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Concerto di fine anno 2006

XXVII edizione

Teatro Comunale Giuseppe Verdi Pordenone
Domenica 31 dicembre 2006, ore 16.00
Teatro Comunale Giuseppe Verdi Pordenone

NOTTE NEI GIARDINI DI SPAGNA

Emmanuel Chabrier
“España” rapsodia per orchestra
Pablo Sorozábal
“Todos los saben” da “La Tabernera del Puerto”
Maurice Ravel
“Alborada del gracioso”
Joaquin Turina
“Orgia” da “Danzas fantasticas” op. 22
Asenjo Barbieri
“La canción de la paloma” da “El Barberillo de Lavapiés”
Amadeo Vives
“Por el humo se sabe donde está el fuego” da “Doña Francisquita”
Manuel De Falla
“Danza ritual del fuego” da “El amor brujo”
Pablo Luna
“España vengo" da "El niño judío”
Pablo Sorozábal
“No puede ser” da “La Tabernera del Puerto”
Manuel De Falla
da “El sombrero de tres picos”
Danza de los vecinos (Seguidillas),
Danza del molinero (Farruca),
Danza final (Jota)

Soprano Ivanna Speranza
Tenore Thiago Arancam
Drettore Tiziano Severini

Musica e danza nel mondo musicale spagnolo, e soprattutto nella
riscoperta della musica popolare avvenuta con le cosiddette “Scuole
nazionali” tra fine Ottocento e primi Novecento. La rapsodia España
diede fama universale al suo autore, che l’aveva composta come serie
di impressioni suscitate da un ammaliante viaggio in Spagna, fin dalla
prima esecuzione, avvenuta ai parigini Concerti Lamoureux il 4
novembre 1883: in un solo movimento, l’opera assume, nel ritmo e nel
timbro, le sembianze di una danza spagnola, con una tale energia e
un’orchestrazione talmente variopinta da esercitare irresistibili
suggestioni perfino su Stravinskij, oltre a diventare sorella d’elezione
delle forme musicali genuinamente iberiche. Tra questi generi
originali, la zarzuela, l’opera buffa locale, è uno dei più noti. La
tabernera del puerto, di Pablo Sorozábal, esordì al Tivoli di Barcellona
nel 1936, su libretto di Federico Romero e Guillermo Fernandez Shaw:
la “taverna del porto” è quella che attira marinai con le grazie della
locandiera, Marola Maria Dolores; la sorte di Verdier Gabi sembra
decisa, ma il contrabbando con spacciatori locali complica le cose. Tra
il 1904 e il 1905, Maurice Ravel aveva composto l’Alborada del gracioso
nella raccolta Miroirs; quasi 14 anni dopo, ne fece una versione orchestrale, ravvivata da arpa, pizzicati degli archi, melodie dei legni e soprattutto da un uso efficacissimo delle percussioni, che contrastano con la sezione centrale, dedicata ad un assolo di fagotto. Collega e amico di Manuel de Falla, Joaquin Turina rappresenta la vena
compositiva più legata ai moduli spagnoli tradizionali: la sua opera più
nota, Danzas fantásticas op. 22, nasce per pianoforte. Orgía è ispirato,
nel titolo e nello spirito, ad un romanzo di José Mas: i suoi tre movimenti recano motti tratti dal libro, e incarnano stili e tradizioni diverse: una jota aragonese, un zortziko basco e una farruca andalusa.
Esempio di contaminazione tra specie diverse di operetta europea e classico della zarzuela, El barberillo de Lavapiés, composto nel 1874 da Asanjo Barbieri su un libretto di Luis Mariano de Larra, mescola ingredienti tratti da Offenbach, Mozart e Rossini. Il “barbiere di Lavapiés” (quartiere di Madrid) è in effetti uno dei protagonisti di una
vicenda dalla forte connotazione politica, situata sotto il regno di Carlo III (1759 – 88) e dipanata tra duelli, intrighi e congiure.
Doña Francisquita è invece il capolavoro di Amadeo Vives, su libretto di Federico Romero e Guillermo Fernández Shaw, ed esordì al Teatro Apolo di Madrid il 17 ottobre 1923: durante il Carnevale, Francisquita cerca di conquistare Fernando, distogliendolo dall’attrice Aurora, e di evitare le nozze con il padre di lui, Matías. La vicenda della gitana che riconquista l’amante con la magia dell’amore era stata oggetto di una storia scritta da María e Gregorio Martinez-Sierra; Manuel de Falla vi basò El amor brujo (“l’amore stregone”), in varie versioni, due delle quali in forma di balletto. Solo nell’ultima (del 1925) compare il tema più noto dell’opera, la Danza ritual del fuego. Qualche anno prima, per conto dei Balletti Russi, Falla aveva composto El sombrero de tres picos (“il cappello a tre punte”), basato su una sua pantomima (El Corregidor y la molinera) a sua volta ispirata a Pedro de Alarcón: l’esordio fu a Londra, il 22 luglio 1919. Pablo Luna fu un altro esponente dell’adozione di stilemi operettistici nella zarzuela, soprattutto in El niño judío (1918), in cui la sua musica versatile e variopinta rimane ben più impressa dell’esile trama del libretto di Enrique García Alvarez e Antonio Paso. Il “ragazzo giudeo” è Samuel, un libraio innamorato di Concha che da Madrid va ad Aleppo per scoprire di essere in effetti il figlio di un rajah indiano.
Lucia Ludovica de Nardo

