazioni, non virtuali, tra cittadini e istituzioni, tra giovani e adulti, tra categorie e professioni spesso non comunicanti, tra vecchi e nuovi cittadini. Metafora della grande sfida a comporre autonomia individuale e progetti comuni.
Un convegno per riflettere su quest’attualità e gli orizzonti futuri, assieme ad esperti e studiosi di nuove tecnologie, amministratori pubblici, manager di industria e formatori; suggerito dalle esigenze di un territorio e di una città che, pur significativa per sviluppo economico e creatività, è alla ricerca di una progettualità sociale più coinvolgente.
Una iniziativa proposta, non a caso, dal e nel Centro Culturale Casa Antonio Zanussi, che da anni opera in tal senso con le attività dei suoi diversi organismi; luogo di formazione ai diversi linguaggi, di incontro intergenerazionale e sempre più interculturale. Una iniziativa resa possibile dalla sinergia tra IRSE e Fondazione CRUP, da anni presente nelle attività degli organismi di Via Concordia e di altre importanti realtà culturali e formative della città di Pordenone e di tutto il territorio delle due province friulane.
Obiettivo del convegno è, quindi, cogliere un tema di grande significato culturale e civico, facendo emergere non solo le opportunità di una conoscenza più diffusa, ma la consapevolezza di reali possibilità di realizzazione. Partendo da Pordenone, perché proprio l’amministrazione cittadina ha avviato un percorso innovativo volto alla facilitazione dell’accesso a internet come mezzo di creazione di nuove relazioni sociali e di democrazia partecipativa.
Siamo ben consapevoli delle difficoltà operative di una prospettiva così strategica ma nel contempo impegnativa. Per noi, comunque, la convinzione di dover aiutare ad approfondire e collaborare a diffondere una consapevolezza, che non potrà non dare i suoi frutti.
Intanto ci poniamo e poniamo un interrogativo. Non è possibile compiere qualche passo facilitando un avvio? Per questo speriamo che la nostra iniziativa risulti anche quasi una provocazione positiva a incoraggiamento di progetti operativi. Ringraziamo chi con noi ha accettato di partecipare a questo convegno, quasi per esprimere una capacità di utopia possibile.

Laura Zuzzi
Presidente Irse