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Partecipazione, formazione, dialogo
Criteri ispiratori fin dalla fondazione

Centro Culturale Casa A. Zanussi Pordenone

La Casa e le Associazioni in essa operanti si propongono di perseguire l'obiettivo di far cultura inteso soprattutto come partecipazione, formazione, dialogo, verifica, confronto, dibattito, responsabilità, presa di coscienza e convivenza.

Criteri ispiratori

Quasi a indicare criteri fondamentali ispiratori delle attività svolte, pare utile citare alcuni passaggi di interventi svolti negli ultimi mesi dai principali responsabili della Casa in momenti particolari della vita della Istituzione di Via Concordia.

Investire in cultura, segno di speranza. «In questo momento i luoghi di confronto, di cultura, gli spazi liberi da condizionamenti diventano essenziali luoghi per concorrere a disegnare le linee di un futuro che non sappiamo quello che sarà, ma che comunque tutti noi contribuiremo giorno per giorno a disegnare. […] Una comunità che investe sulla cultura in maniera significativa in un momento così difficile come l’attuale, credo sia il miglior segnale di fiducia che si possa dare a chi ci sta intorno, Non saranno le macchine e nemmeno la tecnologia che ci permetteranno di superare il difficile momento, ma solo la sapienza e il sacrificio di tutti, nessuno escluso. […] Questa Casa, con le sue iniziative, continuerà a dare il contributo che la comunità si aspetta e merita».
(Gianfranco Favaro, presidente Casa A. Zanussi: saluto ai convenuti in occasione incontro prenatalizio di collaboratori e amici della Casa – 20 dicembre 2008)

Innovazione, co-evoluzione e solidarietà. Un trinomio «perfettamente in linea con quanto si va facendo in questa Casa della cultura che, non solo da oggi, lavora nella formazione, creando occasioni che favoriscano la necessaria co-evoluzione tra tecnologia e società. Lo facciamo da anni e contiamo di continuare a farlo con fiducia, dando contributi significativi, facendo formazione attraverso diversi linguaggi: dall’economia, alle arti visive, alle lingue, alla musica, al dibattito coltivando la creatività, che poi è base dell’innovazione. Dai più piccoli, alla terza età. Vivendo anche noi, nel quotidiano, una continua innovazione (mi viene da dire usando la terminologia dell’economia, sia di prodotto, che di processi) formando operatori della cultura della comunicazione, creando social networks non virtuali, e soprattutto cercando di contribuire a dare motivazioni. Coniugando, nel quotidiano, l’accoglienza, lo scambio di idee tra persone di età ed estrazioni diverse, con le occasioni di approfondimento ad alto livello scientifico, seguendo obiettivi che sono sia la diffusione trasversale di conoscenza che il coltivare l’eccellenza. Eccellenza nella formazione sociale, eccellenza anche nella formazione di giovani figli di immigrati – che già sono un nostro importante target – e dovranno esserlo sempre più. Cercando di coniugare solidarietà e cultura della meritocrazia: concetti che forse a qualcuno possono sembrare in antitesi; ma non lo sono e, comunque, non dovrebbero esserlo».
(Laura Zuzzi, presidente IRSE: presentazione del convegno sulla Innovazione, con intervento del rettore dell’Università di Udine, prof.ssa Cristiana Compagno – 18 marzo 2009)

Contatti, incontri, scambi e sogni. «Uno speciale benvenuto nel nostro Centro Culturale al grande pittore-fotografo William Klein qui presente per la sua mostra intitolata “Contacts”.Questo è proprio il posto giusto per creare contatti e far nascere “contaminazioni”. Contatti e contaminazioni tra persone di ogni età, di ogni estrazione sociale, di ogni cultura. Ciascuno di noi ha esperienze, difficoltà, utopie. Da questi incontri possono venir fuori emozioni e sogni, idee e progetti per rivitalizzare di volta in volta la propria esistenza. Certo, perché ciò avvenga, sono necessari grande disponibilità e un impegno quotidiano di accoglienza, di rispetto, di percorsi di formazione. Per questo, tutte le attività che qui si svolgono, mirano a creare cultura nel senso di comunicazioni, dialoghi e relazioni. Con l’obiettivo di favorire una crescita, fatta insieme, aperta a tutte le realtà operanti nel territorio. Da quella della produzione e dell’economia, tipica di queste zone. Per poi cercare un sempre maggiore coinvolgimento di tutti nel campo della cultura e nei vari aspetti della quotidianità. In definitiva, Mr Klein, la sua presenza oggi, in questo luogo, dove sono passate tantissime personalità, ci onora in modo particolare e crediamo possa costituire una tappa molto importante di tale percorso».
(Maria Francesca Vassallo, presidente Centro Iniziative Culturali: inaugurazione della mostra internazionale “William Klein. Contacts” – 28 marzo 2009)

Impegno per affrontare il nuovo. «Siamo arrivati a quarantatre anni dalla data del 15 Settembre 1965 quando, come antesignani di un’idea, facevamo l’ingresso in un edificio incompiuto nel più assoluto mistero di quanto avrebbe potuto accadere […]. Una mole imponente di lavoro, portato avanti da centinaia di persone, e seguito da molte migliaia. Un lavoro che ha potuto giovarsi di un numero ormai grande di amministrazioni pubbliche diverse, a livello sia regionale, provinciale e comunale ma anche nazionale e internazionale e che ha avuto sostegno e riconoscimenti da moltissime realtà della società civile e di tanti ambiti educativi: famiglie, scuole, università, realtà culturali e pure religiose. La qualità e la quantità dell’impegno della Casa è stato sempre molto apprezzato e per questo è venuto l’incoraggiamento a proseguire, a coinvolgere le nuove generazioni anche per l’assunzione di responsabilità. E proprio per continuare ad affrontare il nuovo con la massima adeguatezza, la Casa ha ora l’opportunità di un ampliamento che permetterà di dare respiro a una partecipazione creativa per cui gli spazi, pur ampi, attualmente a disposizione stanno risultando sempre più insufficienti. In momenti difficili, occorre sperare e osare, contando di portare in questo modo un contributo di energie positive a favore di tutti».
(D.Luciano Padovese, direttore della Casa: presentazione della ristampa del volume “Fotografie 1965-2000 Casastudentepordenone” – dicembre 2008)

 

Una promozione culturale resa possibile dalle molteplici e articolate attività qui esposte.