 

Tiziano Severini Ha studiato violino, composizione e direzione d'orchestra con Pina Carmirelli, Arthur Grumiaux, Corrado Romano, Salvatore Accardo e Franco Ferrara. Ha diretto le più importanti orchestre sinfoniche (Orchestra della RAI di Roma, Milano e Torino) e nei principali teatri italiani (Teatro alla Scala di Milano (La Bohème e
Tosca), La Fenice di Venezia, Regio di Torino, il Teatro Verdi di Trieste, Regio di Parma, S. Carlo di Napoli, il Teatro Comunale di Bologna); nei più prestigiosi festivals italiani ed internazionali (Martina Franca, Ravenna Festival, Arena di Verona; Festival Pucciniano di Valencia, Festival di Strasburgo). All’estero ha diretto allo Staatsoper di Vienna (Tosca, con Pavarotti e Kabaivaska), al Bercy di Parigi, all’Opéra di Lione, all'Opéra di Marsiglia, all’Opernhaus di Zurigo, al Teatr Naradowy di Varsavia, al Teatro Nacional São Carlos di Lisbona, a San Francisco, alla Carnegie Hall di New York, al Bolshoj di Mosca, a Santiago del Cile, al Teatro Colon di Buenos Aires, al Teatro Municipal di Rio de Janeiro e alla Kansai Opera di Kyoto. Dal luglio 2004 è stato nominato Direttore Musicale dell’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia. Ha registrato per la Virgin Classics il video de La Bohème interpretata da Luciano Pavarotti, Mirella Freni e Nicolai Ghiaurov a San Francisco. La sua produzione discografica annovera Giulietta e Romeo di Vaccai (Premio della Critica), Nozze Istriane di Smareglia, la versione integrale di Anna Bolena con Dimitra Theodossiu, Sonia Ganassi e Fabio Sartori, I lombardi alla prima crociata per la Dynamic e Ginevra di Scozia di Mayr per Opera Rata. Ancora ha inciso un CD live dedicato interamente all’opera sinfonico-corale di Mascagni con l’Orchestra e il Coro del Teatro Verdi di Trieste, La Scala at the Bolshoj e Die schöne Galathee di Suppè, Le portrait de Manon di Massenet e Segreto di Susanna di Wolf-Ferrari con l’Orchestra e il Coro della Fenice di Venezia.
Ivanna Speranza Argentina, nata a Cordoba, soprano (allieva di Felix Garcon e di Isabel Penagos), si perfeziona con Mirella Freni. Ha interpretato Gilda nel Rigoletto a Torino ed a Fidenza per il Regio di Parma (2005) e Nannetta nel Falstaff a Busseto (2006). Protagonista dell’opera di Arruga e Cadario Internet in prima assoluta; ha interpretato le Soirées Musicales di Rossini al Teatro San Carlo di Lisbona (2005) e ha inciso rarità mozartiane per la Rai. Prossimamente canterà come Principessa in L’amour des Trois Oranges al Teatro Carlo Felice di Genova, e alla Deutsche Oper di Berlino nella Lucia di Lammermoor come Lucia.
Thiago Arancam
Nato a San Paolo in Brasile, il tenore ventiquattrenne ha iniziato gli studi di canto nel suo paese; si è trasferito a Milano nel 2004 dopo aver vinto una borsa di studio per l’Accademia di Arti e Mestieri dello Spettacolo del Teatro alla Scala, dove si sta perfezionando. Ha partecipato a numerosi concerti con orchestra e con pianoforte al Teatro alla Scala. Nel 2007 debutterà in Brasile come Cavaradossi in Tosca e Pinkerton in Madama Butterfly.
Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia
Fondata nel 2000 dalla Regione Friuli - Venezia Giulia, dalla Provincia di Gorizia, dalla Provincia di Pordenone, dalla Provincia di Trieste, dalla Provincia di Udine e dal Comune di Udine e sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’Orchestra Sinfonica del Friuli Venezia Giulia svolge un’intensa attività volta a valorizzare il patrimonio artistico e musicale regionale. Collabora con i maggiori teatri della Regione e con importanti Istituti Italiani di Cultura. Ha realizzato concerti in coproduzione con il Mittelfest e con la Biennale di Venezia e collaborato con importanti direttori. Nell’intero arco dell’anno svolge la propria fondamentale attività di promozione della cultura musicale sul territorio regionale esibendosi in tutti i teatri della Regione, con la direzione artistica del M° Filippo Zigante e la direzione musicale del M° Tiziano Severini.

Progetto artistico Eddi De Nadai e Franco Calabretto
Coordinamento dell’attività Maria Francesca Vassallo


Centro Culturale Casa A. Zanussi Pordenone – Via Concordia, 7 – Pordenone
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