Agnese Cagol

Terzo classificato - Sezione Junior

Aprile 2008. Tutto era pronto. Non eravamo ancora saliti in auto e già non vedevo l’ora di arrivare a destinazione. Quell’anno trascorsi le mie vacanze di Pasqua nella magnifica città di Praga. Naturalmente ero in buona compagnia, con me vennero, infatti, i miei genitori, i miei zii e le mie cuginette. A noi si sarebbe aggiunta anche una simpatica guida turistica originaria della Repubblica Ceca, Vlasta.
Il viaggio in macchina è stato molto lungo e anche un po’ noioso, ma non appena siamo arrivati al campeggio io, Chiara ed Erica, siamo corse ad esplorarlo: non era molto grande e non c’era niente che attirasse particolarmente la nostra attenzione, ma i ciliegi in fiore erano tanto belli che non ci saremmo mai stancate di stare ad ammirarli. Dopo aver terminato il nostro giro di perlustrazione, andammo nella stanza che avevano affittato i miei genitori. Era una piccola, ma accogliente camera per tre persone, nella quale ci saremmo fermate a leggere e a giocare durante il tempo libero. Malgrado fosse già aprile, la temperatura era veramente bassa e noi eravamo costretti ad indossare vestiti molto pesanti.
Già il primo giorno avemmo la possibilità di conoscere la nostra guida, che, fin da subito, si dimostrò molto cordiale e simpatica. Tutte le mattine ci preparavamo per andare a visitare Praga e Vlasta ci portava ogni volta in posti fantastici. Per prima cosa potemmo attraversare il ponte sopra al fiume Moldava, il vento era molto forte in quel punto e l’acqua scorreva senza interruzione sotto di noi. Successivamente abbiamo potuto visitare la Città Vecchia; al Municipio abbiamo ammirato l’Orologio Astronomico, sul quale sono rappresentate le personificazioni della Vanità, sotto forma di specchio, dell’Avidità, con un sacco di monete, della Morte con la sua clessidra e dell’invasione dei pagani, raffigurata da un turco.
Tutte le volte la nostra guida ci consigliava i ristoranti migliori, nei quali avevamo la possibilità di gustare le specialità del luogo, che riuscivano sempre a stupirci.
Dopo ogni escursione ci trovavamo tutti in camper a bere un tè caldo con dei biscotti e a discutere sui programmi per i giorni successivi.
Durante la settimana visitammo alcuni dei più importanti e grandi musei, molte chiese e piazze ed anche numerosi monumenti.
Il giorno di Pasqua, tornando da una delle nostre gite, abbiamo anche ricevuto una sorpresa inaspettata, ha cominciato a nevicare!
Mentre mangiavamo le nostre uova di cioccolata in camper, pensavamo tristemente che presto saremmo dovuti tornare a casa, senza essere riusciti a vedere tutte le altre meraviglie che ci aspettavano là fuori. Così, il giorno della partenza, promettemmo a Vlasta che saremmo tornati a trovarla. Mentre viaggiavamo nella nostra auto, osservavamo tutti il paesaggio che correva veloce fuori dal finestrino, pensando che un giorno avremmo rivisto quel fantastico luogo.