Attività di gestione coordinata, promozione culturale e formazione

1. Gestione coordinata: con il rinnovo, nel 2007, della presidenza della Casa, ora assunta da Gianfranco Favaro, e l’assunzione delle Presidenze – con funzioni anche operative – di Centro Iniziative Culturali Pordenone e Istituto Regionale di Studi Europei da parte rispettivamente di Maria Francesca Vassallo e di Laura Zuzzi, ha assunto un ulteriore significato l’orientamento a una gestione coordinata, peraltro sancita il 31 gennaio 1991 con specifica convenzione, oltre che tra i tre enti ora menzionati, anche con Presenza e Cultura e Università della Terza Età Pordenone. Il coordinamento operativo, pur nella assoluta garanzia dell’autonoma gestione dei singoli organismi, viene esercitato con un continuo scambio anche scandito in sedute periodiche.

2. Sinergie istituzionali: della attività della Casa fanno parte integrante anche le iniziative delle Associazioni che vi hanno sede – Centro Iniziative Culturali Pordenone [CICP], ente giuridico › Istituto Regionale di Studi Europei [IRSE], ente giuridico › Presenza e Cultura [PEC] › Università della Terza Età Pordenone [UTE] – e con il Centro e tra loro sono convenzionati per finalità, collaborazione, servizi.

3. Collaborazioni allargate con: Consorzio Universitario di Pordenone e, anche attraverso di esso, con l'Università di Udine e di Trieste.  Collaborazioni per singole iniziative con altri Istituti di Ricerca operanti nel Friuli Venezia Giulia, con l'intendimento di poterle rafforzare e renderle, dove possibile, continue. Convenzioni con l’Ardiss di Trieste per il servizio mensa rivolto agli studenti universitari di Udine e Trieste.
Istituti Scolastici. Viene perseguito l'impegno di accostamento di Istituti Scolastici del territorio provinciale e regionale, in essi le iniziative delle Associazioni – quantomeno come presentazione e pubblicità – e ospitando loro iniziative.

4. Partecipazioni con enti pubblici per intrventi sociali. Sono molte le attività della Casa e degli organismi in essa operanti che si qualificano di specifici sostegni di Enti pubblici e privati di particolare significato sociale. Indichiamo le realtà più significative: Diocesi di Concordia-Pordenone (Caritas Pordenone > Pastorale sociale, della scuola, della famiglia, dei giovani, degli immigrati, dell’ecumenismo, Consulta delle aggregazioni sociali ecc.) > Regione Friuli Venezia Giulia > Amministrazione Comunale di Pordenone > FondazioneFriuli > Crédit Agricole Friuladria > Banca di Credito Cooperativo Pordenonese

5. Specifici servizi
Biblioteca. Costituita nel 1965, si è sviluppata con: raccolta di libri, riviste e materiale audiovisivo ad approfondimento delle tematiche affrontate nel corso degli anni dalle Associazioni della Casa > Adesione al Servizio Bibliotecario Nazionale - SBN del Ministero per i Beni e le Attività Culturali consultabile anche presso il Servizio Bibliotecario di Ateneo dell'Università degli Studi di Trieste › Catalogo in rete > Servizio di prestito interbibliotecario.
Laboratorio Linolab. Laboratorio digitale per sperimentare l'utilizzo di schede elettroniche, stampanti 3D e altro ancora.

Attività di accoglienza e di aggregazione

1. Segreteria / Accoglienza / Animazione. Primario il servizio di organizzazione, informazione e orientamento al grande numero di persone che si accostano alle attività della Casa e delle Associazioni in essa operanti. Oltre allo spazio specifico di segreteria, in ogni ambiente – e per ogni attività – l’assistenza è sempre garantita dalla presenza di almeno una persona preposta o addetta.

2. Sale studio e lettura. Frequentate quotidianamente da universitari, studenti delle superiori e persone di ogni età che usufruiscono di ambienti e attrezzature del Centro messi a disposizione.

3. Servizio Mensa. Aperta dal lunedì al venerdì dalle 12.00 alle 14.00.

4. Servizio Bar. Luogo di incontro per studenti, soprattutto universitari. A supporto inoltre, sia alle numerose iniziative culturali promosse dai vari organismi che si trovano a operare nel Centro, sia per le più svariate occasioni di «ospitalità» che si succedono, pressoché senza interruzioni, negli ambienti del Centro.

5. Servizi di «ospitalità». In aggiunta alla ospitalità istituzionale alle Associazioni operanti abitualmente, o più regolarmente, nell’ambito della Casa, sono previste concessioni in uso di spazi e ambienti e servizi a organismi vari, la cui attività sia compatibile con le finalità statutarie della Casa stessa.

6. Cappella. Presso la Casa è disponibile una Cappella aperta a tutti come luogo di silenzio, di riflessione e incontro.

 


Centro Culturale Casa A. Zanussi Pordenone – Via Concordia, 7 – Pordenone
Tel. 0434 365387 – Fax 0434 364584 – info@centroculturapordenone.it